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PITTORE DEL XVIII - XIX SECOLO
Ritratto di cardinale con onorificenza di San Maurizio e Lazzaro (Agostino Rivarola?)
Olio su tela, cm 137X99
L'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro è un ordine cavalleresco di Casa Savoia nato dalla fusione dell'Ordine Cavalleresco e Religioso di San Maurizio e dell'Ordine per l'Assistenza ai Lebbrosi di San Lazzaro. Lo stile del dipinto riflette una datazione di inizio Ottocento. Il personaggio raffigurato potrebbe riconoscersi nel cardinale Agostino Rivarola, nato a Genova il 14 marzo 1758, figlio del marchese Negrone Rivarola, senatore di Genova, e di sua moglie Marianna Cambiasi e imparentato col cardinale Domenico Rivarola.
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
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PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Puttino con natura morta di fiori
Olio su lapislazzulo, cm 9,5X8
Un putto alato siede su un basamento marmoreo e modanato all'antica, con le mani sorregge una conchiglia e una piccola canna con cui soffia bolle di sapone. Il braccio poggia su un teschio a sua volta posto su un libro da cui fuoriesce un cartiglio, mentre accanto, sul piano di pietra, si nota un elegante vaso fiorito da cui spicca un tulipano rosso. Nella raffinata composizione allegorica si esprime il tema della Vanitas, soggetto molto amato dagli artisti nordici e dall'arte barocca italiana. Presumiamo che l'autore sia attivo a Roma, ipotesi corroborata dalla preziosità del supporto, ma non escludiamo l'idea di un artista di ambito fiorentino, fermo restando che una attribuzione per queste opere è sempre di estrema difficoltà. E' tuttavia interessante indicare la similitudine illustrativa del nostro dipinto con la composizione di Luigi Miradori conservata alla Pinacoteca Ala Ponzone a Cremona, che, come suggerito da Mina Gregori, trova corrispettivi in alcune incisioni di Goltzius di cui una ispirata da un disegno di Agostino Carracci.

Bibliografia di riferimento:

M.Marubbi, in 'La Pinacoteca Ala Ponzone. Il Seicento', Milano 2007, p. 187, n. 185
ESTIMATE € 500 - 800
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PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
La Cacciata di Eliodoro dal tempio
Olio su tela, cm 67X100
La tela rispecchia la composizione su tela eseguita da Orazio Talami per il transetto del Duomo di Reggio Emilia tra il 1681 e il 1686, insieme alla 'Cacciata dai mercanti dal tempio'. Lo stile suggerisce l'ipotesi di trovarci al cospetto di un modelletto di presentazione o più probabilmente a un 'bozzettone'.

Bibliografia di riferimento:

D. Benati, Da Lorenzo Franchi a Orazio Talami. Aggiornamento e resistenze nella pittura locale, in Il Seicento a Reggio. La storia, la città, gli artisti, a cura di P. Ceschi Lavagetto, Milano, 1999, pp. 207-211
ESTIMATE € 3.500 - 4.500
127
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Annunciazione
Olio su tela, cm 34,5X46
Di chiara memoria giordanesca, di questa composizione non si riscontrano in catalogo opere a olio eseguite dal maestro. Una simile costruzione scenica è nota però tramite uno schizzo a penna conservato all'Albertina di Vienna (Ferrari-Scavizzi, II, fig. 1027, sc.D126), con la differenza che l'angelo è raffigurato in ginocchio e al di sopra l'artista ha disegnato la figura di Dio Padre, mentre a destra il fondale è intercalato da una tenda. Il disegno viennese si data alla maturità dell'artista, ai primi anni dell'ultimo decennio del Secolo e un'altra prova grafica di rassomigliante impostazione è al Museo di San Martino ma 'rovesciata' e non ritenuta autografa. Detto ciò, la nostra tela si attribuisce a un allievo del maestro, a conoscenza delle sue prove grafiche e di conseguenza partecipe della sua bottega. Un'interessante ipotesi attributiva è quella di Andrea Miglionico (Miglionico, 1662 - Ginosa, 1711), che documentato a Napoli dal 1689 si formò alla scuola di Luca Giordano presumibilmente prima del 1692, anno in cui quest'ultimo partì per la Spagna. Miglionico è considerato un portavoce della pittura del Giordano nelle zone periferiche della Campania, della Puglia e della Basilicata.

Bibliografia di riferimento:
L. Troisi, Andrea Miglionico: opere napoletane e pugliesi, in Ricerche sul sei-settecento in Puglia, 1.1980, p. 157-176.
O. Ferrari, G. Scavizzi, Luca Giordano, Milano 1992.
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
139
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Madonna con il Bambino
Olio su tela, cm 80X60
E' commovente questa immagine raffigurante il piccolo Gesù placidamente addormentato sul grembo della Madre che guarda in basso con tranquillità. La composizione emana una quiete di memoria rinascimentale, tuttavia meno aulica e solenne, descrivendo una scena dal carattere domestico, quotidiano, con sentito naturalismo e al contempo una chiara sensibilità classicistica. Queste caratteristiche evocano gli esempi di Giovanni Battista Salvi detto 'il Sassoferrato' (Sassoferrato, 1609 - Roma, 1685), le sue dolci Madonne di memoria raffaellesca, ma anche le eleganti creazioni di Gian Domenico Cerrini (Perugia, 1609 - Roma, 1681) e il suo guardare ai migliori esempi emiliani e reniani in particolare. Indizi che fanno supporre l'origine romana dell'autore e una cronologia al tardo seicento.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
174
PITTORE DEL XVII SECOLO
Paesaggio con episodio di brigantinaggio
Olio su tela, cm 137X118
La coppia di paesaggi qui presentati mostrano i caratteri tipici del paesismo fiammingo italianizzante sviluppatosi attorno alla prima metà del XVII Secolo e particolarmente condizionato dalle composizioni di Pietro Paolo Rubens, Agostino Tassi, Filippo Napoletano e dall'arte espressa in tal senso a Roma. La stesura pittorica ricca di velature, i sapienti controluce e la conformazione prospettica ricordano, infatti, le opere di questi artisti, che rivoluzionarono il genere grazie all'ascendente neoveneto e fiammingo; tuttavia alcune peculiarità, specialmente dei brani figurati, rammentano lo stile dei fratelli de Wael, in modo particolare di Luca, e non è un caso che recassero l'attribuzione alla scuola genovese. Luca de Wael si formò presso la bottega paterna insieme al fratello Cornelio e tra il primo e il secondo decennio del Seicento i due giovani intrapresero il viaggio d'istruzione in Italia, raggiungendo Roma per poi trasferirsi a Genova attorno al 1619, come attesta un documento contrattuale d'affitto. La loro abitazione fu una vera e propria base logistica per i moltissimi artisti fiamminghi che raggiungevano la penisola: si ricorda primo fra tutti Antoon van Dyck, che nel 1621 trovò ospitalità presso i suoi connazionali. Cornelio visse stabilmente a Genova, nel 1630, Luca invece, trascorse gran parte della sua carriera italiana a Roma prima di tornare in patria nel 1628, dedicandosi al genere del paesaggio e della veduta esprimendo un lessico bambocciante. Analizzando le piccole figure, la peculiare stesura che le caratterizza e la costruzione scenica, attenta a descrivere la natura con sentita partecipazione, si possono cogliere i tratti distintivi dell'artista e misurare con precisione l'alta qualità delle opere, che esprimono un registro cromatico delicato, giocato sulle infinite varietà di verdi e bruni, scorci scenografici ma senza tralasciare di descrivere con nordica sensibilità i dettagli.

Bibliografia di riferimento:
A. Orlando, Luca De Wael, in La pittura di Paesaggio in Italia. Il Seicento, a cura di L. Trezzani, Milano 2004, pp. 378- 380, con bibliografia precedente.
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
4
PITTORE DEL XVII SECOLO
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 75X60
Il rigoglioso vaso fiorito costituito da tulipani, rose, anemoni, lilium e iris esprime una cultura pittorica barocca e una rilevante qualità d'esecuzione. Il confronto stilistico più appropriato è con le opere di Mario Nuzzi (Roma, 1603-1673) e in modo particolare con le creazioni riferibili alla giovinezza e prima maturità dell'artista, attorno agli anni 1635-1640, quando ancor forte è l'influenza dettata dalle opere di Tommaso Salini. I marcati contrasti chiaroscurali e la precisa descrizione delle singole essenze inserite nel vaso di vetro evidenziano una peculiare elaborazione degli archetipi di cultura caravaggesca a partire dalla caraffa di fiori menzionata dal Bellori. La superficie trasparente del recipiente e dell'acqua consentono altresì di osservare i gambi deformati con un virtuosistico gioco di riflessi generati dalla luce che attraversa il vetro ed illumina la composizione che si staglia sullo sfondo ocra, mentre le ombre riportate sul piano di pietra grezza accentuano l'illusione della profondità.
ESTIMATE € 1.200 - 1.500
19
PITTORE DEL XVII SECOLO
Ritratto di bambino
Olio su tela, cm 24X21,5
E' curiosa la tradizionale attribuzione di questo dipinto, riferito al pittore piemontese Nicolò Musso attivo a Casale Monferrato tra il 1585-90 e il 1622-23. A guardare le opere dell'artista, in effetti, si possono cogliere similitudini interessanti, specialmente se prendiamo a riferimento il famoso 'Ritratto dei gemelli Ercole Gioseffo Riario Sforza e Angiola Maria Riario Sforza' o altre tele in cui compaiono putti o angeli in tenera età. Detto ciò, non si esclude che la piccole tela sia da riferire all'ambito milanese dei Nuvolone.
ESTIMATE € 300 - 500
40
PITTORE DEL XVII SECOLO
Ecce Homo
Olio su tela, cm 62,5X66,5
La qualità del pigmento, la cromia del panneggio e l'intensità espressiva del volto sono indizi alquanto preziosi per valutare l'estetica del dipinto. Le caratteristiche di stile e scrittura suggeriscono una datazione tra il XVII e il XVIII secolo, ossia in quegli anni d'epilogo della cultura barocca oramai destinata al rinnovamento classicista e rocaille, ma è certamente la peculiare iconografia 'senza tempo' che concentra l'attenzione del pittore verso l'aspetto drammatico e naturalistico, tuttavia addolcito attraverso cromie e stesure innovative che solo artisti come Francesco Trevisani (Capodistria, 1656 - Roma, 1746) e pochi altri affrontano in totale libertà e autonomia rispetto alle regole dettate dal classicismo marattesco.
ESTIMATE € 3.000 - 4.000