105
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
Fuga in Egitto
Olio su tela, cm 41X53
L'inconfondibile carattere veneziano di questo dipinto, vede nella celebre fuga in Egitto di Jacopo Robusti un preciso modello iconografico. La vasta composizione che adorna la sala terrena della Scuola Grande di San Rocco, rivela la chiave 'romantica' con cui l'artista interpreta il paesaggio e la storia sacra. La sua visione cromatica e testuale influenzera' la pittura lagunare dei secoli a venire per le pennellate vibranti e le avvincenti regie di lume. Nel nostro caso, si osserva una diversa posizione dei personaggi e della natura morta, dove si muovono due angeli intenti a ordinare le masserizie; il paesaggio arboreo, invece, e' diseguale ma affine per la funzionalita' scenica. Il riferimento al Diziani si presta per le similitudini del ductus pittorico, dei panneggi e per le tipologie dei volti, laddove le tracce stilistiche di origine riccesca e l'aria del comporre alla Giovanni Battista Pittoni, concordano nella datazione, che scorre tra il sesto e il settimo decennio del XVIII secolo.
ESTIMATE € 800 - 1.200
109
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Sogno di Giuseppe
Olio su tela, cm 56X46,5
Di buona conservazione e qualita', i caratteri di stile e scrittura della tela suggeriscono una datazione al XVIII secolo, mentre e' piu' complesso giungere a conclusioni attributive. Il precedente riferimento a Mauro Gandolfi con cui fu acquisito il dipinto, pur centrando l'ambito cronologico, non trova adatte corrispondenze stilistiche, anche se la liquidita' della stesura e il suo classicismo pregno di luminosita' puo' indicare una via di ricerca all'ambito emiliano. L'indole internazionale dell'arte settecentesca per il disegno e la stesura viene riconosciuta a molti artefici il cui chiarismo fu un tratto distintivo. Ricordiamo in questa sede gli esempi di Corrado Giaquinto e Gregorio Guglielmi, come le riproposizioni delle diafane pennellate di reniana memoria, guardando a quel classicismo seicentesco che caratterizzera' alcuni esempi dell'arte rocaille francese.
ESTIMATE € 800 - 1.200
124
PITTORE LOMBARDO-VENETO DEL XVII SECOLO
Cristo
Olio su tela, cm 93X112
L'immagine evoca una simile composizione realizzata da Alessandro Bonvicino detto il Moretto (Brescia, 1498 circa ; 1554), cosi' anche lo stile e la stesura pittorica apparirebbero compatibili con una tecnica cinquecentesca. Si tratta di una iconografia particolarmente diffusa in ambito lombardo-veneto, basti pensare alle versioni di Tiziano Vecellio e Sebastiano del Piombo, ma altresi' replicata con varianti dallo stesso Bonvicino come dalla tela custodita alla Pinacoteca Tosio Martinengo. Il nostro dipinto esprime assai bene il naturalismo e il gioco di luce che caratterizza buona parte della produzione pittorica bresciana, basti pensare alle Nativita' di Gerolamo Savoldo. Naturalismo e giochi di luce che, come sappiamo, furono importantissimi non solo per la formazione di Michelangelo Merisi, ma anche per tutti quegli artisti che si dilettarono a realizzare immagini a 'Lume di notte'. Appare evidente che lo scopo e' quello di creare iconografie dal sentito carattere devozionale e non prive di una religiosita' contagiata da passioni e sentimenti riformistici.
ESTIMATE € 800 - 1.200
125
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Filosofo
Olio su tavola ottagonale, cm 44X32
Ad Anassimandro di Mileto (610 ; 546 a.C.) si attribuisce la creazione della prima mappa del mondo, il primo a tracciarne uno schema (perimetron) e a costruire un globo, tuttavia, l'immagine di un vecchio canuto intento a misurarne con un compasso le dimensioni si riconosce iconograficamente in Democrito. Il filosofo greco, sostenitore dell'infinita' dei mondi, invita a rinunciare ad una concezione teleologica ed antropocentrica dell'universo e a ridere della pretesa di chi crede di scorgere negli eventi che accadono un significato assoluto. La tela qui presentata si attribuisce ad un autore nordico, influenzato dallo stile di Abraham Bloemaert (Gorinchem, 1564 ; Utrecht, 1651).
ESTIMATE € 800 - 1.200
136
PITTORE EMILIANO XVIII SECOLO
Crocifissione con San Giovanni e la Vergine
Olio su tela, cm 48X34
Provenienza: Sotheby's Milano, 14-15 maggio 1996
ESTIMATE € 800 - 1.200
154
PITTORE DEL XVI-XVII SECOLO
Coppia di Santi
Tempera su tavola, cm 13,3X10,3 (2)
Raffiguranti una coppia di Santi domenicani, le tavolette in esame appartenevano indubbiamente ad un polittico ora smembrato, inseriti in una predella o nei 'pilastrini' posti ai lati dei pannelli principali. Databili ancora al XVI secolo, il carattere stilistico e di scrittura denota un'area di produzione periferica, verosimilmente dell'Italia meridionale. La particolare delineazione dei volti, contraddistinti da un accentuato espressionismo, puo' in parte suggerire la mano di un artista siciliano, come si evince ad esempio osservando alcune prove di Vincenzo La Barbera (1577 circa ; 1642), pittore nativo di Termini Imerese ed esponente di un devozionale Tardo Manierismo. Occorre evidenziare che le opere qui illustrate appaiono piu' arcaiche, sulla linea dell'atelier degli Spatafora, in cui La Barbera svolse il suo apprendistato.
ESTIMATE € 800 - 1.200