147
PITTORE LOMBARDO DEL XVII SECOLO
Natura morta con piatto di pere
Olio su tela, cm 28X40,5
Gia' attribuite a Giovanni Ambrogio Figino (Milano, 1553 ; 1608) da Ferdinando Arisi, questa bellissima natura morta esprime una cultura pittorica arcaica, ancora di gusto cinquecentesco e inequivocabili caratteri stilistici lombardi, che oltre al Figino, evocano il nome di Fede Galizia (Milano, 1578 ; 1630). Si ricorda a questo proposito la 'Natura morta con prugne, pere e una rosa', e 'Alzata con frutti' pubblicate da Ada Magnani nella recente mostra dedicata alla Natura morta lombarda e possiamo aggiungere altre opere analoghe rese note da Flavio Caroli, autore dell'unico studio monografico dedicato alla pittrice. Nel caso del dipinto qui illustrato proprio per la sua migliore collocazione cronologica al XVII secolo, e' saggio accogliere con prudenza l'idea attributiva di Arisi e rendere l'ipotesi galiziana piu' precisa dal punto di vista filologico, senza escludere gli esiti di poco posteriori di Panfilo Nuvolone, specialmente se prendiamo in considerazione la 'Natura morta con pesche e gelsomini' gia' di Collezione Sterling a New York e pubblicate dal Morandotti nel volume 'La Natura morta in Italia', Milano 1988, pp. 226-229.
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
148
PITTORE LOMBARDO DEL XVII SECOLO
Natura morta con piatto di mele
Olio su tela, cm 28X40,5
Il dipinto e' corredato da una scheda critica di Ferdinando Arisi.
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
152
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Giuditta e Oloferne
Olio su tela, cm 63,5X48,8
Provenienza: Christie's, Londra, 7 luglio 2010, lotto 225, come Corrado Giaquinto
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
182
PITTORE DEL XIX SECOLO
Narciso
Olio su tela, cm 80,5X60,5
Databile al XIX Secolo, il dipinto raffigura Narciso, figlio della ninfa Liriope e del fiume Cefiso che, innamorato della ninfa, lavvolse nelle sue correnti possedendola. Da questa unione nacque un bambino di indescrivibile bellezza e grazia e Ovidio narra che quando ad una fonte il giovane specchiandosi nellacqua si innamora di se stesso (Metamorfosi III, 420 e segg.): 'Contempla gli occhi che sembrano stelle, contempla le chiome degne di Bacco e di Apollo, e le guance levigate, le labbra scarlatte, il collo d'avorio, il candore del volto soffuso di rossore ... Oh quanti inutili baci diede alla fonte ingannatrice! ... Ignorava cosa fosse quel che vedeva, ma ardeva per quell'immagine ...'. La follia si conclude tragicamente, perche' Narciso 'Langui' a lungo d'amore non toccando piu' cibo ne' bevanda. A poco a poco la passione lo consumo', e un giorno vicino alla fonte ... reclino' sull'erba la testa sfinita, e la morte chiuse i suoi occhi che furono folli d'amore per se'.' Lo stile dellopera presuppone un'attribuzione ad un autore di scuola francese, attivo durante i primi decenni dellOttocento e non ignaro della lezione classicistica italiana.
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
184
BARTOLOMEO BISCAINO
(Genova, 1629 ; 1657)
La morte di San Giuseppe
Olio su tela, cm 117X91
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
96
PITTORE EMILIANO DEL XVII SECOLO
San Giovanni Battista
Olio su tela, cm 70X56,5
Apprezzabile per la grazia compositiva e per la forza del colore questo San Giovannino e' da ascriversi a Michele Desubleo (Maubege, 1602 ; Parma, 1676), abile pittore di origini fiamminghe, che il Malvasia descrisse 'degno scolaro e imitatore del Signor Guido, se non quanto gli piacque di piu' caricare e dare piu' forza ai colori'. Formatosi in patria nella bottega di Abraham Jansens insieme al fratellastro Nicolas Renier, Desubleo giunse in Italia per trascorrervi tutta la vita, passando da Roma a Bologna, Venezia, Milano e a Parma, dove mori'. Scarse notizie si hanno a proposito del suo breve soggiorno romano, durante il quale, insieme al fratello, egli dovette entrare in contatto con i pittori caravaggeschi che orbitavano attorno alla famiglia Giustiniani. Ben presto, gia' intorno agli anni Trenta, Desubleo si trasferi' a Bologna indirizzando nettamente le proprie preferenze all'insegnamento reniano. Annoverato sempre tra gli allievi del Reni, ne fu uno degli interpreti piu' originali e autonomi, capace di rivisitare di volta in volta il Classicismo del maestro attraverso la propria formazione nordica, il purismo di Domenichino con la coeva cultura francese e la lezione del colore veneziano. Fu un pittore di notevole livello tecnico e formale, impeccabile nella preparazione delle tele, nella stesura spessa e smaltata delle pennellate, padrone del senso del colore forte e intenso. Nel suo catalogo, progressivamente messo a fuoco negli ultimi anni, si alternano dipinti religiosi di destinazione pubblica, rari ritratti e molti quadri 'da stanza' per una committenza colta e privata. Tra questi compaiono diversi esemplari di 'San Giovanni Battista' la cui fisionomia e trattamento stilistico possono essere paragonati al dipinto qui in esame.
ESTIMATE € 3.500 - 4.500
116
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Capriccio architettonico con figure
Olio su tela, cm 170X102
'Capriccio' e' un termine coniato alla fine del Rinascimento e ha ancora due diversi significati con un punto in comune. Un 'Capriccio' era un movimento dell'anima, o piu' precisamente, una subitanea eccitazione della facolta' immaginativa che dava origine ad ogni genere di sfolgoranti immagini mentali in continuo e rapido mutamento e lontane dalla realta': figure, paesaggi e costruzioni senza alcuna relazione con quelle che il pittore poteva vedere con i suoi occhi. Sembra non possa esserci migliore definizione per descrivere questo peculiare genere artistico e la tela in esame ne illustra bene i presupposti creativi. L'immagine descrive un portico monumentale con maestose colonne e il punto di vista prospettico dal basso verso l'alto ne accentua l'imponenza. L'autore si presuppone di area veneta, seguace di quella produzione prospettica inaugurata dai Bibiena e che a Venezia trovera' sviluppo con Canaletto e i suoi seguaci, in modo particolare il Visentini e il Battaglioli.
ESTIMATE € 3.500 - 5.500
158
PITTORE FRANCESE DEL XVIII-XIX SECOLO
Picchio
Olio su tela, cm 46X32,5
Questo bellissimo brano di natura morta a trompe l'oeil trova origine nella tradizione rinascimentale italiana e fiamminga: si pensi al celebre dipinto realizzato da Jacopo de Barbari nel 1504, oggi custodito alla Pinacoteca di Monaco di Baviera. Se il tema trovera' notevole diffusione nell'eta' barocca, con il XVIII secolo avra' particolare fortuna in ambito francese, a partire da Jacques Charles Oudry (French, 1720 ; 1778). La tela in esame sembra appartenere a questo peculiare filone illustrativo e sorprende per la non comune qualita': non solo per la mimesi ma anche per una bellissima freschezza pittorica. Ad Oudry rimanda altresi' il contorno ligneo che delimita la superficie del dipinto, coniugando l'effetto realistico con l'illusione scenica, secondo una modalita' che certamente riscosse un enorme successo. A conferma di cio' basti citare Jean Pierre Xavier Bidauld e la sua composizione 'Oiseaux morts suspendu par le Pattes' del 1801, custodita al Museo di Belle Arti di Lione.
ESTIMATE € 3.500 - 4.500
181
PAOLO DE MAIO
(Marcianise, 1703 ; Napoli, 1784)
Studio per affresco
Olio su tela, cm 61,7X47,2
ESTIMATE € 3.500 - 4.500
255
LUDOVICO TOMMASI (1866-1941)
Ardenza: Bagnetti
Firmato 'L Tommasi' in basso a sinistra; sul retro iscrizione 'Ardenza (Livorno) Bagnetti L.Tommasi'
Olio su cartone, cm 33X45,5
ESTIMATE € 3.000 - 4.000