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GIOVANNINO DA CAPUGNANO
GIOVANNINO DA CAPUGNANO
(Attivo in Eimilia tra il XVI e il XVII Secolo)
Autoritratto
Olio su tela su cartone ovale, cm 22X22
Provenienza:
Collezione Molinari Pradelli ?
Giovannino da Capugnano detto il 'Pittoraccio', vissuto a Capugnano e Bologna tra XVI e XVII secolo fu un artista che si considerò umile servitore dei Carracci, riscuotendo nella sua epoca un grande successo. La sua è una pittura solo apparentemente di 'Stramberie', quella che realizza con abilità d'altri tempi sono figure prive di proporzioni e che sprigionano la loro essenza segreta. Descrive prevalentemente uccelli, case, paesaggi, allusioni evidenti al mondo contadino della sua terra e dei suoi abitanti con una sensibilità che scaturisce da un sagace spirito naturalistico. Con la medesima coerenza nel suo autoritratto il pittore descrive se stesso e la sua opera, un paesaggio di campagna, un cielo solcato da uccelli insoliti, il sole dalle sembianze umane e la luna, un paesaggio che nulla ha di realistico ma riassume e traduce una dimensione ancestrale.
Bibliografia di riferimento:
Vite dei pittori ed artefici Bolognesi scritte dal March Antonio Bolognini Amorini, Fonderia e tipografia governativa, Bologna 1843, pp. 67 - 70
Autoritratto
Olio su tela su cartone ovale, cm 22X22
Provenienza:
Collezione Molinari Pradelli ?
Giovannino da Capugnano detto il 'Pittoraccio', vissuto a Capugnano e Bologna tra XVI e XVII secolo fu un artista che si considerò umile servitore dei Carracci, riscuotendo nella sua epoca un grande successo. La sua è una pittura solo apparentemente di 'Stramberie', quella che realizza con abilità d'altri tempi sono figure prive di proporzioni e che sprigionano la loro essenza segreta. Descrive prevalentemente uccelli, case, paesaggi, allusioni evidenti al mondo contadino della sua terra e dei suoi abitanti con una sensibilità che scaturisce da un sagace spirito naturalistico. Con la medesima coerenza nel suo autoritratto il pittore descrive se stesso e la sua opera, un paesaggio di campagna, un cielo solcato da uccelli insoliti, il sole dalle sembianze umane e la luna, un paesaggio che nulla ha di realistico ma riassume e traduce una dimensione ancestrale.
Bibliografia di riferimento:
Vite dei pittori ed artefici Bolognesi scritte dal March Antonio Bolognini Amorini, Fonderia e tipografia governativa, Bologna 1843, pp. 67 - 70
ESTIMATE € 1.000 - 1.500