93
PAOLO DE MATTEIS
(Piano del Cilento, 1662 - Napoli, 1728)
San Francesco Borgia davanti al corpo della Regina Isabella di Castiglia
Olio su tela, cm 54,5x126
Provenienza: Christie's, Roma, giugno 1990;
Christie's, Roma, giugno 1999
L'attribuzione del dipinto a Paolo de Matteis è stata confermata da Riccardo Lattuada e l'immagine si riconosce quale modelletto per l'affresco che orna la parete absidale sinistra della chiesa napoletana di San Francesco saverio, oggi intitolata a San Ferdinando.
L'opera sarà inserita nella monografia di prossima pubblicazione dedicata a Paolo De Matteis curata da Riccardo Lattuada e Giuseppe Napoletano.
ESTIMATE € 4.500 - 5.500
109
PAOLO FARINATI (attr. a)
(Verona, 1524 - 1606)
Ritratto di Paolo Farinati
Olio su tavola, cm 24X17
Iscritto in basso: Paolus Farinatus Pict. Ver
Raffigurante un ritratto d'uomo con una fluente barba e un severo vestito di panno nero, il dipinto si riconosce quale autoritratto di Paolo Farinati, non solo per l'inequivocabile iscrizione posta lungo il margine inferiore della tavola, ma altresì grazie ad alcune incisioni e da un altro ritratto simile esitato a Londra presso la Christie's il 24 marzo 1993, n. 220. La prudenza attributiva è dettata dalla non agevole lettura dell'immagine, interessata da svelature, sporcizia e ossidazioni della superficie pittorica.

Bibliografia di riferimento:
Paolo Farinati, 1524 - 1606, dipinti, incisioni e disegni per l'architettura, a cura di Giorgio Marini, Paola Marini, Francesca Rossi, Venezia 2005
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
145
PHILIPP PETER ROOS, detto ROSA DA TIVOLI
(Francoforte sul Meno, 1655 o 1657 - Roma, 1706)
Paesaggio pastorale
Olio su tela, cm 72X98
Figlio del pittore Johann Heinrich Roos, Philipp Peter Roos, conosciuto anche come Rosa da Tivoli, giunse in Italia nel 1677 e vi trascorrerà tutta la vita. Dopo l'apprendistato con Giacinto Brandi di cui sposerà la figlia Maria Isabella nel 1681, si dedicherà a dipingere la campagna laziale. Trasferitosi a Tivoli, da cui il toponomastico soprannome, si specializzò in paesaggi arcadici, descrivendo in modo particolare animali. Non è stato ancora affrontato uno studio complessivo sulla sua vasta produzione, ma è indubbia la ragguardevole fortuna critica e commerciale che raggiunse, tanto che le sue opere erano collezionate in tutta Europa. Detto ciò, è indiscutibile la peculiarità estetica del dipinto in esame, che offre un utile metro qualitativo per distinguerlo dai prodotti della prolifica bottega, misurandosi con gli autografi conservati in Palazzo Doria Pamphili a Roma, quelli presenti al Museo dell'Hermitage, il Paul Getty Museum di Los Angeles e infine al Castello Sforzesco.

A. G. De Marchi, in Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano,Milano 2001, V, pp. 291-292.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
176
PHILIPP PETER ROOS, detto ROSA DA TIVOLI (Attr. a)
(Francoforte sul Meno, 1655 o 1657 - Roma, 1706)
Paesaggio con pastore e armenti
Olio su tela, cm 97X137
La tela si riconduce al catalogo di Rosa da Tivoli, artista giunto in Italia seguendo il flusso straniero che dagli anni trenta trovava nella penisola un florido mercato per la pittura di genere. L'arte di Rosa è partecipe a pieno titolo a questo filone, ma articolandosi essenzialmente sul tema del paesaggio con animali domestici, che proseguirà Micco Brandi, suo allievo e genero. Le sue opere vedono gli animali i veri protagonisti e si tratta di una produzione assai ampia, generamente concepita con una monumentalità generista e talvolta con incoerenze qualitative evidenti.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
110
PIER FRANCESCO MAZZUCCHELLI detto IL MORAZZONE (attr. a)
(Morazzone 1573 - ? 1626)
Adorazione dei Magi
Olio su tela, cm 67X50

Christie's Roma, 9 - 10 Giugno 1975, n. 166
Manteniamo sia pur con la dovuta prudenza il tradizionale riferimento attributivo al Morazzone, la tela ha dimensioni che suggeriscono la sua natura di modelletto e il tema fu più volte affrontato dal pittore sin dal suo soggiorno romano (Stoppa, tavv. 2-3), sviluppato in seguito nella tela della collegiata di Arona (Stoppa, tav. 9), in Sant'Antonio Abate a Milano (Stoppa, tav. 17) e nella Pala di Bosto con i relativi bozzetti, primo fra tutti quello della Braidense, seguito da diverse copie che testimoniano la fortuna critica e di conseguenza commerciale della composizione, verosimilmente eseguite dalla bottega sotto la direzione del maestro. Risulta tuttavia curioso che non si registrino opere con la simile impostazione illustrativa della nostra opera, facendo si che da questo punto di vista sia da considerarsi un unicum.
Bibliografia di riferimento:
J. Stoppa, Il Morazzone, Milano 2003 con bibliografia precedente.
ESTIMATE € 1.800 - 2.200
15
PIETRO PALTRONIERI detto IL MIRANDOLESE
(Mirandola, 1673 - Bologna, 1741)
Paesaggio lacustre con capriccio architettonico e figure
Olio su tela, cm 44,5X27,5
Provenienza: Bologna, collezione Corti - Novis
A Bologna durante il XVIII secolo si diffonde il gusto per il paesismo prospettico con rovine. I continuatori della rinomata scuola dei quadraturisti del secolo precedente perpetuava il vanto della scuola pittorica emiliana, rinnovandone il corso ed adeguandosi all'elegante e fantasiosa moda 'rocaille'. Questi artisti creavano sequenze di tele in cui le diverse tematiche del capriccio manipolavano gli stili architettonici, i temi classici con le visioni campestri e costiere, esprimendo una particolarissima sensibilità decorativa d'ascendenza teatrale. Era altresì pratica consueta la collaborazione tra pittori di figura e scenografi; tra questi spicca la personalità di Pietro Paltronieri detto il Mirandolese, che seguendo i dettami dei Bibiena e l'influenza veneta di Ricci e Canaletto assume una sorta di predominio rispetto ai colleghi, spesso destinati a una vita girovaga al servizo dei teatri della penisola. L'opera qui presentata è non solo da ricondurre al catalogo dell'artista ma è altresì da considerarsi di alta qualità e una delle rare eseguite ad olio su una produzione sovente realizzata a tempera.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
134
PIETRO PAOLO BONZI detto GOBBO DEI CARRACCI (Attr.a)
(Cortona, circa 1576 - Roma, 1636)
Paesaggio con la Maddalena
Olio su rame, cm 47X35
Il rame si data non oltre la prima metà del XVII Secolo e la sua attribuzione è dettata dagli indizi di stile e scrittura. Pietro Paolo Bonzi è documentato a Roma sul finire del Cinquecento quale partecipe collaboratore di Annibale ed Agostino Carracci, dedicandosi principalmente al genere del paesaggio classico, ma altresì influenzato dagli esempi di Paul Bril, con cui collabora nel 1611 alla decorazione della loggia del palazzo di Scipione Borghese sul Quirinale, mentre di poco successive sono le Storie di Diana dipinte per Palazzo Montalto a Torre in Pietra. Le opere del Bonzi, come nota Francesca Cappelletti nel recente profilo biografico dedicato all'artista (in La pittura di paesaggio in Italia. Il Seicento, a cura di L. Trezzani, Milano 2004, pp. 243-245) presentano costruzioni sceniche articolate su due differenti scansioni prospettiche, una radura boscosa in primo piano dove è ambientata la narrazione e un'apertura verso il fondo dove la vegetazione lascia spazio a luminosi paesaggi che si distendono in lontananza. A questo schema si attiene il rame qui presentato che trova riscontri significativi in opere come l'Erminia e i pastori della City Art Gallery di Manchester, il Paesaggio con Diana e Callisto del Musée Magnin di Digione, e i bellissimi paesaggi con San Girolamo e la Maddalena conservati presso l'abbazia di Montecassino.

Bibliografia di riferimento:
C. Tempesta, in Classicismo e Natura. La lezione di Domenichino, catalogo della mostra a cura di Denis Mahon, Clovis whitfield, Claudio Strinati, Roma 1996, pp. 145 - 148, n. 25
ESTIMATE € 7.000 - 8.000
142
PIETRO RIZZOLI detto GIAMPIETRINO (Seguace di)
Madonna con il Bimbo
Olio su tavola, cm 68X52
Il disegno e l'iconografia di quest'opera parlano senza dubbio il linguaggio appreso dalla prolifica bottega di Giampietrino, avendo quale prototipo la Vergine col Bimbo del polittico del Museo Bagatti Valsecchi a Milano (P. C. Marani in Museo Bagatti Valsecchi, Milano 2003, pp. 271-276). Nella nostra tavola ritornano altresì i peculiari panneggi delle vesti che ricadono sovrabbondanti e il fondale ornato da una tenda color malachite.

Bibliografia di riferimento:
P. C. Marani, Giovan Pietro Rizzoli detto il Giampietrino, in I Leonardeschi. L'eredità di Leonardo in Lombardia, Milano 1998, pp. 275 - 300, fig. 187
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
97
PITTORE ATTIVO A ROMA NEL XVII SECOLO
Capriccio architettonico con figure
Olio su tela, cm 67X135
Siglato: W..
Raffigurante un'architettura ideale inserita in spazi armoniosi e ordinati che riflettono una concezione utopistica di chiara memoria codazziana, la tela si attribuisce a un artista attivo a Roma durante i decenni che precedono la metà del XVII Secolo. La luminosità delicata e l'intento prettamente scenografico rammentano altresì le composizioni di Alessandro Salucci ma interpretate con minor impatto sentimentale riflettendo un lessico stilistico riconoscibile nelle opere di Filippo Gagliardi (Roma?, circa 1606 - 1659). L'artista, noto con il soprannome di 'Filippo delle prospettive', è da considerarsi un quadraturista raffinato e versatile, la cui produzione oltre a esprimere l'influenza di Viviano Codazzi sembra adattarsi alle creazioni di Agostino Tassi, proponendo un lessico personale, riconoscibile e di qualità. Le sue creazioni architettoniche manifestano sapienti sequenze prospettiche, ben cadenzate grazie a precise ombre riportate e dando vita a una valenza ornamentale che sembra precedere le innovative fantasie architettoniche settecentesche.

Bibliografia di riferimento:
D. Ryeley Marshall, Viviano and Niccolò Codazzi and the Baroque Architectural Fantasy, Milano-Roma, 1993, 519 - 555.
ESTIMATE € 10.000 - 15.000
38
PITTORE ATTIVO A ROMA NEL XVIII SECOLO
Veduta del Ponte Milvio
Veduta del Ponte Lucano sull'Aniene
Olio su tela, cm 44X73 (2)
Queste due interessanti tele, considerate alla stregua di semplici paesaggi italianizzanti, si riconoscono invece quali vedute reali del Ponte Milvio e del Ponte Lucano. Del primo ne dà testimonianza Tito Livio nel 207 a.C. e l'imponente struttura fu poi ricostruita dal censore M. Emilio Scauro nel 109 a.C. e fu poi distrutta nel 312 per ordine di Massenzio, ma è necessario indicare che il Ponte fu nel corso della storia ricostruito e restaurato più volte perchè rappresentava un importantissimo punto di guardia all'accesso da nord della città di Roma. Il secondo dipinto raffigura il Ponte Lucano sito nella piana di Tivoli presso il fiume Aniene che venne costruito in onore del console Plautus Silvanus nel I secolo d.C.. Era uno splendido monumento che ha conservato per parecchi secoli il suo rivestimento in bianco travertino, ancora in parte esistente. Lo stile delle opere suggerisce una data d'esecuzione al XVIII secolo e l'autore presenta analogie di stile con Giovanni Battista Busiri. E' altresì importante notare che anche i brani paesistici dello sfondo sembrano corrispondere al territorio, testimoniando la loro presa dal vero.
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
1
PITTORE BOLOGNESE DEL XVII SECOLO
Ritratto di giovane
Olio su tavola, diam. cm 21,5
Il dipinto presenta aspetti tipicamente emiliani e simili per espressione alle opere di Guido Reni. A questo proposito è interessante cogliere le similitudini con il David che l'artista propone nel celebre dipinto del Louvre da cui sono nate diverse versioni, come la redazione del Ringling Museum anch'essa a figura intera attribuita al Gessi. La tavola qui presentata esprime una buona qualità di esecuzione ed una raffinata stesura filamentosa; la datazione è indubbiamente seicentesca.
ESTIMATE € 400 - 600
41
PITTORE BOLOGNESE DEL XVII SECOLO
Ecce homo
Olio su tela, cm 64,5X52,5
L'opera qui presentata è una derivazione dell'Ecce Homo oggi conservato alla Galleria Nazionale d'Arte Antica a Palazzo Corsini di Roma eseguito dal Guercino nel 1644. La nostra tela tuttavia presenta aspetti qualitativi di apprezzabile interesse e di conseguenza si attribuisce a un collaboratore del maestro.
Bibliografia di riferimento:
L.Salerno, 'I dipinti del Guercino', Roma 1988, p. 292, n. 215
A.G.De Marchi, in 'Le Stanze del Cardinale. Caravaggio Guido Reni, Guercino Mattia Preti', catalogo della mostra a cura di V.Sgarbi, Milano 2009, pp. 122 - 123, n. 24
ESTIMATE € 2.500 - 3.500