L’ Encyclopédie di Diderot e D’Alembert. La conoscenza è moderna e laica

L’ Encyclopédie di Diderot e D’Alembert deve essere vista come un monumento della conoscenza e della ragione, unici punti guida dell’azione umana, che nella sua onnisciente ampiezza deve considerarsi senza ombra di dubbio come una delle maggiori rivoluzioni nella diffusione della cultura e del pensiero in Europa. 

Fontana Arte e Max Ingrand. La luce della bellezza

La peculiarità del design italiano è di aver mutato la percezione dell’oggetto industriale da prodotto artigianale riprodotto in forma seriale, a ‘forma aperta’ della creatività che si evolve e diviene immagine di un’epoca e di un gusto. 

Ettore Sottsass. Felicemente riproducibile

Originali nella produzione gli oggetti del design hanno acquisito nel corso degli anni un valore collezionistico sempre più preminente nel mercato internazionale dell’arte. Diversificata l’offerta, ampio il compasso temporale, praticamente infinite le storie che si appoggiano alla realizzazione di questi oggetti che coniugano la ricerca dell’unicità artigianale alla serialità industriale.

Stilnovo. Lo spazio di osare con ironia

Una gioiosa e delicata follia sembra pervadere la lampada “Sputnik” in ottone dorato di Stilnovo che esplode con i suoi leggeri e flessuosi bracci mettendosi alle spalle il rigore architettonico e progettuale del razionalismo e del movimento moderno con radioso ottimismo.

Gruppo Strum. Controdesign

Fondato nel 1971 a Torino da Giorgio Cerretti, Pietro Derossi, Carlo Gianmarco, Riccardo Rosso e Maurizio Vogliazzo, il Gruppo Strum (abbreviazione di “per un’architettura strumentale”) ha interpretato l’architettura come uno dei mezzi con cui era possibile partecipare alle lotte sociali e politiche di quegli anni.

Alberto Burri. La materia oltre la forma

Burri non guarda alla ricerca artistica a lui contemporanea (in particolare l’Espressionismo astratto americano e l’Arte informale), anzi è anticipatore dei movimenti di là da venire: quello del New Dada (i Gobbi, spinti in avanti da strutture metalliche incastrate nel telaio, anticipano la ricerca sulla tridimensionalità dell’opera in rapporto allo spazio), e quello della Pop Art.

Alessandro Magnasco e la meraviglia colta al naturale

Di origine genovese ma formatosi a Milano nella bottega di Filippo Abbiati (1640-1715), Alessandro Magnasco (Genova, 1667 – 1749) fu influenzato sin dalle prime fasi dall’arte lombarda, in cui l’enfasi sul chiaroscuro e sui colori si differenziava dalla diversa e vivace tavolozza in uso dagli artisti genovesi. Tuttavia, il suo stile vibrante e di tocco, può trovare comparazioni nei bozzetti d’età barocca e in modo particolare nelle opere in piccolo di Valerio Castello ma anche di Bernardo Strozzi e Giovanni Battista Carlone.

La grande pittura arriva il 5 marzo

L’asta presenta un’eterogenea selezione di opere dal XVII al XIX secolo tra le quali spicca per i Dipinti Antichi un’intensa tela di Jusepe Ribera raffigurante Sant’Antonio risalente al suo precoce soggiorno romano che si attesta tra il 1612 e il 1616, e proveniente da una aristocratica collezione portoghese (lotto 118, stima 40.000 – 70.000 euro), e due olii su tela di Alessandro Magnasco, esponente di spicco della pittura genovese tra Sei e Settecento (…)

Gabriele Reina. A Milano le “Glorie araldiche dai Visconti agli Asburgo”

Le sale della sede milanese di Wannenes a Palazzo Recalcati ospitano dal 7 all’11 febbraio 2024 la mostra “Le Audaci imprese io canto – Glorie araldiche da Visconti agli Asburgo alla vigilia della battaglia di Pavia” dedicata ad una forma particolarmente affascinante d’arte, quella degli stendardi araldici, dipinti con sapienza antica da Gabriele Reina.

Trombino Bulgari. L’eternità in un cerchio

L’asta di Gioielli del 31 gennaio propone un must della storia della grande oreficeria del XX secolo, ovvero un prezioso esemplare dell’anello “Trombino” di Bvlgari con uno zaffiro Kashmir cabochon del peso di 4,78 carati, accompagnato dai certificati SSEF e AGL che attestano che la pietra non presenta segni di trattamento termico (lotto 152, stima 92.000 – 100.000 euro).  “Il nome gli deriva dalla forma, che ricorda appunto quello di una piccola tromba (…)