88*
A VARIOUS WOOD CANDLESTICK, BY ANTONIO ROSSI, SIENA, CIRCA HALF 19TH CENTURY; WEAR, MINOR CHIPS, HAIRLINES, RESTORATIONS
attribuibile all'intagliatore Antonio Rossi, base tripartita su piedi ferini e tre figure di leoni fantastici accucciati, fusto a torchon ornato alla base e nella bobeche da ricchi cespi fogliati, presenta un anello e piccole testine muliebri in avorio; usure, minori sbeccature e felures, restauri
Sotto la base reca etichetta cartacea iscritta Antonio Rossi e due timbri a ceralacca
Alt. cm 38,5, larg. cm 21
Sotto la base reca etichetta cartacea iscritta Antonio Rossi e due timbri a ceralacca
Alt. cm 38,5, larg. cm 21
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
La fine dell'impero napoleonico con la Restaurazione porta in Europa ad un cambio di gusto, che vede nuovi motivi ispiratori affiancare quei temi neoclassici che avevano caratterizzato arredo e ornato negli ultimi sessant'anni: a partire dal recupero di repertori perlopiù cinquecenteschi, vero annuncio del cosiddetto revival storicista.
Una evoluzione di cui questo raffinato candeliere da tavolo, databile alla metà del XIX secolo, costituisce un esempio emblematico.
È opera attribuibile all'intagliatore senese Antonio Rossi (1805 - 1880), come indica anche l'etichetta cartacea al di sotto della base, fermata da due timbri a cera lacca di proprietà.
Il Rossi fu figura di spicco nel panorama artistico della Siena di metà '800: molti dei suoi lavori furono ispirati anche dagli elaborati di due tra i più interessanti artisti e architetti attivi in Italia tra il XVIII e il XIX secolo, il suo conterraneo Agostino Fantastici (Montalcino, 1782 - Siena, 1845), attivo intorno ai primi anni '30 del secolo per il recupero del teatro dei Rozzi dove il Rossi aveva bottega, e il geniale (veneto ma romano d'adozione) Giovanni Battista Piranesi (Mogliano Veneto, 1720 - Roma, 1778).
Se infatti il fusto a torciglione del nostro intaglio riporta alle colonne ai lati di un tabernacolo per Il Museo dello Spedale della Misericordia e a quella posta al centro di una delle porte neogotiche di palazzo Grottarelli a Siena (S. Chiarugi, Botteghe di mobilieri in Toscana, 1790 - 1900, Firenze 1994, vol. I, p. 212, vol. II, p. 536 e E. Colle, Il mobile dell'Ottocento in Italia, Milano 2007, pp. 260 e 263), le restanti figure devono senz'altro la loro foggia alle tavole incise dal Piranesi.
Si guardi ai tre leoni con corna che si accucciano sulla base (fig.1) e alla composizione con fregio scanalato e testina muliebre in avorio all'interno di un rombo (fig. 2), che ricalcano prototipi piranesiani, siano elementi di vasi, candelabri o di altri apparati architettonici più complessi (L. Ficacci, Piranesi. The Complete Etchings, 2018, vol. II, tavv. 624 e 811).
Proprio questa aderenza a prototipi aulici potrebbe far identificare questo candeliere come un modello propedeutico alla realizzazione di un esemplare in altro materiale, per esempio in marmo o bronzo: cosa che spiegherebbe anche la qualità particolarmente sostenuta dell'intaglio e l'ambizione del disegno.
Bibliografia di riferimento:
C. Cresti, Agostino Fantastici. Architetto senese, 1782 ; 1845, catalogo della mostra, Siena 1992, ad vocem
A. M. Massinelli, Il mobile toscano. 1200 ; 1800, in L'Ottocento, Milano 1993, p. 96 e sgg.
S. Chiarugi, Botteghe di mobilieri in Toscana, 1790 ; 1900, Firenze 1994, vol. I, p. 199 e sgg., vol. II, p. 536 e sgg.
E. Colle, Il mobile dell'Ottocento in Italia, Milano 2007, p. 258 e sgg., pp. 307 e 455
AA.VV., Piranesi as designer, catalogo della mostra, Cooper-Hewitt Museum, New York 2007, ad vocem
AA.VV., Piranesi. La fabbrica dell'utopia, catalogo della mostra, Palazzo Braschi, Roma 2017, ad vocem
L. Ficacci, Piranesi. The Complete Etchings, s.l. 2018, vol. I-II, ad vocem
* Il lotto é stato identificato come contenente materiali organici che possono essere sottoposti a restrizioni per l'importazione o l'esportazione. Chi fosse interessato é pregato di mettersi in contatto con i nostri uffici prima dell'asta.
This lot has been identified at the time of cataloguing as containing organic material which may be subject to restrictions regarding import or export. For further information contact the Management of WANNENES ART AUCTIONS before the sale.
Una evoluzione di cui questo raffinato candeliere da tavolo, databile alla metà del XIX secolo, costituisce un esempio emblematico.
È opera attribuibile all'intagliatore senese Antonio Rossi (1805 - 1880), come indica anche l'etichetta cartacea al di sotto della base, fermata da due timbri a cera lacca di proprietà.
Il Rossi fu figura di spicco nel panorama artistico della Siena di metà '800: molti dei suoi lavori furono ispirati anche dagli elaborati di due tra i più interessanti artisti e architetti attivi in Italia tra il XVIII e il XIX secolo, il suo conterraneo Agostino Fantastici (Montalcino, 1782 - Siena, 1845), attivo intorno ai primi anni '30 del secolo per il recupero del teatro dei Rozzi dove il Rossi aveva bottega, e il geniale (veneto ma romano d'adozione) Giovanni Battista Piranesi (Mogliano Veneto, 1720 - Roma, 1778).
Se infatti il fusto a torciglione del nostro intaglio riporta alle colonne ai lati di un tabernacolo per Il Museo dello Spedale della Misericordia e a quella posta al centro di una delle porte neogotiche di palazzo Grottarelli a Siena (S. Chiarugi, Botteghe di mobilieri in Toscana, 1790 - 1900, Firenze 1994, vol. I, p. 212, vol. II, p. 536 e E. Colle, Il mobile dell'Ottocento in Italia, Milano 2007, pp. 260 e 263), le restanti figure devono senz'altro la loro foggia alle tavole incise dal Piranesi.
Si guardi ai tre leoni con corna che si accucciano sulla base (fig.1) e alla composizione con fregio scanalato e testina muliebre in avorio all'interno di un rombo (fig. 2), che ricalcano prototipi piranesiani, siano elementi di vasi, candelabri o di altri apparati architettonici più complessi (L. Ficacci, Piranesi. The Complete Etchings, 2018, vol. II, tavv. 624 e 811).
Proprio questa aderenza a prototipi aulici potrebbe far identificare questo candeliere come un modello propedeutico alla realizzazione di un esemplare in altro materiale, per esempio in marmo o bronzo: cosa che spiegherebbe anche la qualità particolarmente sostenuta dell'intaglio e l'ambizione del disegno.
Bibliografia di riferimento:
C. Cresti, Agostino Fantastici. Architetto senese, 1782 ; 1845, catalogo della mostra, Siena 1992, ad vocem
A. M. Massinelli, Il mobile toscano. 1200 ; 1800, in L'Ottocento, Milano 1993, p. 96 e sgg.
S. Chiarugi, Botteghe di mobilieri in Toscana, 1790 ; 1900, Firenze 1994, vol. I, p. 199 e sgg., vol. II, p. 536 e sgg.
E. Colle, Il mobile dell'Ottocento in Italia, Milano 2007, p. 258 e sgg., pp. 307 e 455
AA.VV., Piranesi as designer, catalogo della mostra, Cooper-Hewitt Museum, New York 2007, ad vocem
AA.VV., Piranesi. La fabbrica dell'utopia, catalogo della mostra, Palazzo Braschi, Roma 2017, ad vocem
L. Ficacci, Piranesi. The Complete Etchings, s.l. 2018, vol. I-II, ad vocem
* Il lotto é stato identificato come contenente materiali organici che possono essere sottoposti a restrizioni per l'importazione o l'esportazione. Chi fosse interessato é pregato di mettersi in contatto con i nostri uffici prima dell'asta.
This lot has been identified at the time of cataloguing as containing organic material which may be subject to restrictions regarding import or export. For further information contact the Management of WANNENES ART AUCTIONS before the sale.
LOTS
7
A MARBLE SCULPTURE, EARLY 20TH CENTURY; WEAR, SCRATCHES, SOME CHIPS, LOSSES
A MARBLE SCULPTURE, EARLY 20TH CENTURY; WEAR, SCRATCHES, SOME CHIPS, LOSSES
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
8
A MARBLE SCULPTURE, EARLY 20TH CENTURY; WEAR, SCRATCHES, SOME CHIPS, LOSSES
A MARBLE SCULPTURE, EARLY 20TH CENTURY; WEAR, SCRATCHES, SOME CHIPS, LOSSES
ESTIMATE € 1.500 - 2.000