933
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Il Trionfo di Nettuno e Anfitrite
Olio su tela, cm 73X88
Il dipinto raffigura il Trionfo di Nettuno e Anfitrite e si ascrive ad un artista verosimilmente fiammingo del XVII secolo e prossimo nei suoi esiti di stile a Godfried Maes e Adriaen Van Nieulandt. La qualita' dell'esecuzione e' assai alta e in modo particolare risaltano le figure realizzate a velature di colore e con un ottimo impianto disegnativo. Nella mitologia greca, Anfitrite dea del mare era una delle cinquanta Nereidi. Secondo Esiodo, nella sua Teogonia, era figlia di Nereo e Doride (ma secondo Apollodoro i suoi genitori erano Oceano e Teti). Il suo equivalente romano era Salacia, la moglie del dio Nettuno e dea dell'acqua salata.
ESTIMATE € 8.000 - 12.000
934
PITTORE VENETO ADRIATICO DEL XVI SECOLO
Annunciazione
Olio su tavola, cm 37X46
Fu la dominazione veneziana a generare il Rinascimento cretese, a rendere proficuo l'incontro tra le due tradizioni artistiche, quella greca e quella occidentale. L'origine del fenomeno e' generato anche in questo caso dalla modifica degli assetti sociali dell'isola, causati dai commerci e di conseguenza dalla comparsa di una borghesia mercantile sempre piu' aderente alla cultura lagunare e al contempo di una popolazione veneziana capace di assorbire e far coesistere le illustri tradizioni. Questa nuova concezione pittorica trovo' diffusione adriatica grazie ai maestri che viaggiavano lungo le rotte marittime, divulgando un gusto illustrativo affatto destinato a ripiegarsi su se stesso. Le stampe, le icone e le preziose tele d'oriente e occidente furono alla base di straordinarie creazioni e al fenomeno di Domenikos Theotokopoulos detto El Greco, artista capace di rinnovare gli esempi di Tiziano, Jacopo Bassano, Andrea Schiavone e Polidoro da Lanciano immaginando delle vere e proprie rivoluzioni formali. Anche in questo caso, l'innovazione parte dal colore, smaltato secondo il gusto bizantino ma tonale e cangiante secondo la lezione del manierismo della serenissima, raggiungendo in certi casi livelli qualitativi assai alti. A questo giudizio coincide la tavola in esame, la cui valenza estetica e' ben distante da quella comunemente espressa dai grossolani madonnari e percepibile osservando la raffinata stesura avvalorata dalla preziosita' cromatica, i cui pigmenti sono pienamente leggibili grazie a un impeccabile stato conservativo.
ESTIMATE € 500 - 800
935
JACOPO BELLINI (maniera di)
(Venezia, 1396? ; 1470?)
Ritratto di Francesco Petrarca
Olio su tavola, cm 19X16
Il personaggio e' raffigurato a mezzo busto, di profilo, con veste verde scura con cappuccio, coperta da una blusa rossa senza maniche. Rosso anche il risvolto del cappuccio attorno al viso. Sul capo una corona d'alloro con foglie verde pallido. Il modello e' certamente di gusto gioviano, a sua volta ispirato da Jacopo e Giovanni Bellini, ma sono note versioni realizzate da Piero di Cosimo e Giovan Battista Naldini.
ESTIMATE € 800 - 1.200
936
PITTORE DEL XVI SECOLO
Crocifissione
Olio su tavola, cm 42X31,5
Databile al XVI secolo, il dipinto si ipotizza di scuola toscana o fiorentina. Interessante e' infatti l'analogia con la tavola di medesimo soggetto custodita alla Walters Art Museum in Baltimora (Maryland) e indicato da Federico Zeri quale anonimo fiorentino del XVI secolo.

Bibliografia di riferimento:

F. Zeri, 'Italian Paintings in the Walters Art Gallery', 1976, p. 580
ESTIMATE € 400 - 800
937
ANTONIO ALLEGRI detto IL CORREGGIO (maniera di)
(Correggio, 1489 ; 1534)
Madonna
Olio su tela, cm 59X46
Questa affascinante tela reca una datazione ancor cinquecentesca, percepibile osservandone la stesura pittorica, tuttavia, in assenza di analisi chimiche del pigmento si preferisce affrontare con prudenza queste impressioni, mentre indubbia e' la fascinazione dell'immagine e la sua qualita'.
ESTIMATE € 500 - 800
938
GUIDO RENI (maniera di)
(Bologna, 1575 ; 1642)
Madonna
Olio su tela, cm 47,5X38
Di buona qualita' e conservazione, il dipinto trova ispirazione dalle rinomate Madonne reniane, in questo caso si puo' fare riferimento alla tela custodita alla Galleria Corsini di Roma.
ESTIMATE € 400 - 800
939
JAN BRUEGHEL IL GIOVANE (attr. a)
(Anversa, 1601 ; 1678)
Madonna col Bambino e fiori
Olio su rame, cm 20X27
L'invenzione dell'immagine sacra ad incastro, la cui origine si deve alla collaborazione fra Pietro Paolo Rubens e la committenza oratoriana della Chiesa Nuova di Roma (1608), evolve per adattarsi al collezionismo privato trasponendo la raffigurazione entro ghirlande floreali dipinte. L'aspetto storicamente rilevante e' che il fenomeno, pur essendo in seguito localizzato specialmente in Fiandra, vede in un rame commissionato nel 1608 dal Cardinale Borromeo a Jan Brugel e a Hendrick van Balen il modello di riferimento, la cui trasformazione nel corso dell'eta' barocca avviene arricchendo o variando la configurazione della natura morta. Osservando il dipinto in esame, e' possibile in parte comprendere lo schema con cui gli artisti modificano l'iconografia tradizionale. Un ruolo importante lo svolge il formato: quello rettangolare e' indubbiamente il migliore per allestire una quadreria, nel contempo, la corona floreale diviene un festone, con valenze sempre piu' ornamentali. Nonostante questo, il senso allegorico non perde la sua valenza.
ESTIMATE € 500 - 800
940
PITTORE DEL XVII SECOLO
Crocifissione
Olio su rame ovale, cm 13X9,5
Databile al XVII secolo il dipinto, raffigurante 'La Crocifissione con la Vergine Maria e San Giovanni', presenta una bella stesura, avvalorata dalla buona conservazione che evidenzia le raffinate tonalita' cromatiche dei panneggi e gli spessori della pasta pittorica. Il modello compositivo sia pur arcaico nella sua impostazione, e' sviluppato con una eloquente eleganza narrativa e gusto monumentale, aspetti che fanno supporre l'origine toscana dell'autore.
ESTIMATE € 200 - 500
941
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 ; 1768)
Capriccio con progetto di ponte ed edifici palladiani
Capriccio con progetto di ponte palladiano a Rialto
Olio su tela, cm 41X46,5 (2)
Le tele sono desunte dai capricci di Antonio Canal detto il Canaletto conservati nella Pinacoteca di Parma (Inv. 283 ; 284, olio su tela, cm 58X82). Secondo il parere del Ricci (1896), nella prima composizione si riconosce una rappresentazione idealizzata di Castel Sant'Angelo e alla sinistra si scorge il Palazzo Dolfino. La seconda veduta raffigura invece un canale attraversato da un ponte quasi identico a quello della veduta custodita a Windsor, lungo il lato destro si erge la Basilica Palladiana e il Palazzo Chiericati, noti edifici vicentini. Il ponte coperto deriva da una tavola del capitolo XIII del terzo dei Quattro Libri dell'Architettura di Andrea Palladio, indicato come 'ponte di pietra di mia invenzione'. I quadri del Canaletto si datano al sesto decennio, mentre quelli qui presentati sono da attribuire ad un imitatore. Le fonti antiche (Catalogo dei quadri del fu Sig. co. Algarotti, p. XV) citano un quadro simile al 'Capriccio con Ponte Palladiano sul Canal Grande' attribuito al Moretti, da riconoscere probabilmente in Giuseppe Moretti (Venezia 1730 ; 1790), imitatore di Antonio Canal e probabile autore dei dipinti in esame.

Bibliografia di riferimento:

G. Nepi Scire', in 'Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere. Il Settecento', a cura di L. Fornari Schianchi, Parma 2000, pp. 54-58, nn. 667-668
ESTIMATE € 800 - 1.200
942
GIUSEPPE ZAIS (seguace di)
(Forno di Canale, 1709 ; Belluno, 1784)
Coppia di pastori e armenti in un paesaggio
Paesaggio con figure femminili e armenti
Olio su tela, cm 37X44 (2)
Riconducibili ad un autore di scuola veneta attivo nel XVIII secolo, le tele esprimono la suggestione paesistica di Giuseppe Zais, con ispirazioni lontanamente riccesche e sensibilita' arcadiche prossime a Giuseppe Zuccarelli. Di particolare fascino e' l'ariosa luminosita' e la descrizione della natura, realizzata con pennellate sciolte e leggere, che accentuano i toni idilliaci delle scene. Scarne sono le notizie biografiche sull'artista, che risulta registrato alla Fraglia dei pittori veneziani dal 1748 fino al 1768, ma probabilmente il suo tirocinio a Venezia ebbe luogo gia' dal 1740, anno in cui si trasferi' nella citta' lagunare. I sui primi passi avvengono sotto la guida di Michele Marieschi, Francesco Zuccarelli, acquisendo i toni idilliaci, che elabora con personale sensibilita' ed esprimendo una pittura piu' sciolta e una particolare levita' atmosferica, senza tuttavia rinunciare ad una spontaneita'
narrativa.

Bibliografia di riferimento:

'Marco Ricci e il paesaggio veneto del Settecento', catalogo della mostra a cura di D. Succi e A. Delneri, Milano 1993
ESTIMATE € 800 - 1.200
943
PITTORE FIAMMINGO DEL XVI-XVII SECOLO
Madonna con il Bambino
Olio su rame, cm 27X20
Il rame presenta una intimistica visione pittorica di gusto squisitamente fiammingo, concepita sugli esempi aulici del Rinascimento italiano. E' interessante cogliere come questa tipologia espressiva trovi piena adesione da quegli artisti nordici presenti in Italia tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, come ad esempio Denis Calvaert (Anversa, 1540 ; Bologna, 1619). L'analogia della nostra opera con quelle del maestro sono notevoli: in primo luogo la peculiare cura prospettica al cui punto focale si nota una minuziosa natura morta, mentre il gruppo di figure posto in primo piano si staglia e si pone nella sua volumetria grazie alla quinta scenica della tenda e delle alternanze cromatiche. Inutile poi sottolineare come la costruzione sia atta a valorizzare l'abbraccio di Gesu' Bambino con il San Giovannino, vero e proprio cardine emotivo della rappresentazione.
ESTIMATE € 1.500 - 2.500