120
PITTORE BOLOGNESE DEL XVII SECOLO
Natura morta con more, uva spina, lamponi e cedro
Olio su tela, cm 45,5X72
La tela ha caratteri illustrativi che, in virtu' del ricercato arcaismo con cui sono descritti e ordinati gli oggetti, ricordano le nature morte del primo Seicento di Scuola emiliana e, in modo particolare, quelle realizzate dal fratello minore del Guercino, Paolo Antonio Barbieri (Cento, 1603 ; Bologna, 1649). L'immagine, infatti, evoca la nota 'Spezieria' conservata nella Pinacoteca di Spoleto, in cui gli elementi raffigurati sono distinti e l'ambientazione e' contraddistinta da una luminosita' caravaggesca, raggiungendo esiti delle 'nature in posa spagnole. In tal senso e' inevitabile pensare al significato allegorico di queste opere, dove l'essenzialita' e' preponderante a differenza delle esuberanti tavole imbandite olandesi, che anche nei casi piu' castigati non toccano mai simili livelli di minimalismo. Nel nostro caso l'artista dipinge una vera e propria meditazione sullo spazio e una rigorosa osservazione della realta', pervenendo ad un risultato metafisico di straordinaria efficacia.
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
122
PITTORE DEL XIX SECOLO
Ritratto di giovane compositore e famiglia (Vincenzo Bellini?)
Olio su tela, cm 118X146
L'ottocento propone un rinnovato interesse verso il mondo della famiglia e la nuova visione borghese consente immagini di notevole naturalezza, al contrario dei modelli di antico regime quando il ritratto mirava esclusivamente a celebrare i valori dinastici. Il nostro dipinto si evidenzia cosi' per la sua e spontaneita' fotografica. Tuttavia, le pose assunte dagli effigiati alludono comunque alla consapevolezza del proprio status sociale e al moderno concetto del decoro. L'attenta descrizione dei volti si tramuta in sobrieta' espressiva, inaugurando una moderna estetica. L'unico accenno che ci consente di conoscere qualcosa di piu' e' lo spartito che il giovane uomo ha nella mano sinistra, giovane che si riconosce verosimilmente in Vincenzo Bellini (Catania, 1801 ; Puteaux, 1835), compositore italiano tra i piu' celebri dell'Ottocento.
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
162
MARZIO MASTURZIO
(attivo a Napoli e Roma attorno alla meta' del XVII secolo)
Ritratto di uomo che suona il piffero
Iscritto a tergo 'Masturzo Marzio discepolo di Salvatore Rosa'
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
194
PITTORE NAPOLETANO DEL XVIII SECOLO
Natura morta con fiori, vasi, melone, fichi e pappagallo
Olio su tela, cm 68X123
Pendant della tela precedente, e' chiara la concezione compositiva dell'artista, che dispone i brani di natura morta all'aperto secondo un modello illustrativo ampliamente collaudato, intercalando ai vasi fioriti, fiori recisi e frutti, un repertorio di frammenti architettonici ed eleganti porcellane decorate. Lo scenario ritrae indubbiamente un giardino, lo confermano gli elementi d'arredo, ma l'attenzione dell'artista tralascia di rappresentare l'ambiente circostante, concentrandosi nel descrivere con precisione i brani di natura morta. La consuetudine barocca di contaminare il genere con il paesaggio, dipingendo giardini eleganti con i loro ornamenti, riscuote particolare fortuna nell'arte napoletana del primo Settecento e gli interpreti di questo peculiare gusto decorativo sono non a caso gli allievi di Andrea Belvedere: Nicola Casissa, Gaetano Cusati, Nicola Malinconico e Francesco Lavagna, tuttavia, le scenografie del nostro appaiono ricusare l'esuberanza estetica comune ai suoi colleghi, prediligendo una visuale ravvicinata ed intima della realta' naturale.
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
195
PITTORE NAPOLETANO DEL XVIII SECOLO
Natura morta con fiori, vasi, melone, fichi e pappagallo
Olio su tela, cm 68X123
Riconducibili alla Scuola napoletana, le nature morte qui presentata mostra strette analogie stilistiche con Gaspare Lopez (Napoli, 1650 ; Firenze, 1740), protagonista della pittura di natura morta partenopea del XVIII secolo sulla scia di Andrea Belvedere e dei fioranti francesi. E' Bernardo de Dominicis a puntualizzare quanto siano state determinanti sulla sua carriera le suggestioni di Jean Baptiste Dubuisson, abile diffusore a Napoli dei modi aulici di Jean Baptiste Monnoyer, che lo indussero ad una pittura di gusto ornamentale ma contraddistinta da un vivace cromatismo. Le opere documentano assai bene le qualita' espressive del pittore, capace di realizzare con sprezzatura una sequenza di composizioni somiglianti senza cadere nella banalita' della replica illustrativa, mostrando una sensibilita' descrittiva di notevole impatto visivo, tanto da preannunciare esiti tardo settecenteschi in analogia con il Guardi. Cio' e' in primo luogo una conferma dell'istintiva modernita' di queste tele, costruite con velature e spessori ma specialmente con una luminosita' che si irradia senza ostacoli e cedimenti bagnando di iridescenze la superficie. Ambientate 'en plein air', in giardini con quinte di alberi e siepi ed arricchiti da frammenti classici, vasi marmorei, porcellane, bacili in vetro e uccelli variopinti disposti con apparente casualita', si percepisce la straordinaria qualita' rocaille delle opere. Infatti il Lopez fu attivo perlopiu' lontano dalla sua patria, a Roma, a Venezia e dal 1727 a Firenze, dove fu influenzato da Andrea Scacciati e Bartolomeo Bimbi.
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
241
SCUOLA FRANCESE DEL XIX SECOLO
Napoleone a cavallo
Monogramma ‘KHR’ e data ‘1905’ sulla base
Timbro fonderia Aug. E. Jensen Broncestober
ESTIMATE € 2.600 - 3.000
259
CESARE CIANI (1854-1925)
La pulitura del grappolo
Firmato C Ciani in basso a destra, sul retro cartellino Esposizione opere di Cesare Ciani, R. Galleria dellAccademia MCM XX VII
Olio su tela incollata su cartone, cm 20,6X33
ESTIMATE € 2.500 - 3.500
233
PITTORE DEL XIX SECOLO
Scena allegorica
Firma non identificata in basso a destra
Olio su tela, cm 105X150
ESTIMATE € 2.500 - 3.500