112
PITTORE ROMANO DEL XVII-XVIII SECOLO
Madonna con il Bambino
Olio su tavola ovale, cm 23X34
Il dipinto mostra caratteri stilistici e illustrativi desunti dalle dolcissime immagini sacre di Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferraro (Sassoferrato 1605 - Roma 1685), anche la precisione del disegno, la materia pittorica smaltata e il gusto romano-bolognese della figura riconducono alle opere del suo catalogo. In questo caso, il modello si riconosce nella tela conservata alla Pinacoteca di Brera e in modo particolare con quella oggi conservata al Museo di Palazzo Bianco. La nostra composizione per la peculiarità del supporto e la buona qualità si attribuisce a uno stretto seguace dell'artista, verosimilmente formatosi nel suo atelier e capace di interpretarne al meglio lo spirito pittorico.

Bibliografia di riferimento:
Giovan Battista Salvi 'Il Sassoferrato', catalogo della mostra a cura di Paolo Dal Poggetto, Milano 1990, p. 65, n. 15
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
120
GIOVANNI BATTISTA PIRANESI
(Mogliano Veneto, 1720 - Roma, 1778)
Veduta della piazza di Montecavallo
Acquaforte su carta, mm 390X550
Bibliografia:
La Roma di Piranesi. La città del Settecento nelle grandi Vedute, catalogo della mostra a cura di Mario Bevilacqua e Mario Gori Sassoli, Roma 2006, p. 139, con bibliografia precedente.

Questa veduta della piazza è concepita dal Piranesi secondo una prospettiva immaginaria. Al centro si erge l'obelisco e il gruppo marmoreo dei Dioscuri Castore e Polluce con i loro cavalli rampanti. Da queste sculture, copie romane da originali ellenici, deriva l'antica denominazione di Piazza Monte Cavallo.
ESTIMATE € 1.500 - 1.800
119
GIOVANNI BATTISTA PIRANESI
(Mogliano Veneto, 1720 - Roma, 1778)
Veduta del Campidoglio di fianco (1775)
Acquaforte su carta, mm 403X680
Bibliografia:
La Roma di Piranesi. La città del Settecento nelle grandi Vedute, catalogo della mostra a cura di Mario Bevilacqua e Mario Gori Sassoli, Roma 2006, p. 186, con bibliografia precedente.

L'intero set di Vedute di Roma comprendeva 135 tavole che sono state ristampate singolarmente o in gruppo durante tutta la vita dell'incisore. Erano souvenir popolari destinati in modo particolare ai viaggiatori britannici le cui visite a Roma sono stati il culmine di una vacanza studio esteso in tutta Europa, comunemente chiamato il Grand Tour. Queste opere curate al dettaglio e di sentito gusto pittorico soddisfacevano le aspettative pittoresche dei turisti che soggiornavano nella Città Eterna.
ESTIMATE € 1.500 - 1.800
121
GIOVANNI BATTISTA PIRANESI
(Mogliano Veneto, 1720 - Roma, 1778)
Frontespizio di varie vedute di Roma antica e moderna (1745 - 1747)
Acquaforte su carta, mm 552X407
Bibliografia:
M. Bevilacqua, Roma di Piranesi. Vedute della città antica e moderna, in La Roma di Piranesi. La città del Settecento nelle grandi Vedute, catalogo della mostra a cura di Mario Bevilacqua e Mario Gori Sassoli, Roma 2006, pp. 39 - 60, figg. 1; 19. P. 131, con bibliografia precedente.

Le vedute di Roma eseguite da Giovanni Battista Piranesi segnano un'epoca, la loro diffusione ha coadiuvato l'immagine e la magnificenza della città eterna, e le sue lastre non sono solo strumenti di studio e documentazione, ma spunti di riflessione sulla storia e l'estetica. La serie delle Vedute di Roma sono l'espressione matura dell'artista ed esprimono tutto il suo entusiasmo vedutistico, archeologico e di tutela nei confronti di una realtà unica al mondo. A testimoniare questo autentico sentimento è la frase scritta di suo pugno sul Taccuino di schizzi e appunti custodito a Modena presso la Biblioteca Estense: 'Egli antichi non ebbero la stampa ed in tal maniera si è perso il sapere di queste cose antiche'. Il frontespizio di Varie vedute di Roma antica e moderna suggellano il rapporto oramai consolidato con il mestiere e le sue passioni, Piranesi tornato da Venezia e incoraggiato dal console Smith si mette al lavoro per la sua impresa e il suo iniziare coincide con questa fantasmagorica 'prima pagina' qui presentata, che custodisce in se la vivace eredità lagunare per il capriccio, il desiderio di sorprendere e al contempo di offrire una visione quanto mai realistica di Roma.
ESTIMATE € 1.500 - 1.800
122
GIOVANNI BATTISTA PIRANESI
(Mogliano Veneto, 1720 - Roma, 1778)
Fantasia di rovine con statua di Minerva (1748 circa)
Acquaforte su carta, cm 505X604
Bibliografia:
La Roma di Piranesi. La città del Settecento nelle grandi Vedute, catalogo della mostra a cura di Mario Bevilacqua e Mario Gori Sassoli, Roma 2006, p. 132, con bibliografia precedente.
ESTIMATE € 1.500 - 1.800
127
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Annunciazione
Olio su tela, cm 34,5X46
Di chiara memoria giordanesca, di questa composizione non si riscontrano in catalogo opere a olio eseguite dal maestro. Una simile costruzione scenica è nota però tramite uno schizzo a penna conservato all'Albertina di Vienna (Ferrari-Scavizzi, II, fig. 1027, sc.D126), con la differenza che l'angelo è raffigurato in ginocchio e al di sopra l'artista ha disegnato la figura di Dio Padre, mentre a destra il fondale è intercalato da una tenda. Il disegno viennese si data alla maturità dell'artista, ai primi anni dell'ultimo decennio del Secolo e un'altra prova grafica di rassomigliante impostazione è al Museo di San Martino ma 'rovesciata' e non ritenuta autografa. Detto ciò, la nostra tela si attribuisce a un allievo del maestro, a conoscenza delle sue prove grafiche e di conseguenza partecipe della sua bottega. Un'interessante ipotesi attributiva è quella di Andrea Miglionico (Miglionico, 1662 - Ginosa, 1711), che documentato a Napoli dal 1689 si formò alla scuola di Luca Giordano presumibilmente prima del 1692, anno in cui quest'ultimo partì per la Spagna. Miglionico è considerato un portavoce della pittura del Giordano nelle zone periferiche della Campania, della Puglia e della Basilicata.

Bibliografia di riferimento:
L. Troisi, Andrea Miglionico: opere napoletane e pugliesi, in Ricerche sul sei-settecento in Puglia, 1.1980, p. 157-176.
O. Ferrari, G. Scavizzi, Luca Giordano, Milano 1992.
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
150
FRANCESCO TREVISANI (Attr. a)
(Capodistria, 1656 - Roma, 1746)
Gioele e Sisara
Olio su tela, cm 95X63
Il dipinto raffigura la vicenda biblica di Gioele, che fingendo ospitalità accoglie nella propria tenda il condottiero Sisara, nemico del popolo di Israele, ma durante la notte gli trafigge il capo (Giudici, 4, 17-21). La stesura sia pur non in perfette condizioni, esprime un'interessante qualità con esiti stilistici comparabili a quelli di Francesco Trevisani. Indiscutibile è infatti l'elegante veste dell'eroina biblica, ricca di marezzature e colpi di lume, così l'elegante profilo del volto, dove risalta l'orecchino di perla e il nastro azzurro che lega i capelli. Raffinatezze che tradiscono l'origine veneta dell'artista e la sua adesione al classicismo romano attraverso un linguaggio nel nostro caso pienamente settecentesco.
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
155
PITTORE GENOVESE DEL XVIII SECOLO
Maria Vergine e angeli
Olio su tela, cm 141X109
La tela sottile, la stesura e il disegno che emana una chiara sensibilità classicistica, sono gli indizi che suggeriscono una datazione al XVIII Secolo, mentre i lontani ma comunque evidenti riflessi desunti da Domenico Parodi, Lorenzo De Ferrari indicano l'origine genovese dell'autore. Sia pur presenti alcune cadute di pellicola pittorica, lievi svelature e una vernice oramai molto ossidata, è tuttavia possibile percepire la buona qualità non solo dell'esecuzione, ma anche dei pigmenti, qualità che si intuisce osservando la veste rosata e il manto blu della vergine, che esibiscono eleganti passaggi cromatici e cangianti che modellano il panneggio.
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
162
PITTORE FIAMMINGO DEL XVII SECOLO
Ragazzi che giocano
Olio su rame, cm 20
Opera che confrontiamo con le creazioni di Pieter Brueghel il giovane (Bruxelles, 1564 - Anversa, 1638), figlio maggiore di Pieter Brueghel il Vecchio, che si stabilisce ad Anversa per completare la sua formazione nella bottega di Gillis van Coninxloo e dove sarà accolto nella locale gilda nel 1585. La sua produzione si svolge principalmente sull'esempio paterno, dal quale trae innumerevoli copie in cui introduce variazioni illustrative ravvivando la gamma cromatica. Solo a partire dagli anni 1615 - 1620 egli afferma la propria personalità con creazioni originali. Il rame qui presentato è certamente ispirato dalle composizioni del padre, che più volte si dedicò a descrivere ragazzi o adulti che giocano.

Bibliografia di riferimento:
K. Ertz, Pieter Brueghel die Jüngere, Lingen, 1998/2000, Vol. I,.
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
4
PITTORE DEL XVII SECOLO
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 75X60
Il rigoglioso vaso fiorito costituito da tulipani, rose, anemoni, lilium e iris esprime una cultura pittorica barocca e una rilevante qualità d'esecuzione. Il confronto stilistico più appropriato è con le opere di Mario Nuzzi (Roma, 1603-1673) e in modo particolare con le creazioni riferibili alla giovinezza e prima maturità dell'artista, attorno agli anni 1635-1640, quando ancor forte è l'influenza dettata dalle opere di Tommaso Salini. I marcati contrasti chiaroscurali e la precisa descrizione delle singole essenze inserite nel vaso di vetro evidenziano una peculiare elaborazione degli archetipi di cultura caravaggesca a partire dalla caraffa di fiori menzionata dal Bellori. La superficie trasparente del recipiente e dell'acqua consentono altresì di osservare i gambi deformati con un virtuosistico gioco di riflessi generati dalla luce che attraversa il vetro ed illumina la composizione che si staglia sullo sfondo ocra, mentre le ombre riportate sul piano di pietra grezza accentuano l'illusione della profondità.
ESTIMATE € 1.200 - 1.500
187
PITTORE DEL XVIII-XIX SECOLO Scena mitologica con Mercurio e Dafni
Olio su tela cm 29,5X61
La scena raffigura Dafni, Pastore siciliano di straordinaria bellezza, figlio di Mercurio e di una ninfa, solitamente raffigurato mentre pascola gli armenti. Si tratta di un'iconografia abbastanza rara e di cui non possediamo riscontri in altre opere genovesi dell'età barocca. Il dipinto recava una precedente attribuzione a Giovanni Benedetto Castiglione, che confutiamo per l'eterogeneità dei caratteri stilistici. Dobbiamo tuttavia rilevare la buona qualità dei pigmenti e della stesura con cui l'artista descrive i brani animalier.

Bibliografia di riferimento:
Metamorfosi del Mito, pittura barocca tra Napoli, Genova e Venezia, catalogo della mostra a cura di Mario Alberto Pavone, Milano 2003.
ESTIMATE € 1.000 - 1.500