415
FABRIZIO SANTAFEDE
(Napoli, notizie dal 1576 al 1624)
Cristo sorretto dagli angeli
Siglato FS in basso al centro
Olio su tela, cm 131,5X107
Cristo sorretto dagli angeli
Siglato FS in basso al centro
Olio su tela, cm 131,5X107
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
Provenienza:
Londra, Christie's, 15 aprile 1992, lotto 160 (come Fabrizio Santafede)
Collezione privata
Alla fine del XVI secolo Napoli fu un centro importante per lo sviluppo di un linguaggio artistico consono ai dettami della controriforma. Compiacendo le esortazioni del Gilio contro le 'pericolose avventure' suggerite dal motto oraziano 'Pictura ut Poesis', l'arte partenopea si adegua a quel criterio di verosimiglianza ai testi sacri e a quel 'naturalismo domestico' necessario ad arginare le estrosità manieristiche. Rappresentante di primo piano di questa corrente fu il Santafede che, affrancandosi precocemente dai modi del maestro Marco Pino, concepì composizioni simmetriche ed equilibrate, connotate da una pacata naturalezza espressiva. Nel corso della prima maturità, infatti, il pittore manifesta una simbiosi con quell'oculato gusto devozionale 'senza errori' di Scipione Pulzone, per poi aderire alle forme armoniose dei riformati toscani, guardando agli esempi di Santi di Tito e Domenico Passignano, verosimilmente conosciuti durante i soggiorni a Roma e a Firenze. Questa emancipazione ben si osserva nella tela in esame, che pur esprimendo quel sentimento chiaroscurale d'ascendenza caravaggesca, pronuncia alla perfezione quella volontà di comporre immagini dal chiaro impatto emotivo e dagli esiti neorinascimentali. A questi aspetti formali, si deve poi rilevare una ricercatezza cromatica d'ascendenza veneta, che ricorda in parte i modi di Palma il Giovane e Leandro Bassano, le cui opere, secondo Leone de Castri, Santafede può aver visto nelle collezioni napoletane (Cfr. De Castris 1991, p. 262). Si spiega così il timido caravaggismo che il nostro interpreta in chiave veneta e bassanesca, secondo una formula dall'immediato successo.
Bibliografia di riferimento:
P. Leone de Castris, Pittura del Cinquecento a Napoli. 1573-1606. L'ultima maniera, Napoli 1991, pp. 12-14, 26-28, 260-283, 334-336
P. Leone de Castris, Pittura del Cinquecento a Napoli. 1540-1573. Fasto e devozione, Napoli 1996, pp. 210, 227
Londra, Christie's, 15 aprile 1992, lotto 160 (come Fabrizio Santafede)
Collezione privata
Alla fine del XVI secolo Napoli fu un centro importante per lo sviluppo di un linguaggio artistico consono ai dettami della controriforma. Compiacendo le esortazioni del Gilio contro le 'pericolose avventure' suggerite dal motto oraziano 'Pictura ut Poesis', l'arte partenopea si adegua a quel criterio di verosimiglianza ai testi sacri e a quel 'naturalismo domestico' necessario ad arginare le estrosità manieristiche. Rappresentante di primo piano di questa corrente fu il Santafede che, affrancandosi precocemente dai modi del maestro Marco Pino, concepì composizioni simmetriche ed equilibrate, connotate da una pacata naturalezza espressiva. Nel corso della prima maturità, infatti, il pittore manifesta una simbiosi con quell'oculato gusto devozionale 'senza errori' di Scipione Pulzone, per poi aderire alle forme armoniose dei riformati toscani, guardando agli esempi di Santi di Tito e Domenico Passignano, verosimilmente conosciuti durante i soggiorni a Roma e a Firenze. Questa emancipazione ben si osserva nella tela in esame, che pur esprimendo quel sentimento chiaroscurale d'ascendenza caravaggesca, pronuncia alla perfezione quella volontà di comporre immagini dal chiaro impatto emotivo e dagli esiti neorinascimentali. A questi aspetti formali, si deve poi rilevare una ricercatezza cromatica d'ascendenza veneta, che ricorda in parte i modi di Palma il Giovane e Leandro Bassano, le cui opere, secondo Leone de Castri, Santafede può aver visto nelle collezioni napoletane (Cfr. De Castris 1991, p. 262). Si spiega così il timido caravaggismo che il nostro interpreta in chiave veneta e bassanesca, secondo una formula dall'immediato successo.
Bibliografia di riferimento:
P. Leone de Castris, Pittura del Cinquecento a Napoli. 1573-1606. L'ultima maniera, Napoli 1991, pp. 12-14, 26-28, 260-283, 334-336
P. Leone de Castris, Pittura del Cinquecento a Napoli. 1540-1573. Fasto e devozione, Napoli 1996, pp. 210, 227
LOTS
521
SEBASTIANO RICCI
SEBASTIANO RICCI
(Belluno, 1659 ; Venezia, 1734)
Strage degli Innocenti
Enea aggredito dalle Arpie
Olio su tela, cm 28,5X41 (2)
Strage degli Innocenti
Enea aggredito dalle Arpie
Olio su tela, cm 28,5X41 (2)
ESTIMATE € 30.000 - 50.000
522
GIOVANNI STANCHI
GIOVANNI STANCHI
(Roma, 1608 ; 1675 circa)
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X59,5
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X59,5
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
523
GIOVANNI STANCHI
GIOVANNI STANCHI
(Roma, 1608 ; 1675 circa)
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X59,5
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X59,5
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
524
DONATO CRETI
DONATO CRETI
(Cremona, 1671 ; Bologna, 1749)
Alessandro fa leggere la missiva al medico Filippo
Olio su tela, cm 62X77
Alessandro fa leggere la missiva al medico Filippo
Olio su tela, cm 62X77
ESTIMATE € 50.000 - 80.000
525
BARTOLOMEO BETTERA
BARTOLOMEO BETTERA
(Bergamo, 1639 ; 1699 circa)
Natura morta con strumenti musicali
Olio su tela, cm 94X130,5
Natura morta con strumenti musicali
Olio su tela, cm 94X130,5
ESTIMATE € 30.000 - 50.000
526
GIUSEPPE RUOPPOLO
GIUSEPPE RUOPPOLO
(Napoli, 1631 ; 1710)
Natura morta con fiori e frutti
Olio su tela, cm 133X96,5
Natura morta con fiori e frutti
Olio su tela, cm 133X96,5
ESTIMATE € 20.000 - 30.000
527
GIOACCHINO ASSERETO
GIOACCHINO ASSERETO
(Genova, 1600 ; 1649)
Re Alfonso VII di Castiglia
Olio su tela, cm 141X182
Re Alfonso VII di Castiglia
Olio su tela, cm 141X182
ESTIMATE € 60.000 - 120.000
528
HENDERICK DE CLERCK (Bruxelles, 1570 circa ; 1630)
e DENIS VAN AALSLOOT
(Mechelen, 1570 circa ; Bruxelles, 1626)
Riposo durante la fuga in Egitto
Datato 1611 in basso a destra
Olio su tavola, cm 107X96,5
HENDERICK DE CLERCK (Bruxelles, 1570 circa ; 1630)
e DENIS VAN AALSLOOT
(Mechelen, 1570 circa ; Bruxelles, 1626)
Riposo durante la fuga in Egitto
Datato 1611 in basso a destra
Olio su tavola, cm 107X96,5
ESTIMATE € 50.000 - 80.000
529
ANTONIO AMBROGIO ALCIATI
ANTONIO AMBROGIO ALCIATI
Vercelli, 1878 ; Milano, 1929
Ritratto femminile
Firmato Alciati e datato 925 in basso a sinistra
Olio su tela, cm 160X110
Ritratto femminile
Firmato Alciati e datato 925 in basso a sinistra
Olio su tela, cm 160X110
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
530
ALESSANDRO MARINI
ALESSANDRO MARINI
Roma, 1831 ; 1874
Ritratto di Antonio Bariletti
Olio su tela, cm 99X75
Ritratto di Antonio Bariletti
Olio su tela, cm 99X75
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
531
ALESSANDRO MARINI
ALESSANDRO MARINI
Roma, 1831 ; 1874
Ritratto di Maria Bariletti
Firmato A Marini e datato 1865 in basso a sinistra
Olio su tela, cm 99X75
Ritratto di Maria Bariletti
Firmato A Marini e datato 1865 in basso a sinistra
Olio su tela, cm 99X75
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
532
ANTONIO DAL ZOTTO
ANTONIO DAL ZOTTO
Venezia, 1841 ; 1918
Pan
Marmi diversi, alt. cm 64
Fauno
Marmi diversi, alt. cm 60,5
Monogramma ADZ Venezia sul retro (2)
Pan
Marmi diversi, alt. cm 64
Fauno
Marmi diversi, alt. cm 60,5
Monogramma ADZ Venezia sul retro (2)
ESTIMATE € 8.000 - 10.000