42
PITTORE DEL XVII SECOLO
Paesaggio con cavalieri
Olio su tela, cm 36,5X50,5
Questa affascinante tela e' databile alla prima meta' del XVII secolo. I caratteri di stile e di scrittura suggeriscono subito l'area di produzione capitolina e l'ambito culturale in cui e' stata concepita. L'atmosfera, l'aria rarefatta e il taglio realistico evocano i nomi di Goffredo Wals, Agostino Tassi e, in modo particolare, di Filippo di Liagno detto 'Filippo Napoletano', protagonista del Paesismo d'inizio Seicento con Adam Elsheimer e altre personalita' di origine nordica presenti a Roma. All'influenza fiamminga e olandese rimandano le figure rapidamente schizzate ma tracciate con precisione e accuratezza, memori di quelle callottiane e di Bartolomeo Breenbergh. Tipiche sono le nuvole e la netta delineazione dei contrasti tra luce e ombra che si riscontrano nelle opere del Napoletano attorno agli anni 1620-1625, quando il pittore coniuga in maniera ammirevole lucidita' di visione con sensibilita', preannunciando le creazioni di Claude Lorrain e le tematiche peculiari al Naturalismo dei Bamboccianti.
STIMA € 2.000 - 3.000
51
PITTORE DEL XVII SECOLO
Paesaggio campestre con figure
Olio su rame, cm 22X28,7
Eseguito su rame, lo scenario si apre con una quinta arborea a destra che conduce al centro della composizione, dove sostano figure di pescatori al margine di un fiume, attraversato il ponte, lo sguardo conduce ad un villaggio circondato da alberi. Gia' attribuito a Paul Brill, l'opera si mostra di alta qualita' e di bellissima conservazione, solo interessata da una vernice in patina, ma che dona alla superficie una morbidezza alquanto affascinante. E' indubbio che l'autore sia da ricercare nell'ambito Nord europeo e alla Scuola fiamminga, con una datazione di poco posteriore dalla fine del Cinquecento per le inflessioni di modernita' barocca dal paesismo di Jan van Kessel il Vecchio (Anversa, 1626 ; 1679), e a quel gusto che si attesta attorno alla meta' del secolo, capace di coniugare memorie arcaiche e poi rubensiane con un realismo arcadico di notevole eleganza, come avviene ad esempio in Isaac van Oosten (Anversa, 1613 ; 1661).
STIMA € 8.000 - 10.000
95
PITTORE DEL XVII SECOLO
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 104X78,5
La tela raffigura un vaso vitreo con fiori, i cui caratteri di stile conducono alla produzione naturamortistica napoletana: la straordinaria tridimensionalita' chiaroscurata dell'immagine, l'accurato ordine degli steli con boccioli carnosi e la vivace cromia con cui spiccano dal fondale scuro. La saldezza delle forme e il carattere naturalistico si modulano su un registro squisitamente decorativo ma sempre attinente alla visione dal vero, concepita con un saldo equilibrio tra luci, ombre e l'alternanza di toni. I modelli illustrativi si possono rintracciare nei Fioranti romani, in modo particolare nelle opere di Mario Nuzzi. In questo caso, prendendo in considerazione l'ambito partenopeo e le creazioni di Paolo Porpora (Napoli, 1617 ; Roma, 1673) si dovrebbe guardare all'origine del genere, non alla fase piu' pioneristica, al momento in cui il sentimento caravaggesco si attenua sugli esempi capitolini ed evolve in chiave barocca e quindi verso il seguito di Giovanni Battista Recco, suggerendo di conseguenza il nome di Giuseppe (Napoli, 1634 ; Alicante, 1695) nipote di Giovanni Battista, figlio di Giacomo (Napoli, 1603 ; ante 1653) e certamente affiliato alla corrente capitolina del Porpora, specialmente quando affronta il tema floreale.
STIMA € 6.000 - 8.000
134
PITTORE DEL XVII SECOLO
Vaso di fiorito
Olio su tela, cm 104X78,5
Anche se la presentazione arcaica e il suo evidente caravaggismo puo' indurre a una datazione precoce, l'eleganza del vaso a metallo sbalzato e l'esuberanza illustrativa riflette una cronologia di pieno Seicento. Evidente e' altresi' l'analogia stilistica con la produzione di Paolo Porpora e Giuseppe Recco. Tuttavia, e' complesso dirimere le problematiche filologiche in questo ambito, in cui intrecci familiari e sodali tra gli atelier e gli artisti comportava una diffusione di modelli e sovrapponibili gamme di stesura. E' infatti fatto recente la scoperta di un dipinto di Giovan Battista Ruoppolo (Napoli, 1629 ; 1693), autore che, pur consacrato da Bernardo De Dominici quale caposcuola della natura morta napoletana, il suo catalogo non contava tele raffiguranti vasi fioriti ma solo ampie scenografie di frutta e fiori. A rendere complessa l'attivita' attributiva contribuisce anche l'alta qualita' di queste opere, accurate nella descrizione fenologica, sorprendenti per l'equilibrio delle immagini e la scelta cromatica, raggiunta con una estrema raffinatezza di pennello.
STIMA € 6.000 - 8.000
138
PITTORE DEL XVII SECOLO
Deposizione
Olio su tela, cm 40X48
Provenienza: Sotheby's, Milano, 9 marzo 1997, lotto 467, come Seguace di Ippolito Scarsella
STIMA € 400 - 700
139
PITTORE DEL XVII SECOLO
Nativita' della Vergine
Olio su tela, cm 46X57
Provenienza: Sotheby's, Milano, 14-15 maggio 1996, come Scuola padovana del XVII secolo
STIMA € 400 - 700
167
PITTORE DEL XVII SECOLO
Bacco e Arianna
Olio su tela, cm 17X22,5
La piccola tela raffigura l'episodio di Bacco e Arianna, tratto dalle 'Metamorfosi' di Ovidio. Lo stile suggerirebbe di riconoscere un autore di Scuola veneta e attivo tra il XVI e il XVII secolo. La scena e' ambientata in un portico delimitato sul fondale da colonne e i due protagonisti sono descritti in primo piano, con Arianna discinta e il dio comodamente seduto, mentre un amorino porge agli amanti una cornucopia. Questi aspetti inequivocabilmente licenziosi indicano che l'opera era destinata a un cabinet privato e il rimando letterario e' un chiaro espediente per giustificarne la produzione.
STIMA € 400 - 600
193
PITTORE DEL XVII SECOLO
Crocifissione
Olio su tela, cm 34,5X29,3
La tela risponde ad un codificato modello illustrativo particolarmente diffuso durante i primi decenni del XVII secolo. Ricordiamo in questa sede gli esempi di Annibale Caracci e Guido Reni, senza tralasciare i documenti figurativi di area toscana, subordinati ai prototipi rinascimentali. Nel nostro caso possiamo cogliere caratteri di stile di influenza veneta ed una regi'a luministica di gusto bassanesco, interpretata con rigorosita' formale ed un naturalismo di matrice emiliana. Osservando i volti ; e specialmente il profilo di San Giovanni ; riscontriamo l'autentica volonta' di evocare il dramma emotivo e umano dell'episodio evangelico, mentre la figura di Cristo esprime una immediata percezione della sofferenza terrena, sia pur mitigata dall'aurea che esalta la monumentalita' di Cristo e la sua sovrumana accezione. Seicentesco e' l'aspetto coreografico che vede quali quinte teatrali due ampi tendaggi che si schiudono agli angoli dell'immagine, conferendo alla composizione l'inequivocabile modernita' barocca.
STIMA € 1.500 - 2.500
49
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Baccanale
Olio su tela, cm 45X70
Di gusto nordico e barocco, la tela in esame si attribuisce ad un artista francese o fiammingo, formatosi sugli esempi italiani del Seicento ma verosimilmente attivo nel secolo successivo. La scena descrive in primo piano due figure danzanti e a destra, sdraiate sull'erba, si scorgono, oramai ebbri, gli altri partecipanti al festino. Il fondale si apre su un ampio paesaggio ed e' questo che presenta un carattere di sapore rocaille, indirizzando la datazione al Settecento. E' difficile esprimere un parere attributivo, mentre e' indubbia la bella qualita' pittorica e decorativa dell'immagine che, solo interessata da una lieve vernice ossidata, e' da considerare in buone condizioni di conservazione.
STIMA € 2.000 - 3.000
99
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Scena di genere
Olio su tela, cm 50X60
Di gusto prettamente nordico l'opera fu gia' attribuita a Dirk Helmbreker (Haarlem, 1633 o 1624 ; Roma, 1696), artista di gusto bambocciante che dopo aver studiato in patria con Pieter de Grebber ed esser registrato nella Corporazione di San Luca di Haarlem verso la fine degli anni '40, si trasferi' a Roma nel 1654. Filippo Baldinucci scrisse una sua biografia basandosi sulle informazioni fornite dal religioso Francesco Marucelli che possedeva ben ventun opere del pittore e secondo quest'ultimo i piu' importanti collezionisti di Roma e Firenze, quali il Cardinal Flavio Chigi, il Conte Angiolosa e la famiglia Colonna si disputavano i suoi dipinti. Fra gli estimatori di Helmbreker vi era anche il Principe Ferdinando de' Medici, che prediligeva le opere di piccole dimensioni.
STIMA € 4.000 - 6.000