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A GENOVA CARVED AND GILT WOOD CONSOLE, LATE 18TH CENTURY; WEAR, FRIEZES LOSSES AND DAMAGES, FEW WOODWORM TRACES RESTORATIONS, PARTS TO BE FIXED, MARBLE CHIPS AND LOSS, DEFECTS
piano in marmo verde Alpi, fasce percorse da ricco ornato floreale traforato e a rilievo, montanti a sezione squadrata e rastremati, ornati da teste ferine e cespo floreale alla base; usure, rotture e mancanze nei fregi, cadute e mancanze nella doratura, poche tracce di tarlo, restauri, alcune parti da fissare, il marmo con alcune sbeccature e una mancanza, difetti
Alt. cm 96, larg. cm 134,5, prof. cm 70
Alt. cm 96, larg. cm 134,5, prof. cm 70
ESTIMATE € 3.000 - 3.200
Le caratteristiche formali della nostra console riportano ad alcuni tavoli parietali ricondotti ad artigiani attivi a Genova alla fine del diciottesimo secolo, impegnati nel riallestimento delle sale dei grandi palazzi della Superba nei modi del Gusto Greco, tra Luigi XV e Luigi XVI. Molte le affinità con alcuni esemplari già studiati da Alvar Gonzàlez-Palacios (Il mobile in Liguria, Genova 1996), come quelli del 1775 circa per Palazzo Serra, il mezzo tavolo per la Galleria Spinola e ancora, del tutto simile alla nostra, una console già sul mercato antiquario (Gonzàlez-Palacios, op. cit., pagg. 300-302, 313, fig. 367): ma si guardi ancora, agli arredi per il Palazzo Reale sempre a Genova (E. Colle, Il mobile Neoclassico in Italia, Milano 2005, pp. 386-387, 390-393), ed alla magnifica console con specchiera, che fu del principe De Ferrari, certamente uno dei capolavori assoluti del mobilio neoclassico europeo (G. Morazzoni, Il mobile genovese, Milano 1949, tav. CIX).
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