524
DONATO CRETI
(Cremona, 1671 ; Bologna, 1749)
Alessandro fa leggere la missiva al medico Filippo
Olio su tela, cm 62X77
Alessandro fa leggere la missiva al medico Filippo
Olio su tela, cm 62X77
ESTIMATE € 50.000 - 80.000
L'opera è stata dichiarata di straordinario interesse storico e artistico e sottoposta a regime di notifica.
Provenienza:
Vignola, collezione Bizzini
Milano, Porro & C., 15 novembre 2003, lotto 254
Collezione privata
Bibliografia:
R. Galli, Due quadri di Donato Creti per il duca di Noailles, in L'archiginnasio, XXXIV, 1939, pp. 80-92
M. Riccomini, A Rediscovered Bozzetto by Donato Creti, in The Burlington Magazine, CXXXI, 1989, pp. 5-16
R. Roli, in La Pittura in Italia. Il Settecento, a cura di G. Briganti, Milano 1990, p. 257, fig. 358
A. M. Matteucci, in Savelli dipinti antichi. Idea Prima. Disegni e modelli preparatori. Pittura di tocco dal '500 al '700, a cura di D. Biagi Maino, A. M. Matteucci, A. Ottani Cavina, Bologna 1996, pp. 61-66
A. Mazza, in Tesori ritrovati, La pittura del ducato estense nel collezionismo privato, catalogo della mostra a cura di M. Pedrazzoli, Milano 1998, pp. 154-155, n. 50
La Collezione Terruzzi. I capolavori, catalogo della mostra a cura di A. Scarpa e M. Lupo, Milano 2007, p. 446, n. B. 165
Da Canaletto a Tiepolo pittura veneziana del Settecento, mobili e porcellana dalla collezione Terruzzi, catalogo della mostra a cura di A. Scarpa, Milano 2008, p. 21, fig. 14
Il dipinto, la cui scoperta si deve a Marco Riccomini (Cfr. Riccomini 1989), è indubbiamente uno dei capolavori maturi di Donato Creti e unica testimonianza di una commissione da parte del francese duca di Noailles, che desiderava due grandi tele inerenti alla vita di Alessandro Magno (olio su tela, cm 163X122) e di cui si persero le tracce già nel XVIII secolo. Le opere, come si desume dalla corrispondenza tra il duca e l'artista, dovevano raffigurare il Taglio del nodo gordiano e Alessandro presenta la missiva al medico. Un documento del 28 maggio 1736 attesta che i modelli erano giunti al committente da poco più di un mese (Cfr. Galli 1939), ponendo di conseguenza un punto fermo sulla loro data d'esecuzione, mentre il pagamento dei dipinti 'finiti' avvenne il 30 maggio del 1740 (Cfr. Galli 1939). La costruzione scenica e la felicità delle stesure, avvalorate dalla bellissima conservazione, attestano il talento dell'autore e il suo ruolo di protagonista nel panorama artistico bolognese durante la prima metà del Settecento, tenendo conto che il Creti fu un vero e proprio enfant prodige, che a soli sedici anni donò un autoritratto al suo protettore il conte Alessandro Fava e pochi anni dopo dipinse per la chiesa di San Gregorio dei Mendicanti il suo primo dipinto pubblico. L'arte del Creti evidenzia l'interesse per le opere di Tiziano e Veronese che verosimilmente vide durante il suo viaggio di studio a Venezia ma è straordinaria la sua aderenza alla poetica rococò pur mantenendo una disposizione classica e nel dipinto in esame si avverte quella sorta di tenuità della magniloquenza 'in favore di una recita raffinatissima' (Cfr. Matteucci, 1996). È altresì sorprendente cogliere in questo modello i diversi pentimenti, come l'aver spostato a sinistra il soldato armato di lancia per ampliare lo spazio centrale e segnare una maggiore distanza dai protagonisti che si scalano in diagonale, con la figura del medico in primo piano a destra. Per non dire della sapiente orchestrazione cromatica delle vesti e della tenda che cade dall'alto, efficace artificio scenico che conduce altresì lo sguardo sul fondale architettonico, confermando una straordinaria accuratezza dell'esecuzione e le stesse parole dello Zanotti: 'per sua professione studia senza fine, sospira, s'affanna e dà in ismanie, tal è il desiderio che egli ha di perfezione, e di gloria, né mai si stanca di finire e rifinire l'opera sua' (Cfr. Zanotti, 1739, II, p. 100).
Bibliografia di riferimento:
G. P. Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina, Bologna 1739, I, pp. 17, 100 (per Giuseppe) II, pp. 99-122, 196, 277
R. Roli, Donato Creti, 1967, p. 98
R. Roli, Pittura bolognese 1650-1800. Dal Cignani ai Gandolfi, Bologna 1977, pp. 116-119
Donato Creti Melancholy and perfection, catalogo della mostra a cura di C. Riccomini, C. Bernardini e K. Christiansen, Milano 1998, ad vocem
M. Riccomini, Donato Creti. Le opere su carta, Torino 2012, ad vocem
Provenienza:
Vignola, collezione Bizzini
Milano, Porro & C., 15 novembre 2003, lotto 254
Collezione privata
Bibliografia:
R. Galli, Due quadri di Donato Creti per il duca di Noailles, in L'archiginnasio, XXXIV, 1939, pp. 80-92
M. Riccomini, A Rediscovered Bozzetto by Donato Creti, in The Burlington Magazine, CXXXI, 1989, pp. 5-16
R. Roli, in La Pittura in Italia. Il Settecento, a cura di G. Briganti, Milano 1990, p. 257, fig. 358
A. M. Matteucci, in Savelli dipinti antichi. Idea Prima. Disegni e modelli preparatori. Pittura di tocco dal '500 al '700, a cura di D. Biagi Maino, A. M. Matteucci, A. Ottani Cavina, Bologna 1996, pp. 61-66
A. Mazza, in Tesori ritrovati, La pittura del ducato estense nel collezionismo privato, catalogo della mostra a cura di M. Pedrazzoli, Milano 1998, pp. 154-155, n. 50
La Collezione Terruzzi. I capolavori, catalogo della mostra a cura di A. Scarpa e M. Lupo, Milano 2007, p. 446, n. B. 165
Da Canaletto a Tiepolo pittura veneziana del Settecento, mobili e porcellana dalla collezione Terruzzi, catalogo della mostra a cura di A. Scarpa, Milano 2008, p. 21, fig. 14
Il dipinto, la cui scoperta si deve a Marco Riccomini (Cfr. Riccomini 1989), è indubbiamente uno dei capolavori maturi di Donato Creti e unica testimonianza di una commissione da parte del francese duca di Noailles, che desiderava due grandi tele inerenti alla vita di Alessandro Magno (olio su tela, cm 163X122) e di cui si persero le tracce già nel XVIII secolo. Le opere, come si desume dalla corrispondenza tra il duca e l'artista, dovevano raffigurare il Taglio del nodo gordiano e Alessandro presenta la missiva al medico. Un documento del 28 maggio 1736 attesta che i modelli erano giunti al committente da poco più di un mese (Cfr. Galli 1939), ponendo di conseguenza un punto fermo sulla loro data d'esecuzione, mentre il pagamento dei dipinti 'finiti' avvenne il 30 maggio del 1740 (Cfr. Galli 1939). La costruzione scenica e la felicità delle stesure, avvalorate dalla bellissima conservazione, attestano il talento dell'autore e il suo ruolo di protagonista nel panorama artistico bolognese durante la prima metà del Settecento, tenendo conto che il Creti fu un vero e proprio enfant prodige, che a soli sedici anni donò un autoritratto al suo protettore il conte Alessandro Fava e pochi anni dopo dipinse per la chiesa di San Gregorio dei Mendicanti il suo primo dipinto pubblico. L'arte del Creti evidenzia l'interesse per le opere di Tiziano e Veronese che verosimilmente vide durante il suo viaggio di studio a Venezia ma è straordinaria la sua aderenza alla poetica rococò pur mantenendo una disposizione classica e nel dipinto in esame si avverte quella sorta di tenuità della magniloquenza 'in favore di una recita raffinatissima' (Cfr. Matteucci, 1996). È altresì sorprendente cogliere in questo modello i diversi pentimenti, come l'aver spostato a sinistra il soldato armato di lancia per ampliare lo spazio centrale e segnare una maggiore distanza dai protagonisti che si scalano in diagonale, con la figura del medico in primo piano a destra. Per non dire della sapiente orchestrazione cromatica delle vesti e della tenda che cade dall'alto, efficace artificio scenico che conduce altresì lo sguardo sul fondale architettonico, confermando una straordinaria accuratezza dell'esecuzione e le stesse parole dello Zanotti: 'per sua professione studia senza fine, sospira, s'affanna e dà in ismanie, tal è il desiderio che egli ha di perfezione, e di gloria, né mai si stanca di finire e rifinire l'opera sua' (Cfr. Zanotti, 1739, II, p. 100).
Bibliografia di riferimento:
G. P. Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina, Bologna 1739, I, pp. 17, 100 (per Giuseppe) II, pp. 99-122, 196, 277
R. Roli, Donato Creti, 1967, p. 98
R. Roli, Pittura bolognese 1650-1800. Dal Cignani ai Gandolfi, Bologna 1977, pp. 116-119
Donato Creti Melancholy and perfection, catalogo della mostra a cura di C. Riccomini, C. Bernardini e K. Christiansen, Milano 1998, ad vocem
M. Riccomini, Donato Creti. Le opere su carta, Torino 2012, ad vocem
LOTS
433
GIOVANNI PAOLO CASTELLI detto SPADINO
GIOVANNI PAOLO CASTELLI detto SPADINO
(Roma, 1659 ; 1730)
Natura morta
Olio su tela, cm 74,5X100
Natura morta
Olio su tela, cm 74,5X100
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
437
PELLEGRO PIOLA
PELLEGRO PIOLA
(Genova, 1617 ; 1640)
Sacra Famiglia
Olio su tela, cm 95X136
Sacra Famiglia
Olio su tela, cm 95X136
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
456
GIUSEPPE RIGHINI
GIUSEPPE RIGHINI
(attivo a Imola nel XVIII Secolo)
Ritratto del conte Orazio Avogli Trotti
Firmato e datato sul verso Joseph Righini Imolensis pinxit 13 novembre 1767
Inscritto sul verso Ill.m/s/u, ? Horatius Avogli Trotti etatis sue an. 66
Ritratto di Caterina Avogli Trotti
Firmato sul verso Joseph Righini pinxit
Inscritto sul verso Ill.ma D:a Com... Catharina Cremona Avogli Trotti aetatis sue an. )13 novembre 1767 Uxor Illmi. D.i Horatiy Avogli Trotti
Olio su tela, cm 127X94,5 (2)
Ritratto del conte Orazio Avogli Trotti
Firmato e datato sul verso Joseph Righini Imolensis pinxit 13 novembre 1767
Inscritto sul verso Ill.m/s/u, ? Horatius Avogli Trotti etatis sue an. 66
Ritratto di Caterina Avogli Trotti
Firmato sul verso Joseph Righini pinxit
Inscritto sul verso Ill.ma D:a Com... Catharina Cremona Avogli Trotti aetatis sue an. )13 novembre 1767 Uxor Illmi. D.i Horatiy Avogli Trotti
Olio su tela, cm 127X94,5 (2)
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
464
GIUSEPPE BERNARDINO BISON
GIUSEPPE BERNARDINO BISON
(Palmanova, 1762 ; Milano, 1844)
Interno della Chiesa di San Marco di Venezia
Tempera su cartoncino, cm 20X29,5
Interno della Chiesa di San Marco di Venezia
Tempera su cartoncino, cm 20X29,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
465
PITTORE VENETO-CRETESE DEL XVI-XVII SECOLO
PITTORE VENETO-CRETESE DEL XVI-XVII SECOLO
Deposizione
Firmato in basso al centro sul sepolcro
Olio su tavola, cm 60,5X89
Firmato in basso al centro sul sepolcro
Olio su tavola, cm 60,5X89
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
467
PAOLO PORPORA
PAOLO PORPORA
(Napoli, 1617 ; Roma, 1673)
Natura morta
Olio su tela, cm 62X73,5
Natura morta
Olio su tela, cm 62X73,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
474
PIETRO PAOLO RUBENS (allievo di)
PIETRO PAOLO RUBENS (allievo di)
(Siegen, 1577 ; Anversa, 1640)
Incontro tra Davide e Abigail
Olio su tavola, cm 136X225
Incontro tra Davide e Abigail
Olio su tavola, cm 136X225
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
494
FERDINANDO SANFELICE (attr. a)
FERDINANDO SANFELICE (attr. a)
(Napoli, 1675 ; 1748)
Cena in Emmaus
Olio su tela, cm 127X181,5
Cena in Emmaus
Olio su tela, cm 127X181,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
516
FLORIS VAN DIJCK
FLORIS VAN DIJCK
(Delft, 1575 ; Haarlem, 1651)
Natura morta
Siglato VD in basso a sinistra
Olio su tavola, cm 51,6X67,4
Natura morta
Siglato VD in basso a sinistra
Olio su tavola, cm 51,6X67,4
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
548
GEORG JAKOBIDES
GEORG JAKOBIDES
Mitylene, 1853 ; 1932
Natura silente con mele
Firmato G Jakobides in basso a sinistra
Olio su tela, cm 42X62,5
Natura silente con mele
Firmato G Jakobides in basso a sinistra
Olio su tela, cm 42X62,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
549
GIOVANNI BATTISTA CIOLINA
GIOVANNI BATTISTA CIOLINA
Toceno, 1870 ; 1955
Paesaggio di montagna con gregge
Firmato G B Ciolina in basso a sinistra
Olio su tela, cm 100X130,5
Paesaggio di montagna con gregge
Firmato G B Ciolina in basso a sinistra
Olio su tela, cm 100X130,5
ESTIMATE € 5.000 - 7.000
552
PAOLO TROUBETZKOI
PAOLO TROUBETZKOI
Verbania, 1866 ; 1938
Nativo americano a cavallo
Firmato Paolo Troubetzkoy e datato 1893 sulla base
Bronzo, alt. cm 61
Nativo americano a cavallo
Firmato Paolo Troubetzkoy e datato 1893 sulla base
Bronzo, alt. cm 61
ESTIMATE € 5.000 - 7.000