51
PITTORE DEL XVII SECOLO
Paesaggio campestre con figure
Olio su rame, cm 22X28,7
Eseguito su rame, lo scenario si apre con una quinta arborea a destra che conduce al centro della composizione, dove sostano figure di pescatori al margine di un fiume, attraversato il ponte, lo sguardo conduce ad un villaggio circondato da alberi. Gia' attribuito a Paul Brill, l'opera si mostra di alta qualita' e di bellissima conservazione, solo interessata da una vernice in patina, ma che dona alla superficie una morbidezza alquanto affascinante. E' indubbio che l'autore sia da ricercare nell'ambito Nord europeo e alla Scuola fiamminga, con una datazione di poco posteriore dalla fine del Cinquecento per le inflessioni di modernita' barocca dal paesismo di Jan van Kessel il Vecchio (Anversa, 1626 ; 1679), e a quel gusto che si attesta attorno alla meta' del secolo, capace di coniugare memorie arcaiche e poi rubensiane con un realismo arcadico di notevole eleganza, come avviene ad esempio in Isaac van Oosten (Anversa, 1613 ; 1661).
STIMA € 8.000 - 10.000
90
CORNELIS VAN HAARLEM
(Haarlem, 1562 ; 1638?)
Giudizio di Paride
Siglato e datato in basso a sinistra 'CH 1608'
STIMA € 8.000 - 12.000
91
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
Eva
Olio su tela, cm 133X115
Il dipinto, sensuale e barocco, raffigura una giovane donna in un paesaggio. Il carattere dell'immagine appare a prima vista di carattere profano e mitologico ed e' solo la piccola serpe che si scorge in basso a sinistra a sciogliere il quesito iconografico. Lo stile dell'opera suggerisce una datazione al XVIII secolo e la mano di un artista veneto, non ignaro della lezione classicista dell'arte bolognese e delle suggestioni marattesche e di Marcantonio Franceschini portate in Laguna da Antonio Balestra. Il risultato e' di notevole effetto decorativo, grazie al colorismo terso, diafano e caldo, peculiare della sensibilita' arcadica.
STIMA € 10.000 - 12.000
126
PITTORE FIORENTINO DEL XIV-XV SECOLO
Madonna con il Bambino fra i Santi Giovanni Evangelista, Caterina d'Alessandria, Lucia e Antonio Abate
Tempera su tavola, cm 23,5X20
La tavola in esame, in buone condizioni conservative, presenta una stesura pittorica cromaticamente felice e brillante. I dati di stile e scrittura suggeriscono una data di esecuzione tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo e un'appartenenza culturale toscana e nello specifico, fiorentina. Le reminiscenze dell'arte di Agnolo Gaddi e della bottega orcagnesca indirizzano la ricerca attributiva ad un gruppo specifico di artisti attenti alle volumetrie espresse con severita' e alle lievi delicatezze di gusto gotico, concepite su una struttura d'inizi Trecento e che ricorda Giovanni da Milano. L'impaginazione sintetica e la plasticita', insieme agli indizi morelliani, conducono cosi' a riconoscere (come suggerito da Luciano Bellosi in una scheda destinata alla proprieta') quale possibile autore Cenni Di Francesco Di Ser Cenni, attivo a Firenze dal 1369 al 1415 circa. Le notizie biografiche lo indicano nell'elenco dell'Arte dei Medici e degli Speziali nel 1369; nel 1410 firma e data un affresco nella Chiesa di San Francesco a Volterra. La sua produzione si caratterizza per l'intensa eleganza formale e il felice colorismo, aspetti che, come prima accennato, riscontriamo nell'opera in esame e che e' possibile altresi' notare nella 'Pentecoste' della Pieve di San Martino di Sesto Fiorentino, nel Polittico del Paul Getty Museum, nella 'Madonna col Bambino' dell'Haggin Museum in California o della Collezione Kress. Tuttavia molti indizi conducono a pensare la tavola quale opera giovanile, un periodo in cui l'attivita' del Cenni rimane ancora criticamente nebulosa, mentre l'alta qualita', appare superiore a quella ordinariamente espressa dall'artista.
STIMA € 15.000 - 25.000
161
VINCENT MALÒ
(Cambrai, 1595/1600 circa ; Roma, 1649)
Ultima cena
Olio su tela, cm 75X120
STIMA € 15.000 - 25.000
185
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Scena di battaglia
Olio su tela, cm 151X225
Di straordinaria valenza scenica e misure parietali, la battaglia qui presentata esibisce aspetti qualitativi sorprendenti e una vitalita' narrativa travolgente. Di inequivocabile gusto barocco, la tela si puo' datare attorno alla seconda meta' del XVII secolo e realizzata da un autore a conoscenza degli esempi pittorici della Scuola romana, delle invenzioni di Jacques Courtois, Pietro da Cortona e Nicola Poussin. Al Courtois, celebre inventore della battaglistica moderna, si deve riprendendo la citazione dell'Abate Lanzi: 'un'evidenza a dipinti, che par vedervi il coraggio che combatte per l'onore e per la vita; sembra quasi udirvi, come altri ha scritto, il suono della guerra, l'annitrir de cavalli, le strida di quel che cadono; uomo quasi inimitabile nel suo genere; di cui dicevano i suoi scolari, che i lor soldati combattevan da giuoco; quei del Borgognone dal Vero'. Queste caratteristiche che pongono l'accento sulla concretezza fisica, quella capacita' di rendere reali gli eventi, gli odori acri e la perfetta descrizione dei moti dell'animo, si possono ben cogliere nel nostro dipinto, in cui tutta l'energia dello scontro e l'audacia dei cavalieri sono descritti a distanza ravvicinata e possiamo osservarne gli sguardi, la tensione dei corpi e la drammatica veemenza. Tuttavia, i caratteri di stile indirizzano la ricerca attributiva verso un maestro di straordinaria eleganza e una migliore attinenza agli aspetti disegnativi, coadiuvati da una stesura esteticamente assai ricercata e piu' classica rispetto al Courtois, avendo in se' un substrato culturale con maggiori attinenze alla Scuola francese. Questi aspetti mostrano una indubbia affinita' con l'opera di Charles Le Brun (Parigi, 1615 ; 1690), che allievo in giovane eta' di Perrier e Vouet soggiorno' a Roma tra il 1642 e il 1646 presso Nicolas Poussin e fu ben accolto dalla famiglia Barberini. Rientrato in patria, l'artista fu subito apprezzato da Luigi XIV che gli commissiono' diverse opere come quelle dedicate alle imprese di Alessandro Magno, che contemplano eccezionali scene belliche. Le similitudini che riscontriamo tra il pittore parigino e il dipinto sono alquanto eloquenti e solo una dovuta prudenza ci induce a non spenderne il nome senza ulteriori conferme critiche, mentre la qualita' sottolinea una singolare analogia. A questo proposito si deve rilevare la particolare attenzione alla fisiognomica dei volti dei protagonisti che trovano un puntuale riferimento con i noti e innumerevoli studi grafici svolti dal Le Brun (fig. 1).
STIMA € 15.000 - 25.000
200
PITTORE VENETO DEL XVIII-XIX SECOLO
Veduta di Venezia con il Palazzo Ducale e il Bucintoro
Veduta di Venezia con il Palazzo Ducale e la Chiesa della Salute sul fondo
Olio su tela, cm 54X72 (2)
STIMA € 15.000 - 20.000
243
GIOVANNI MIGLIARA (1785-1837)
Porticato della Basilica di Sant'Ambrogio a Milano
Firmato “Gio Migliara” in basso a sinistra
Sul retro cartellino e timbro di partecipazione alla 'Mostra commemorativa di Giovanni Migliara', Citta' di Alessandria, maggio ; settembre 1937 XV
STIMA € 20.000 - 30.000