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A SICILY SPECIMEN MARBLE AND JASPER FRAMED PANEL, LATE 18TH CENTURY; WEAR, SCRATCHES, SOME CHIPS, LOSSES, TABLE WITH DAMAGES AND LOSSES, RESTORATIONS, PARTS TO BE FIXED, PAPER SHEET WITH DAMAGES AND LOSSES, TRACES OF HUMIDITY AND SPOTS
disposto a scacchiera entro cornice a griglia in metallo dorato, monta su tavolo da centro impiallacciato in legno violetto di epoca coeva, impianto mosso su gambe a sciabola, nel fronte un tiretto sottopiano rivestito con foglio di carta iscritto con i nomi dei marmi del campionario stesso; usure, graffi, alcune sbeccature, mancanze nei marmi, il tavolo con rotture e mancanze nell'impiallacciatura, restauri, parti da consolidare, il foglio di carta iscritta con lacerazioni e mancanze, tracce di umidità e macchie
Il campionario, cm 61X95,5 (la singola formella, cm 5,7X5,7)
Il tavolo, alt. cm 81, larg. cm 111, prof. cm 80
Il campionario, cm 61X95,5 (la singola formella, cm 5,7X5,7)
Il tavolo, alt. cm 81, larg. cm 111, prof. cm 80
ESTIMATE € 20.000 - 30.000
La moda del riutilizzo di antichi blocchi e frammenti di marmo, di svariata tipologia e provenienza, è fortemente legata al Grand Tour, dopo gli scavi di Ercolano e Pompei (dal 1748) sotto il regno di Carlo III di Borbone. E così anche il nostro tavolo, composto da centosessanta formelle di diaspri e pietre siciliane, rappresenta un perfetto esempio di ciò che molti eruditi viaggiatori, in primis quelli delle grandi corti europee, ambivano a collezionare per abbellire le loro Wunderkammer. Ma ciò che rende questa tavola ancor più rara è la tablette scorrevole celata sotto il piano, che riporta in maniera precisa e speculare, tutte le tipologie e le provenienze di ogni tassello marmoreo e cosi titolato: 'PIETRE MOLLE E NOBILI ESISTENTI NELE REGNO DI SICILIA'.
Bibliografia di riferimento:
A. Giusti, Pietre dure, Torino 1992, pp. 22 e 33, tav. 11, nota 70
M. C . Di Natale, Milano 2001, p. 195, fig. 1
AA.VV, Marmi antichi, Roma 2004, p. 108, fig. 42, nota 76
J. Dubarry de Lassale, Utilisation des marbres, Torino 2005, p. 65
Bibliografia di riferimento:
A. Giusti, Pietre dure, Torino 1992, pp. 22 e 33, tav. 11, nota 70
M. C . Di Natale, Milano 2001, p. 195, fig. 1
AA.VV, Marmi antichi, Roma 2004, p. 108, fig. 42, nota 76
J. Dubarry de Lassale, Utilisation des marbres, Torino 2005, p. 65
LOTS
533
A BASSANO MAIOLICA SHELF, CIRCA 1880; SLIGHTLY WORN, FEW DEFECTS, RESTORATION
A BASSANO MAIOLICA SHELF, CIRCA 1880; SLIGHTLY WORN, FEW DEFECTS, RESTORATION
ESTIMATE € 100 - 300
537
A PAIR OF PORCELAIN POUTPOURRI, HALF 19TH CENTURY; WORN, SOME DEFECTS (2)
A PAIR OF PORCELAIN POUTPOURRI, HALF 19TH CENTURY; WORN, SOME DEFECTS (2)
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
538
TWO SAMSON PORCELAIN POTS AND A PLATE, SECOND HALF 19TH CENTURY; SLIGHTLY WORN (3)
TWO SAMSON PORCELAIN POTS AND A PLATE, SECOND HALF 19TH CENTURY; SLIGHTLY WORN (3)
ESTIMATE € 500 - 800
539
A PAIR OF SAXONY PORCELAIN CANDELABRA, SECOND HALF 19TH CENTURY; WORN, DEFECTS (2)
A PAIR OF SAXONY PORCELAIN CANDELABRA, SECOND HALF 19TH CENTURY; WORN, DEFECTS (2)
ESTIMATE € 400 - 800