101
GIOVANNINO DA CAPUGNANO
(Attivo in Eimilia tra il XVI e il XVII Secolo)
Autoritratto
Olio su tela su cartone ovale, cm 22X22

Provenienza:
Collezione Molinari Pradelli ?
Giovannino da Capugnano detto il 'Pittoraccio', vissuto a Capugnano e Bologna tra XVI e XVII secolo fu un artista che si considerò umile servitore dei Carracci, riscuotendo nella sua epoca un grande successo. La sua è una pittura solo apparentemente di 'Stramberie', quella che realizza con abilità d'altri tempi sono figure prive di proporzioni e che sprigionano la loro essenza segreta. Descrive prevalentemente uccelli, case, paesaggi, allusioni evidenti al mondo contadino della sua terra e dei suoi abitanti con una sensibilità che scaturisce da un sagace spirito naturalistico. Con la medesima coerenza nel suo autoritratto il pittore descrive se stesso e la sua opera, un paesaggio di campagna, un cielo solcato da uccelli insoliti, il sole dalle sembianze umane e la luna, un paesaggio che nulla ha di realistico ma riassume e traduce una dimensione ancestrale.

Bibliografia di riferimento:
Vite dei pittori ed artefici Bolognesi scritte dal March Antonio Bolognini Amorini, Fonderia e tipografia governativa, Bologna 1843, pp. 67 - 70
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
126
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Coppia di paesaggi
Olio su rame, cm 18,5X23,5 (2)
Già attribuiti al pittore Antonio Joli, questi due deliziosi paesaggi a olio su rame si assegnano a un anonimo artista settecentesco. L'assenza di precisi confronti e riferimenti inducono a una dovuta prudenza attributiva, tuttavia non si desidera sminuire la valenza pittorica dei dipinti, che esprimono bensì una sincera qualità d'esecuzione ravvisabile non solo osservando la luminosità e la cadenza prospettica, ma anche la coscienziosa stesura.
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
143
PITTORE TOSCANO DEL XVII SECOLO
Madonna con il Bimbo e San Giovannino
Olio su tela, cm 90X72
Il dipinto propone un modello illustrativo desunto da Andrea del Sarto (Firenze, 1486 - 1530), realizzato nel 1518 e oggi conservato alla Wallace Collection di Londra. Si tratta di una composizione più volte replicata dall'artista e dai suoi seguaci. Tra le copie più note ricordiamo quella Farnese conservata al Museo Nazionale di Capodimonte.

Bibliografia di riferimento:
J. Ingamells, The Wallace Collection, catalogue of pictures, I, London 1985, pp. 332 - 337, P9, con bibliografia precedente ed elenco delle copie.
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
153
PITTORE ROMANO DEL XVII SECOLO
Ritratto di Francesco Borromini
Olio su tela, cm 48,5X38,5
I caratteri romani della pittura e il tradizionale riferimento a Francesco Borromini (Bissone, 1599 - Roma, 1667) per l'effigiato, suggeriscono l'origine romana dell'autore, plausibilmente eseguito da un collaboratore del famoso architetto.
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
22
PITTORE FRANCESE DEL XVII-XVIII SECOLO
Cesto fiorito
Olio su tavola, cm 23X35
La tavola qui presentata raffigura un cesto fiorito che poggia su un basamento marmoreo; i fiori ben delineati e dal vivo colore esibiscono una rilevante tenuta formale e forza descrittiva. Il carattere di stile, ancor vincolato agli esempi del naturamortismo di gusto italiano, indicherebbe una attribuzione ad un artista francese non distante negli esiti a Jean Baptiste Monnoyer (Lilla, 1636 - Londra, 1699) e una datazione attorno al settimo decennio, in analogia con il 'Cesto fiorito' del Museo Thyssen Bornemisza (inv. n. CTB.1995.167).
ESTIMATE € 800 - 1.200
64
PITTORE LOMBARDO DEL XVII SECOLO
San Giovanni Evangelista
Olio su lavagna, cm 29X37
Il dipinto raffigura San Giovanni Evangelista apostolo, autore del quarto vangelo, figlio di Zebedeo e Salomè, fratello dell'apostolo Giacomo il Maggiore e seguace di San Giovanni Battista. Secondo le antiche tradizioni cristiane Giovanni sarebbe morto in tarda età ad Efeso, ultimo sopravvissuto dei Dodici Apostoli e per la profondità speculativa dei suoi scritti è stato tradizionalmente indicato come 'il teologo' per antonomasia. L'opera riflette una datazione tarda seicentesca e l'autore si riconosce all'ambito della cultura pittorica lombarda, prossimo per gli esiti di stile a Giuseppe Nuvolone (Milano, 1619 - 1703). La superficie pittorica è in buone condizioni, certamente interessata da una vernice ossidata e sporca, ma attraverso cui è possibile percepire l'interessante stesura.

Bibliografia di riferimento:
F.M. Ferro, Nuvolone, una famiglia di pittori nella Milano del '600, Soncino 2003
ESTIMATE € 800 - 1.200
77
BERNARDINO LUINI (seguace di)
(Milano, 1480/85 - 1532)
Madonna con il Bimbo e San Giovannino
Olio su tela, cm 57X63
Nato a Milano durante i primi anni del nono decennio del Quattrocento, le creazioni di Bernardino Luini furono esemplari per gli artisti lombardi, grazie ai suoi esiti figurativi controllati e semplici, orientati verso un classicismo misurato e affabile. Questa delicatezza sentimentale è frutto di una felice rilettura dell'arte centro-italiana e raffaellesca sugli esempi del leonardismo milanese. Su questi presupposti non sorprende affatto che le sue composizioni a carattere devozionale furono considerare veri e propri modelli sino all'età moderna e in modo particolare durante il XVII secolo.
ESTIMATE € 800 - 1.000
130
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Ritratto
Olio su tavola, cm 25,5X21,5
Dallo spiccato carattere veneto l'opera si presume databile tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo. I modelli si riconoscono nelle teste di carattere tipiche della tradizione lagunare e in questa sede si propone l'attribuzione a Giuseppe Bernardino Bison (Palmanova, (Ud) 1762 - Milano, 1844).

Bibliografia di riferimento:
F. Magani, Giuseppe Bernardino Bison, Soncino, 1993
ESTIMATE € 800 - 1.200
137
PITTORE VENETO DEL XVI-XVII SECOLO
Volto di Cristo
Olio su tela, cm 58X46
L'immagine risponde a un'arcaicità illustrativa di derivazione quattrocentesca, ma perpetuata lungo il XVI Secolo e oltre. Il modello nel nostro caso è certamente vivariniano e ricorda il Cristo redentore conservato nella chiesa di San Giovanni in Bragora a Venezia (fig.1), ma l'iconografia si riscontra in molte delle scuole pittoriche del nord Italia, con contaminazioni lombardo - venete desunte dagli esempi d'origine leonardesca.

Bibliografia di riferimento:
J. Steer, Alvise Vivarini. His art and influence, Cambridge 1982, p. 158
ESTIMATE € 800 - 1.200
147
CORNELIO BRUSCO
(Attivo a Napoli, 1605 - 1635)
Battaglia
Olio su tela, cm 64X112
Questa scena bellica rammenta le composizioni del pittore Cornelio Brusco, la cui biografia e analisi critica si deve a Maria Rosaria Nappi, che ha il merito di aver sciolto quel complesso problema attributivo fra il Filippo Napoletano di Roberto Longhi con Scipione Compagno, confusione che era oltremodo alimentata dall'errata trascrizione del nome del Brusco in Bruscer e Bruscher, che induceva a riconoscerlo in Cornelio van Polemburgh, detto dai contemporanei Cornelio Satiro. Identificato correttamente il nome, si è potuto accertarne la presenza in molti inventari napoletani, scoprendo che il 'nostro' dovette avere una certa notorietà presso i collezionisti dell'epoca. Tuttavia, ancora oggi non si conosce la data e il luogo di nascita del pittore, salvo circoscriverne l'attività sino al 1635. L'opera in esame, presenta una stesura magra e distesa in strati sottili, in analogia con le altre opere note, caratteristica è anche l'impaginazione prospettica, con il paesaggio movimentato da improvvisi sprazzi di luce. L'immagine rammenta i drammatici scenari d'Agostino Tassi, la composizione invece, sembra memore delle analoghe iconografie d'Antonio Carracci e Alessandro Turchi, mentre le figure si possono accomunare con quelle di Scipione Compagno e Filippo Napoletano. Queste brevi considerazioni, ci consentono di far risaltare la personalità del Brusco nel vivace panorama artistico partenopeo d'inizio secolo.
Bibliografia di riferimento:
M. R. Nappi, Il 'Filippo Napoletano' di Roberto Longhi: Scipione Compagno o Cornelio Brusco?, in 'prospettiva', n. 47, ottobre 1986, pp. 24 - 37.
ESTIMATE € 800 - 1.200
152
PITTORE OLANDESE DEL XIX SECOLO
Scena d'interno
Olio su tavola, cm 37X31
Interessante è la qualità di questa piccola tavola in cui ogni piccolo dettaglio viene dall'artista attentamente indagato e descritto. A ingrandire l'immagine si può percepire una stesura preziosa, elegante e una lavorazione raffinata. La costruzione scenica della stanza vista attraverso una finestra aperta ricorda le composizioni di Gérard Dou (Leida, 1613 - 1675), come altrettanto tipica è la presenza degli ortaggi e del vaso fiorito posti sul davanzale, brani di natura morta che le piccole dimensioni non riescono a sminuirne la bellezza. L'interno della stanza e le figure sono illuminate da una grande finestra in cui è addossato il tavolo la cui tovaglia bianca riflette la sua luminosità e fa risaltare la semplice mensa. Sempre la luce risalta il rosso vermiglio della veste indossata dalla donna che si staglia sul fondale scuro della stanza disadorna, offrendoci una sensazione di domestica serenità.

Bibliografia di riferimento:
R. Baer, Gerrit Dou 1613-1675: master painter in the age of Rembrandt, Washington, 2000
ESTIMATE € 800 - 1.000
144
FRANCESCO LONDONIO
(Milano, 1723 - 1783)
Studi di animali
Olio su cartone, cm 20X34
Francesco Londonio è uno dei più apprezzati pittori della realtà attivi in Lombardia durante il XVIII Secolo e il dipinto qui presentato è da considerarsi un'interessante aggiunta al catalogo. Si tratta di uno studio di animali dipinti con sentito naturalismo e capacità di mimesi che attesta il talento dell'artista a riprova della propensione a cogliere dal vero i brani delle sue tele, come si evince osservando le carte dipinte conservate presso la Pinacoteca di Brera, da considerare veri e propri 'appunti' di viaggio eseguiti dal pittore e fonte illustrativa inesauribile per la sua produzione. A ulteriore raffronto con la nostra opera è l'olio su carta custodito alla Pinacoteca Ambrosiana (Coppa, p. 111, n. 504) e proveniente dal Lascito di Carlo Londonio, nipote dell'artista, del 1837 (fig. 1).

Bibliografia di riferimento:
S. Coppa, Francesco Londonio, in Pinacoteca di Brera, scuole lombarda, ligure e piemontese 1535 - 1796, a cura di Federico Zeri, Luisa Arrigoni, Simonetta Coppa, Mariolina Olivari, Milano 1989, pp. 259-299.

S. Coppa in Pinacoteca Ambrosiana, Milano 2007, pp. 99-1013.
ESTIMATE € 600 - 800