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DONATO CRETI
(Cremona, 1671 ; Bologna, 1749)
Alessandro fa leggere la missiva al medico Filippo
Olio su tela, cm 62X77
Alessandro fa leggere la missiva al medico Filippo
Olio su tela, cm 62X77
ESTIMATE € 50.000 - 80.000
L'opera è stata dichiarata di straordinario interesse storico e artistico e sottoposta a regime di notifica.
Provenienza:
Vignola, collezione Bizzini
Milano, Porro & C., 15 novembre 2003, lotto 254
Collezione privata
Bibliografia:
R. Galli, Due quadri di Donato Creti per il duca di Noailles, in L'archiginnasio, XXXIV, 1939, pp. 80-92
M. Riccomini, A Rediscovered Bozzetto by Donato Creti, in The Burlington Magazine, CXXXI, 1989, pp. 5-16
R. Roli, in La Pittura in Italia. Il Settecento, a cura di G. Briganti, Milano 1990, p. 257, fig. 358
A. M. Matteucci, in Savelli dipinti antichi. Idea Prima. Disegni e modelli preparatori. Pittura di tocco dal '500 al '700, a cura di D. Biagi Maino, A. M. Matteucci, A. Ottani Cavina, Bologna 1996, pp. 61-66
A. Mazza, in Tesori ritrovati, La pittura del ducato estense nel collezionismo privato, catalogo della mostra a cura di M. Pedrazzoli, Milano 1998, pp. 154-155, n. 50
La Collezione Terruzzi. I capolavori, catalogo della mostra a cura di A. Scarpa e M. Lupo, Milano 2007, p. 446, n. B. 165
Da Canaletto a Tiepolo pittura veneziana del Settecento, mobili e porcellana dalla collezione Terruzzi, catalogo della mostra a cura di A. Scarpa, Milano 2008, p. 21, fig. 14
Il dipinto, la cui scoperta si deve a Marco Riccomini (Cfr. Riccomini 1989), è indubbiamente uno dei capolavori maturi di Donato Creti e unica testimonianza di una commissione da parte del francese duca di Noailles, che desiderava due grandi tele inerenti alla vita di Alessandro Magno (olio su tela, cm 163X122) e di cui si persero le tracce già nel XVIII secolo. Le opere, come si desume dalla corrispondenza tra il duca e l'artista, dovevano raffigurare il Taglio del nodo gordiano e Alessandro presenta la missiva al medico. Un documento del 28 maggio 1736 attesta che i modelli erano giunti al committente da poco più di un mese (Cfr. Galli 1939), ponendo di conseguenza un punto fermo sulla loro data d'esecuzione, mentre il pagamento dei dipinti 'finiti' avvenne il 30 maggio del 1740 (Cfr. Galli 1939). La costruzione scenica e la felicità delle stesure, avvalorate dalla bellissima conservazione, attestano il talento dell'autore e il suo ruolo di protagonista nel panorama artistico bolognese durante la prima metà del Settecento, tenendo conto che il Creti fu un vero e proprio enfant prodige, che a soli sedici anni donò un autoritratto al suo protettore il conte Alessandro Fava e pochi anni dopo dipinse per la chiesa di San Gregorio dei Mendicanti il suo primo dipinto pubblico. L'arte del Creti evidenzia l'interesse per le opere di Tiziano e Veronese che verosimilmente vide durante il suo viaggio di studio a Venezia ma è straordinaria la sua aderenza alla poetica rococò pur mantenendo una disposizione classica e nel dipinto in esame si avverte quella sorta di tenuità della magniloquenza 'in favore di una recita raffinatissima' (Cfr. Matteucci, 1996). È altresì sorprendente cogliere in questo modello i diversi pentimenti, come l'aver spostato a sinistra il soldato armato di lancia per ampliare lo spazio centrale e segnare una maggiore distanza dai protagonisti che si scalano in diagonale, con la figura del medico in primo piano a destra. Per non dire della sapiente orchestrazione cromatica delle vesti e della tenda che cade dall'alto, efficace artificio scenico che conduce altresì lo sguardo sul fondale architettonico, confermando una straordinaria accuratezza dell'esecuzione e le stesse parole dello Zanotti: 'per sua professione studia senza fine, sospira, s'affanna e dà in ismanie, tal è il desiderio che egli ha di perfezione, e di gloria, né mai si stanca di finire e rifinire l'opera sua' (Cfr. Zanotti, 1739, II, p. 100).
Bibliografia di riferimento:
G. P. Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina, Bologna 1739, I, pp. 17, 100 (per Giuseppe) II, pp. 99-122, 196, 277
R. Roli, Donato Creti, 1967, p. 98
R. Roli, Pittura bolognese 1650-1800. Dal Cignani ai Gandolfi, Bologna 1977, pp. 116-119
Donato Creti Melancholy and perfection, catalogo della mostra a cura di C. Riccomini, C. Bernardini e K. Christiansen, Milano 1998, ad vocem
M. Riccomini, Donato Creti. Le opere su carta, Torino 2012, ad vocem
Provenienza:
Vignola, collezione Bizzini
Milano, Porro & C., 15 novembre 2003, lotto 254
Collezione privata
Bibliografia:
R. Galli, Due quadri di Donato Creti per il duca di Noailles, in L'archiginnasio, XXXIV, 1939, pp. 80-92
M. Riccomini, A Rediscovered Bozzetto by Donato Creti, in The Burlington Magazine, CXXXI, 1989, pp. 5-16
R. Roli, in La Pittura in Italia. Il Settecento, a cura di G. Briganti, Milano 1990, p. 257, fig. 358
A. M. Matteucci, in Savelli dipinti antichi. Idea Prima. Disegni e modelli preparatori. Pittura di tocco dal '500 al '700, a cura di D. Biagi Maino, A. M. Matteucci, A. Ottani Cavina, Bologna 1996, pp. 61-66
A. Mazza, in Tesori ritrovati, La pittura del ducato estense nel collezionismo privato, catalogo della mostra a cura di M. Pedrazzoli, Milano 1998, pp. 154-155, n. 50
La Collezione Terruzzi. I capolavori, catalogo della mostra a cura di A. Scarpa e M. Lupo, Milano 2007, p. 446, n. B. 165
Da Canaletto a Tiepolo pittura veneziana del Settecento, mobili e porcellana dalla collezione Terruzzi, catalogo della mostra a cura di A. Scarpa, Milano 2008, p. 21, fig. 14
Il dipinto, la cui scoperta si deve a Marco Riccomini (Cfr. Riccomini 1989), è indubbiamente uno dei capolavori maturi di Donato Creti e unica testimonianza di una commissione da parte del francese duca di Noailles, che desiderava due grandi tele inerenti alla vita di Alessandro Magno (olio su tela, cm 163X122) e di cui si persero le tracce già nel XVIII secolo. Le opere, come si desume dalla corrispondenza tra il duca e l'artista, dovevano raffigurare il Taglio del nodo gordiano e Alessandro presenta la missiva al medico. Un documento del 28 maggio 1736 attesta che i modelli erano giunti al committente da poco più di un mese (Cfr. Galli 1939), ponendo di conseguenza un punto fermo sulla loro data d'esecuzione, mentre il pagamento dei dipinti 'finiti' avvenne il 30 maggio del 1740 (Cfr. Galli 1939). La costruzione scenica e la felicità delle stesure, avvalorate dalla bellissima conservazione, attestano il talento dell'autore e il suo ruolo di protagonista nel panorama artistico bolognese durante la prima metà del Settecento, tenendo conto che il Creti fu un vero e proprio enfant prodige, che a soli sedici anni donò un autoritratto al suo protettore il conte Alessandro Fava e pochi anni dopo dipinse per la chiesa di San Gregorio dei Mendicanti il suo primo dipinto pubblico. L'arte del Creti evidenzia l'interesse per le opere di Tiziano e Veronese che verosimilmente vide durante il suo viaggio di studio a Venezia ma è straordinaria la sua aderenza alla poetica rococò pur mantenendo una disposizione classica e nel dipinto in esame si avverte quella sorta di tenuità della magniloquenza 'in favore di una recita raffinatissima' (Cfr. Matteucci, 1996). È altresì sorprendente cogliere in questo modello i diversi pentimenti, come l'aver spostato a sinistra il soldato armato di lancia per ampliare lo spazio centrale e segnare una maggiore distanza dai protagonisti che si scalano in diagonale, con la figura del medico in primo piano a destra. Per non dire della sapiente orchestrazione cromatica delle vesti e della tenda che cade dall'alto, efficace artificio scenico che conduce altresì lo sguardo sul fondale architettonico, confermando una straordinaria accuratezza dell'esecuzione e le stesse parole dello Zanotti: 'per sua professione studia senza fine, sospira, s'affanna e dà in ismanie, tal è il desiderio che egli ha di perfezione, e di gloria, né mai si stanca di finire e rifinire l'opera sua' (Cfr. Zanotti, 1739, II, p. 100).
Bibliografia di riferimento:
G. P. Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina, Bologna 1739, I, pp. 17, 100 (per Giuseppe) II, pp. 99-122, 196, 277
R. Roli, Donato Creti, 1967, p. 98
R. Roli, Pittura bolognese 1650-1800. Dal Cignani ai Gandolfi, Bologna 1977, pp. 116-119
Donato Creti Melancholy and perfection, catalogo della mostra a cura di C. Riccomini, C. Bernardini e K. Christiansen, Milano 1998, ad vocem
M. Riccomini, Donato Creti. Le opere su carta, Torino 2012, ad vocem
LOTS
401
LORENZO DE CARO
LORENZO DE CARO
(Napoli, 1719 ; 1777)
Martirio di Santa Lucia
Olio su tela, cm 98X55,5
Martirio di Santa Lucia
Olio su tela, cm 98X55,5
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
402
LEONARD BRAMER
LEONARD BRAMER
(Delft, 1596 ; 1674)
Mosè e il vitello d'oro
Olio su ardesia, cm 34,5X45
Mosè e il vitello d'oro
Olio su ardesia, cm 34,5X45
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
403
STEFANO TORELLI (attr. a)
STEFANO TORELLI (attr. a)
(Bologna, 1712 ; San Pietroburgo, 1784)
Allegoria delle stagioni
Olio su tela, cm 42X33 (4)
Allegoria delle stagioni
Olio su tela, cm 42X33 (4)
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
404
LAZZARO BALDI
LAZZARO BALDI
(Pistoia, 1624 circa ; Roma, 1703)
Presentazione al Tempio
Olio su tela, cm 96,5X71,5
Presentazione al Tempio
Olio su tela, cm 96,5X71,5
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
405
PITTORE DEL XVII SECOLO
PITTORE DEL XVII SECOLO
Ritratto d'uomo con turbante
Olio su tavola, cm 9,2X9,2
Olio su tavola, cm 9,2X9,2
ESTIMATE € 500 - 800
407
DOMENICO MAGGIOTTO
DOMENICO MAGGIOTTO
(Venezia, 1712 ; 1794)
Ritratto di giovane ragazza in veste di baccante
Olio su tela, cm 48,5X38
Ritratto di giovane ragazza in veste di baccante
Olio su tela, cm 48,5X38
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
408
FRANCESCO SIMONINI
FRANCESCO SIMONINI
(Parma, 1686 ; Firenze, 1766)
Scene di battaglia
Acquerello su carta applicata su cartone, cm 34X48,5 (4)
Scene di battaglia
Acquerello su carta applicata su cartone, cm 34X48,5 (4)
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
409
PITTORE CARAVAGGESCO ATTIVO A ROMA NEL XVII SECOLO
PITTORE CARAVAGGESCO ATTIVO A ROMA NEL XVII SECOLO
Santa Dorotea
Olio su tela, cm 75,5X61
Olio su tela, cm 75,5X61
ESTIMATE € 500 - 800
410
ANDREA VACCARO (attr. a)
ANDREA VACCARO (attr. a)
(Napoli, 1604 ; 1670)
Sant'Agata
Olio su tela, cm 102X76
Sant'Agata
Olio su tela, cm 102X76
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
411
GIUSEPPE BAZZANI
GIUSEPPE BAZZANI
(Mantova, 1690 ; 1769)
Annunciazione
Olio su tela, cm 154,5X116
Annunciazione
Olio su tela, cm 154,5X116
ESTIMATE € 15.000 - 25.000