155
PITTORE GENOVESE DEL XVIII SECOLO
Maria Vergine e angeli
Olio su tela, cm 141X109
La tela sottile, la stesura e il disegno che emana una chiara sensibilità classicistica, sono gli indizi che suggeriscono una datazione al XVIII Secolo, mentre i lontani ma comunque evidenti riflessi desunti da Domenico Parodi, Lorenzo De Ferrari indicano l'origine genovese dell'autore. Sia pur presenti alcune cadute di pellicola pittorica, lievi svelature e una vernice oramai molto ossidata, è tuttavia possibile percepire la buona qualità non solo dell'esecuzione, ma anche dei pigmenti, qualità che si intuisce osservando la veste rosata e il manto blu della vergine, che esibiscono eleganti passaggi cromatici e cangianti che modellano il panneggio.
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
162
PITTORE FIAMMINGO DEL XVII SECOLO
Ragazzi che giocano
Olio su rame, cm 20
Opera che confrontiamo con le creazioni di Pieter Brueghel il giovane (Bruxelles, 1564 - Anversa, 1638), figlio maggiore di Pieter Brueghel il Vecchio, che si stabilisce ad Anversa per completare la sua formazione nella bottega di Gillis van Coninxloo e dove sarà accolto nella locale gilda nel 1585. La sua produzione si svolge principalmente sull'esempio paterno, dal quale trae innumerevoli copie in cui introduce variazioni illustrative ravvivando la gamma cromatica. Solo a partire dagli anni 1615 - 1620 egli afferma la propria personalità con creazioni originali. Il rame qui presentato è certamente ispirato dalle composizioni del padre, che più volte si dedicò a descrivere ragazzi o adulti che giocano.

Bibliografia di riferimento:
K. Ertz, Pieter Brueghel die Jüngere, Lingen, 1998/2000, Vol. I,.
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
104
FRANCESCO SOLIMENA
(Canale di Serino, 1657 - Barra, 1747)
Madonna con il Bimbo
Olio su tela, cm 48X36
Provenienza: Christie's Roma 20-21 Maggio 1974, n. 54
Opera a carattere devozionale, in buono stato di conservazione e interessata da una vernice lievemente ossidata. Lo stile suggerisce immediatamente l'origine napoletana del suo autore già riconosciuto a Francesco Solimena durante l'incanto Christie's del 1974. I modi di stile non si discostano da altre opere simili come quella conservata nella Collezione Harrach di Vienna (inv. P.F. 36) realizzata tra il 1725 e il 1730 quando il Conte di Harrach fu vicerè di Napoli e quella già di Collezione Cohen segnalata da Zeri alla scheda n. 64221 (fig. 1). Si tratta logicamente di una produzione minore, destinata a un commercio al dettaglio e dal carattere devozionale domestico.
Bibliografia di riferimento: N. Spinosa, Pittura Napoletana del Settecento dal Barocco al Rococò, Napoli1988, pp. 179 - 223
ESTIMATE € 1.800 - 2.200
110
PIER FRANCESCO MAZZUCCHELLI detto IL MORAZZONE (attr. a)
(Morazzone 1573 - ? 1626)
Adorazione dei Magi
Olio su tela, cm 67X50

Christie's Roma, 9 - 10 Giugno 1975, n. 166
Manteniamo sia pur con la dovuta prudenza il tradizionale riferimento attributivo al Morazzone, la tela ha dimensioni che suggeriscono la sua natura di modelletto e il tema fu più volte affrontato dal pittore sin dal suo soggiorno romano (Stoppa, tavv. 2-3), sviluppato in seguito nella tela della collegiata di Arona (Stoppa, tav. 9), in Sant'Antonio Abate a Milano (Stoppa, tav. 17) e nella Pala di Bosto con i relativi bozzetti, primo fra tutti quello della Braidense, seguito da diverse copie che testimoniano la fortuna critica e di conseguenza commerciale della composizione, verosimilmente eseguite dalla bottega sotto la direzione del maestro. Risulta tuttavia curioso che non si registrino opere con la simile impostazione illustrativa della nostra opera, facendo si che da questo punto di vista sia da considerarsi un unicum.
Bibliografia di riferimento:
J. Stoppa, Il Morazzone, Milano 2003 con bibliografia precedente.
ESTIMATE € 1.800 - 2.200
176
PHILIPP PETER ROOS, detto ROSA DA TIVOLI (Attr. a)
(Francoforte sul Meno, 1655 o 1657 - Roma, 1706)
Paesaggio con pastore e armenti
Olio su tela, cm 97X137
La tela si riconduce al catalogo di Rosa da Tivoli, artista giunto in Italia seguendo il flusso straniero che dagli anni trenta trovava nella penisola un florido mercato per la pittura di genere. L'arte di Rosa è partecipe a pieno titolo a questo filone, ma articolandosi essenzialmente sul tema del paesaggio con animali domestici, che proseguirà Micco Brandi, suo allievo e genero. Le sue opere vedono gli animali i veri protagonisti e si tratta di una produzione assai ampia, generamente concepita con una monumentalità generista e talvolta con incoerenze qualitative evidenti.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
5
GIUSEPPE NUVOLONE e BOTTEGA
(Milano, 1619 - 1703)
Resurrezione di Lazzaro
Olio su tela, cm 119X161
Membro della dinastia di pittori che ebbe come capostipite Panfilo (Cremona, 1581 -1651) e il fratello Francesco (Milano, 1609-1662), Giuseppe esprime un'armonia di tinte e una maggiore complessità narrativa. Il dipinto in esame descrive il famoso episodio evangelico della Resurrezione di Lazzaro ed evidenti sono gli stilemi dell'artista, qui influenzati da esempi figurativi emiliani e genovesi. La stesura morbida, giocata su delicate sfumature e tonalità cromatiche, è altresì caratterizzata da un'apprezzabile dolcezza luministica, che offre una peculiare armonia scenica di gusto classicistico, di eredità rinascimentale veneta e lombarda, qui applicata con le inclinazioni visionarie e meditative del coevo clima culturale milanese attorno alla metà del secolo.

Bibliografia di riferimento:

F. M. Ferro, 'Nuvolone, una famiglia di pittori nella Milano del '600', Cremona 2003
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
7
PITTORE FRANCESE DEL XVIII SECOLO
Veduta costiera con figure e nave in riparazione
Olio su tela, cm 57X71
I dipinti per i caratteri di stile e scrittura si attribuiscono ad un autore settecentesco e appare evidente la genesi illustrativa dagli esempi di Vernet ma è altrettanto chiara l'influenza italiana. Infatti, oltre al Vernet è possibile percepire la conoscenza della pittura romana di paesaggio e a tal proposito ci viene incontro la citazione architettonica memore di Castel Sant'Angelo visibile nella tela 'a pendant', ma anche il gruppo di figure che fanno il bagno ricordano gli esempi illustri del paesismo emiliano di stanza capitolina. Il risultato è una creazione dal raffinato valore decorativo, ben eseguita e la qualità si percepisce osservando i brani di figura, risolti a macchia e di corrette proporzione rispetto allo spazio scenico. Dal punto di vista generale è possibile ipotizzare che l'autore sia attivo in ambito napoletano e altresì a conoscenza delle opere di Carlo Bonavia e Francesco Fidanza. Resta indubbia, però, la chiara matrice vernettiana, in modo particolare se confrontata con la serie dedicata al Golfo di Napoli conservata al Louvre e realizzata dal maestro nel 1748. Una possibile ipotesi attributiva è quella di riconoscere l'autore in Lacroix de Marseille, documentato a Napoli nel 1757, le cui opere presentano diversi punti di contatto con queste in esame.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
15
PIETRO PALTRONIERI detto IL MIRANDOLESE
(Mirandola, 1673 - Bologna, 1741)
Paesaggio lacustre con capriccio architettonico e figure
Olio su tela, cm 44,5X27,5
Provenienza: Bologna, collezione Corti - Novis
A Bologna durante il XVIII secolo si diffonde il gusto per il paesismo prospettico con rovine. I continuatori della rinomata scuola dei quadraturisti del secolo precedente perpetuava il vanto della scuola pittorica emiliana, rinnovandone il corso ed adeguandosi all'elegante e fantasiosa moda 'rocaille'. Questi artisti creavano sequenze di tele in cui le diverse tematiche del capriccio manipolavano gli stili architettonici, i temi classici con le visioni campestri e costiere, esprimendo una particolarissima sensibilità decorativa d'ascendenza teatrale. Era altresì pratica consueta la collaborazione tra pittori di figura e scenografi; tra questi spicca la personalità di Pietro Paltronieri detto il Mirandolese, che seguendo i dettami dei Bibiena e l'influenza veneta di Ricci e Canaletto assume una sorta di predominio rispetto ai colleghi, spesso destinati a una vita girovaga al servizo dei teatri della penisola. L'opera qui presentata è non solo da ricondurre al catalogo dell'artista ma è altresì da considerarsi di alta qualità e una delle rare eseguite ad olio su una produzione sovente realizzata a tempera.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
17
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Paesaggio fluviale con figure e chiesa sullo sfondo
Paesaggio con costruzione classica e figure
Olio su tela, cm 70X56 (2)
Questa coppia di paesaggi ideali è attribuita a Vittorio Maria Bigari (Bologna, 1692 - 1776), pittore formatosi a Bologna presso l'atelier paterno e che affinò le sue conoscenze artistiche sotto la guida di Antonio Dardani intraprendendo l'attività di stuccatore, decoratore e pittore di scene ispirate dalla scuola dei Bibiena. Detto ciò, le opere in esame si possono si riferire ad un maestro felsineo, tuttavia i confronti stilistici con la maniera del Bigari sono alquanto difficili da dimostrare, in modo particolare osservando i brani di figura risolti a macchia, così la resa atmosferica del paesaggio. Differente è invece l'impressione esercitata dalle architetture ma non è sufficiente per risolvere il dubbio attributivo, suggendo di conseguenza un prudente riferimento ad un pittore attivo durante gli ultimi decenni del secolo.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
49
PITTORE NAPOLETANO DEL XVII SECOLO
Testa di carattere
Olio su tela, cm 44X33
Il dipinto presenta caratteri stilistici napoletani prossimi a quelli di Francesco Fracanzano, che dalla natia Puglia è documentato nella città partenopea insieme al fratello Francesco già negli anni Venti, quando diviene collaboratore di Giuseppe Ribera, producendo una serie di interessantissime opere dal vigoroso impasto. L'orientamento del pittore verso il maestro, dal quale desunse il naturalistico gioco chiaroscurale nel descrivere le figure è qui ben rappresentato e la scelta di utilizzare una tavolozza quasi monocroma solo rinvigorita dalla luce che piove sul volto, mette in rilievo la forza espressiva e la qualità. Tali considerazioni suggeriscono una datazione tra il quinto e il sesto decennio, in un momento precedente alle declinazioni cromatiche d'influenza vandyckiana che caratterizzano le opere della tarda maturità e in analogia con il San Benedetto della chiesa di San Gregorio Armeno a Napoli (De Vito, fig. 9) e il Sant'Ignazio di Antiochia e Santa Bibiana già nella Chiesa del Gesù di Gravina di Puglia (De Vito, tav. IX).

Bibliografia di riferimento:
De Vito, Perifrasi fracanziane, in 'Ricerche sul '600 napoletano', 2003/04 (2004), pp. 93-122
P. Piscitello, in Ritorno al barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli, catalogo della mostra a cura di N. Spinosa,Napoli 2009, pp. 127-128, n. 1.48.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000