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PITTORE DEL XVIII SECOLO
Natura morta
Olio su tela, cm 25,5X35,5
Olio su tela, cm 25,5X35,5
STIMA € 1.000 - 1.500
Databile al XVIII secolo, questa elegante natura morta raffigurante fichi, petali ed una rosa recisa, esprime una ragguardevole qualita' pittorica ed una estetica di gusto tipicamente rocaille. Gia' attribuita, inspiegabilmente, ad un artista lombardo e dubitativamente a Margherita Caffi, l'opera si adatta con minor difficolta' a confronti con la produzione di Ludovico Stern (Roma, 1709 ; 1777), non solo per una equivalente misura cronologica, ma altresi' per la delicatezza delle stesure a tonalita' pastello. Eppure, anche se visibilmente distante dagli esempi di esasperato naturalismo seicenteschi, la nostra tela non manca di requisiti descrittivi e di mimesi ben espressi nella resa dei frutti e in quegli effetti tattili cosi' essenziali per offrire all'osservatore un miglior senso della realta' in natura. Diventa quindi necessario illustrare il significato di questa composizione: allusione alla transitorieta' della vita e della bellezza. I fiori recisi, i petali, la frutta matura sono il repertorio tipico delle Vanitas, dell'ammonimento all'effimera condizione dell'esistenza.
LOTTI
89
PITTORE DEL XVI-XVII SECOLO
PITTORE DEL XVI-XVII SECOLO
Banchetto
Olio su tavola, cm 56X82
Realizzato su tavola, questo raffinato dipinto raffigura una scena di banchetto, secondo la migliore tradizione nordica. Sorprende la ricchezza cromatica della scena e la dettagliata descrizione delle vesti eleganti e dei cibi disposti sulla tavola, arricchita da una preziosa tovaglia di lino. L'autore e' verosimilmente olandese e di formazione ancora cinquecentesca.
Olio su tavola, cm 56X82
Realizzato su tavola, questo raffinato dipinto raffigura una scena di banchetto, secondo la migliore tradizione nordica. Sorprende la ricchezza cromatica della scena e la dettagliata descrizione delle vesti eleganti e dei cibi disposti sulla tavola, arricchita da una preziosa tovaglia di lino. L'autore e' verosimilmente olandese e di formazione ancora cinquecentesca.
STIMA € 6.000 - 8.000
95
PITTORE DEL XVII SECOLO
PITTORE DEL XVII SECOLO
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 104X78,5
La tela raffigura un vaso vitreo con fiori, i cui caratteri di stile conducono alla produzione naturamortistica napoletana: la straordinaria tridimensionalita' chiaroscurata dell'immagine, l'accurato ordine degli steli con boccioli carnosi e la vivace cromia con cui spiccano dal fondale scuro. La saldezza delle forme e il carattere naturalistico si modulano su un registro squisitamente decorativo ma sempre attinente alla visione dal vero, concepita con un saldo equilibrio tra luci, ombre e l'alternanza di toni. I modelli illustrativi si possono rintracciare nei Fioranti romani, in modo particolare nelle opere di Mario Nuzzi. In questo caso, prendendo in considerazione l'ambito partenopeo e le creazioni di Paolo Porpora (Napoli, 1617 ; Roma, 1673) si dovrebbe guardare all'origine del genere, non alla fase piu' pioneristica, al momento in cui il sentimento caravaggesco si attenua sugli esempi capitolini ed evolve in chiave barocca e quindi verso il seguito di Giovanni Battista Recco, suggerendo di conseguenza il nome di Giuseppe (Napoli, 1634 ; Alicante, 1695) nipote di Giovanni Battista, figlio di Giacomo (Napoli, 1603 ; ante 1653) e certamente affiliato alla corrente capitolina del Porpora, specialmente quando affronta il tema floreale.
Olio su tela, cm 104X78,5
La tela raffigura un vaso vitreo con fiori, i cui caratteri di stile conducono alla produzione naturamortistica napoletana: la straordinaria tridimensionalita' chiaroscurata dell'immagine, l'accurato ordine degli steli con boccioli carnosi e la vivace cromia con cui spiccano dal fondale scuro. La saldezza delle forme e il carattere naturalistico si modulano su un registro squisitamente decorativo ma sempre attinente alla visione dal vero, concepita con un saldo equilibrio tra luci, ombre e l'alternanza di toni. I modelli illustrativi si possono rintracciare nei Fioranti romani, in modo particolare nelle opere di Mario Nuzzi. In questo caso, prendendo in considerazione l'ambito partenopeo e le creazioni di Paolo Porpora (Napoli, 1617 ; Roma, 1673) si dovrebbe guardare all'origine del genere, non alla fase piu' pioneristica, al momento in cui il sentimento caravaggesco si attenua sugli esempi capitolini ed evolve in chiave barocca e quindi verso il seguito di Giovanni Battista Recco, suggerendo di conseguenza il nome di Giuseppe (Napoli, 1634 ; Alicante, 1695) nipote di Giovanni Battista, figlio di Giacomo (Napoli, 1603 ; ante 1653) e certamente affiliato alla corrente capitolina del Porpora, specialmente quando affronta il tema floreale.
STIMA € 6.000 - 8.000
134
PITTORE DEL XVII SECOLO
PITTORE DEL XVII SECOLO
Vaso di fiorito
Olio su tela, cm 104X78,5
Anche se la presentazione arcaica e il suo evidente caravaggismo puo' indurre a una datazione precoce, l'eleganza del vaso a metallo sbalzato e l'esuberanza illustrativa riflette una cronologia di pieno Seicento. Evidente e' altresi' l'analogia stilistica con la produzione di Paolo Porpora e Giuseppe Recco. Tuttavia, e' complesso dirimere le problematiche filologiche in questo ambito, in cui intrecci familiari e sodali tra gli atelier e gli artisti comportava una diffusione di modelli e sovrapponibili gamme di stesura. E' infatti fatto recente la scoperta di un dipinto di Giovan Battista Ruoppolo (Napoli, 1629 ; 1693), autore che, pur consacrato da Bernardo De Dominici quale caposcuola della natura morta napoletana, il suo catalogo non contava tele raffiguranti vasi fioriti ma solo ampie scenografie di frutta e fiori. A rendere complessa l'attivita' attributiva contribuisce anche l'alta qualita' di queste opere, accurate nella descrizione fenologica, sorprendenti per l'equilibrio delle immagini e la scelta cromatica, raggiunta con una estrema raffinatezza di pennello.
Olio su tela, cm 104X78,5
Anche se la presentazione arcaica e il suo evidente caravaggismo puo' indurre a una datazione precoce, l'eleganza del vaso a metallo sbalzato e l'esuberanza illustrativa riflette una cronologia di pieno Seicento. Evidente e' altresi' l'analogia stilistica con la produzione di Paolo Porpora e Giuseppe Recco. Tuttavia, e' complesso dirimere le problematiche filologiche in questo ambito, in cui intrecci familiari e sodali tra gli atelier e gli artisti comportava una diffusione di modelli e sovrapponibili gamme di stesura. E' infatti fatto recente la scoperta di un dipinto di Giovan Battista Ruoppolo (Napoli, 1629 ; 1693), autore che, pur consacrato da Bernardo De Dominici quale caposcuola della natura morta napoletana, il suo catalogo non contava tele raffiguranti vasi fioriti ma solo ampie scenografie di frutta e fiori. A rendere complessa l'attivita' attributiva contribuisce anche l'alta qualita' di queste opere, accurate nella descrizione fenologica, sorprendenti per l'equilibrio delle immagini e la scelta cromatica, raggiunta con una estrema raffinatezza di pennello.
STIMA € 6.000 - 8.000
205
PITTORE DEL XIX SECOLO
PITTORE DEL XIX SECOLO
Veduta di Venezia
Siglato in basso a destra
Olio su tela, cm 74X110
Siglato in basso a destra
Olio su tela, cm 74X110
STIMA € 6.000 - 8.000
204
TIZIANO VECELLIO (bottega di)
TIZIANO VECELLIO (bottega di)
(Pieve di Cadore, 1480/1485 ; Venezia, 1576)
Compianto
Olio su tela, cm 116X135
Compianto
Olio su tela, cm 116X135
STIMA € 6.000 - 8.000
263
LORENZO GELATI (1824-1895)
LORENZO GELATI (1824-1895)
Passeggiata sulla collina nei pressi di Firenze
Firmato Gelati e datato 1873 in basso a destra
Olio su tela, cm 49X68
Firmato Gelati e datato 1873 in basso a destra
Olio su tela, cm 49X68
STIMA € 7.000 - 8.000
235
ENRICO SORIO (1862-1907)
ENRICO SORIO (1862-1907)
Corpus Domini nella chiesa di Sant Anastasia
Firmato E Sorio in basso a destra
Olio su tela, cm
Firmato E Sorio in basso a destra
Olio su tela, cm
STIMA € 7.000 - 9.000
69
CARLO ANTONIO TAVELLA
CARLO ANTONIO TAVELLA
(Milano, 1668 ; Genova, 1738)
San Pietro; San Francesco Saverio; San Francesco; San Giovanni Battista
Olio su tela, cm 35,5X28,5 (4)
San Pietro; San Francesco Saverio; San Francesco; San Giovanni Battista
Olio su tela, cm 35,5X28,5 (4)
STIMA € 7.000 - 9.000
146
PITTORE LUCCHESE DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE LUCCHESE DEL XVII-XVIII SECOLO
Natura morta
Olio su tela, cm 50X67
La tela, la cui attribuzione a Simone del Tintore (Lucca, 1630 ; 1708) fu suggerita da Mina Gregori, e' un bellissimo esempio del Naturamortismo espresso dall'artista lucchese, considerato un vero e proprio interprete di questo genere pittorico sin dai tempi dell'abate Luigi Lanzi, che in lui vedeva una grande capacita' di 'rappresentare uccelli e frutti'. Sorprende in quest'opera come l'essenzialita' del soggetto assuma monumentalita' attraverso l'attenta regia luministica di carattere caravaggesco, indicando come l'arte del Tintore sia strettamente legata alle origini della natura morta. Altrettanto straordinaria e' la modalita' con cui avviene la sintesi tra il gusto arcaico e la moderna istanza barocca, con effetti lussureggianti pur affrontando composizioni contenute per dimensione e complessita' iconografica. In effetti e' stupefacente come l'artista non si faccia travolgere da quel repertorio codificato e accademizzante, riuscendo con solo il mezzo espressivo della pennellata e della luce a non scadere mai in un mero decorativismo. In lui sperimentazione e innovazione sono elementi essenziali della sua creativita', indici di una consapevolezza che va ben oltre il requisito di mestiere, ma che ha in se' la coscienza del fare arte, senza incoerenze qualitative e l'abbandonarsi a facili semplificazioni ornamentali.
Olio su tela, cm 50X67
La tela, la cui attribuzione a Simone del Tintore (Lucca, 1630 ; 1708) fu suggerita da Mina Gregori, e' un bellissimo esempio del Naturamortismo espresso dall'artista lucchese, considerato un vero e proprio interprete di questo genere pittorico sin dai tempi dell'abate Luigi Lanzi, che in lui vedeva una grande capacita' di 'rappresentare uccelli e frutti'. Sorprende in quest'opera come l'essenzialita' del soggetto assuma monumentalita' attraverso l'attenta regia luministica di carattere caravaggesco, indicando come l'arte del Tintore sia strettamente legata alle origini della natura morta. Altrettanto straordinaria e' la modalita' con cui avviene la sintesi tra il gusto arcaico e la moderna istanza barocca, con effetti lussureggianti pur affrontando composizioni contenute per dimensione e complessita' iconografica. In effetti e' stupefacente come l'artista non si faccia travolgere da quel repertorio codificato e accademizzante, riuscendo con solo il mezzo espressivo della pennellata e della luce a non scadere mai in un mero decorativismo. In lui sperimentazione e innovazione sono elementi essenziali della sua creativita', indici di una consapevolezza che va ben oltre il requisito di mestiere, ma che ha in se' la coscienza del fare arte, senza incoerenze qualitative e l'abbandonarsi a facili semplificazioni ornamentali.
STIMA € 7.000 - 10.000
232
FILIPPO INDONI
FILIPPO INDONI
Il corteggiamento
Firmato F Indoni in basso a destra
Olio su tela, cm 100X70
Firmato F Indoni in basso a destra
Olio su tela, cm 100X70
STIMA € 8.000 - 9.000
172
SOLONE VIGANONI
SOLONE VIGANONI
(attivo nel XIX secolo)
Scena biblica
Firmato ‘Solone’ e datato ‘1855’ in basso a sinistra
Scena biblica
Firmato ‘Solone’ e datato ‘1855’ in basso a sinistra
STIMA € 8.000 - 12.000
40
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
Lo spettacolo di burattini
L'imbonitore
Olio su tela, cm 57X74 (2)
L'imbonitore
Olio su tela, cm 57X74 (2)
STIMA € 8.000 - 12.000