487
DOMENICO DE MARCHIS detto il TEMPESTINO (attr. a)
(Roma, 1646 ; 1713)
Paesaggio con il viaggio di Rebecca
Olio su tela, cm 132X170
Paesaggio con il viaggio di Rebecca
Olio su tela, cm 132X170
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
Provenienza:
Venezia, Semenzato, 2 giugno 1985, lotto 55 (come Carlo Antonio Tavella)
Milano, collezione privata
Il dipinto presenta un ampio paesaggio di gusto prettamente romano, mostrando analogie illustrative e di conduzione pittorica con le creazioni di Gaspard Dughet (Roma, 1615 ; 1675). Questo dato indica che l'opera sia stata eseguita a Roma e nella bottega dughettiana in cui lavoravano Pieter Mulier detto il Tempesta, Crescenzo Onofri, Giovanni Battista Giovannini e Domenico De Marchis detto il Tempestino. Preso atto della bella qualità e che la superficie pittorica presenta una ossidazione delle stesure riscontrabile nei dipinti di Gaspard Dughet e dei suoi collaboratori, si convalida così l'idea che l'autore sia da individuare nella sua stretta cerchia, tenendo comunque a mente le evidenti affinità con il Mulier. È infatti noto che questi maestri lavorarono alla decorazione di Palazzo Colonna dipingendo una serie di paesaggi e marine, per non dire delle opere condotte dai medesimi per il Palazzo al Corso dei Doria Pamphilj. A discapito delle difficoltà attributive, il dipinto si rivela non solo di alta qualità ma anche una importante testimonianza per comprendere le vicende del paesaggismo romano seicentesco. Nondimeno, un possibile aiuto filologico è offerto dalle figure, il cui tenore alla Luigi Garzi può suggerire il riferimento a Domenico De Marchis (Roma, 1646 ; 1713) che, anch'esso allievo di Dughet e cognato del Tempesta, non solo sviluppò paesaggi simili a questo in esame ma sappiamo dalle fonti affidare di sovente l'esecuzione dei brani di figura al Garzi (Cfr. inventario Luciani). Tornando al paesaggio, troviamo un utile riscontro con i due di De Marchis esitati presso la Sotheby's di Amsterdam il 22 maggio 1990, lotto 26, in cui si coglie una somigliante costruzione paesistica che coniuga gli insegnamenti di Dughet con quelli di Mulier. Se così fosse diverrebbe possibile datare l'opera al settimo/ottavo decennio, misurando che dopo la partenza del Tempesta da Roma e specialmente negli anni maturi, il pittore aggiornerà il proprio stile sull'esempio di Jan Frans van Bloemen, come si evince dai dipinti appartenenti alla collezione Pamphilj databile agli anni Novanta.
Bibliografia di riferimento:
Arch. di Stato di Roma, Trenta Notai Capitolini, Ufficio 19, busta 520, ff. 222r, 226r, 234v, 235v, 254r, 256r (Inv. Rouault de Gamaches); ibid., Ufficio 32, busta 366, ff. 146v-147r, 150v (Inv. Luciani)
L. Pascoli, Vite..., Roma 1730, I, p. 179; P. A. Orlandi, Abecedario pittorico, Napoli 1733, p. 261
L. Salerno, Pittori di paesaggio del Seicento a Roma, II, Roma 1976, pp. 642 s., 652
F. Cappelletti, Pieter Mulier, in La Pittura di Paesaggio in Italia. Il Seicento, a cura di L. Trezzani, Milano 2004, pp. 313-315
A. G. De Marchi, Il Palazzo Doria Pamphilj e le sue collezioni, Firenze 2008, pp. 99-116; 142-145
Venezia, Semenzato, 2 giugno 1985, lotto 55 (come Carlo Antonio Tavella)
Milano, collezione privata
Il dipinto presenta un ampio paesaggio di gusto prettamente romano, mostrando analogie illustrative e di conduzione pittorica con le creazioni di Gaspard Dughet (Roma, 1615 ; 1675). Questo dato indica che l'opera sia stata eseguita a Roma e nella bottega dughettiana in cui lavoravano Pieter Mulier detto il Tempesta, Crescenzo Onofri, Giovanni Battista Giovannini e Domenico De Marchis detto il Tempestino. Preso atto della bella qualità e che la superficie pittorica presenta una ossidazione delle stesure riscontrabile nei dipinti di Gaspard Dughet e dei suoi collaboratori, si convalida così l'idea che l'autore sia da individuare nella sua stretta cerchia, tenendo comunque a mente le evidenti affinità con il Mulier. È infatti noto che questi maestri lavorarono alla decorazione di Palazzo Colonna dipingendo una serie di paesaggi e marine, per non dire delle opere condotte dai medesimi per il Palazzo al Corso dei Doria Pamphilj. A discapito delle difficoltà attributive, il dipinto si rivela non solo di alta qualità ma anche una importante testimonianza per comprendere le vicende del paesaggismo romano seicentesco. Nondimeno, un possibile aiuto filologico è offerto dalle figure, il cui tenore alla Luigi Garzi può suggerire il riferimento a Domenico De Marchis (Roma, 1646 ; 1713) che, anch'esso allievo di Dughet e cognato del Tempesta, non solo sviluppò paesaggi simili a questo in esame ma sappiamo dalle fonti affidare di sovente l'esecuzione dei brani di figura al Garzi (Cfr. inventario Luciani). Tornando al paesaggio, troviamo un utile riscontro con i due di De Marchis esitati presso la Sotheby's di Amsterdam il 22 maggio 1990, lotto 26, in cui si coglie una somigliante costruzione paesistica che coniuga gli insegnamenti di Dughet con quelli di Mulier. Se così fosse diverrebbe possibile datare l'opera al settimo/ottavo decennio, misurando che dopo la partenza del Tempesta da Roma e specialmente negli anni maturi, il pittore aggiornerà il proprio stile sull'esempio di Jan Frans van Bloemen, come si evince dai dipinti appartenenti alla collezione Pamphilj databile agli anni Novanta.
Bibliografia di riferimento:
Arch. di Stato di Roma, Trenta Notai Capitolini, Ufficio 19, busta 520, ff. 222r, 226r, 234v, 235v, 254r, 256r (Inv. Rouault de Gamaches); ibid., Ufficio 32, busta 366, ff. 146v-147r, 150v (Inv. Luciani)
L. Pascoli, Vite..., Roma 1730, I, p. 179; P. A. Orlandi, Abecedario pittorico, Napoli 1733, p. 261
L. Salerno, Pittori di paesaggio del Seicento a Roma, II, Roma 1976, pp. 642 s., 652
F. Cappelletti, Pieter Mulier, in La Pittura di Paesaggio in Italia. Il Seicento, a cura di L. Trezzani, Milano 2004, pp. 313-315
A. G. De Marchi, Il Palazzo Doria Pamphilj e le sue collezioni, Firenze 2008, pp. 99-116; 142-145
LOTS
433
GIOVANNI PAOLO CASTELLI detto SPADINO
GIOVANNI PAOLO CASTELLI detto SPADINO
(Roma, 1659 ; 1730)
Natura morta
Olio su tela, cm 74,5X100
Natura morta
Olio su tela, cm 74,5X100
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
437
PELLEGRO PIOLA
PELLEGRO PIOLA
(Genova, 1617 ; 1640)
Sacra Famiglia
Olio su tela, cm 95X136
Sacra Famiglia
Olio su tela, cm 95X136
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
456
GIUSEPPE RIGHINI
GIUSEPPE RIGHINI
(attivo a Imola nel XVIII Secolo)
Ritratto del conte Orazio Avogli Trotti
Firmato e datato sul verso Joseph Righini Imolensis pinxit 13 novembre 1767
Inscritto sul verso Ill.m/s/u, ? Horatius Avogli Trotti etatis sue an. 66
Ritratto di Caterina Avogli Trotti
Firmato sul verso Joseph Righini pinxit
Inscritto sul verso Ill.ma D:a Com... Catharina Cremona Avogli Trotti aetatis sue an. )13 novembre 1767 Uxor Illmi. D.i Horatiy Avogli Trotti
Olio su tela, cm 127X94,5 (2)
Ritratto del conte Orazio Avogli Trotti
Firmato e datato sul verso Joseph Righini Imolensis pinxit 13 novembre 1767
Inscritto sul verso Ill.m/s/u, ? Horatius Avogli Trotti etatis sue an. 66
Ritratto di Caterina Avogli Trotti
Firmato sul verso Joseph Righini pinxit
Inscritto sul verso Ill.ma D:a Com... Catharina Cremona Avogli Trotti aetatis sue an. )13 novembre 1767 Uxor Illmi. D.i Horatiy Avogli Trotti
Olio su tela, cm 127X94,5 (2)
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
464
GIUSEPPE BERNARDINO BISON
GIUSEPPE BERNARDINO BISON
(Palmanova, 1762 ; Milano, 1844)
Interno della Chiesa di San Marco di Venezia
Tempera su cartoncino, cm 20X29,5
Interno della Chiesa di San Marco di Venezia
Tempera su cartoncino, cm 20X29,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
465
PITTORE VENETO-CRETESE DEL XVI-XVII SECOLO
PITTORE VENETO-CRETESE DEL XVI-XVII SECOLO
Deposizione
Firmato in basso al centro sul sepolcro
Olio su tavola, cm 60,5X89
Firmato in basso al centro sul sepolcro
Olio su tavola, cm 60,5X89
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
467
PAOLO PORPORA
PAOLO PORPORA
(Napoli, 1617 ; Roma, 1673)
Natura morta
Olio su tela, cm 62X73,5
Natura morta
Olio su tela, cm 62X73,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
474
PIETRO PAOLO RUBENS (allievo di)
PIETRO PAOLO RUBENS (allievo di)
(Siegen, 1577 ; Anversa, 1640)
Incontro tra Davide e Abigail
Olio su tavola, cm 136X225
Incontro tra Davide e Abigail
Olio su tavola, cm 136X225
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
494
FERDINANDO SANFELICE (attr. a)
FERDINANDO SANFELICE (attr. a)
(Napoli, 1675 ; 1748)
Cena in Emmaus
Olio su tela, cm 127X181,5
Cena in Emmaus
Olio su tela, cm 127X181,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
516
FLORIS VAN DIJCK
FLORIS VAN DIJCK
(Delft, 1575 ; Haarlem, 1651)
Natura morta
Siglato VD in basso a sinistra
Olio su tavola, cm 51,6X67,4
Natura morta
Siglato VD in basso a sinistra
Olio su tavola, cm 51,6X67,4
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
548
GEORG JAKOBIDES
GEORG JAKOBIDES
Mitylene, 1853 ; 1932
Natura silente con mele
Firmato G Jakobides in basso a sinistra
Olio su tela, cm 42X62,5
Natura silente con mele
Firmato G Jakobides in basso a sinistra
Olio su tela, cm 42X62,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
549
GIOVANNI BATTISTA CIOLINA
GIOVANNI BATTISTA CIOLINA
Toceno, 1870 ; 1955
Paesaggio di montagna con gregge
Firmato G B Ciolina in basso a sinistra
Olio su tela, cm 100X130,5
Paesaggio di montagna con gregge
Firmato G B Ciolina in basso a sinistra
Olio su tela, cm 100X130,5
ESTIMATE € 5.000 - 7.000
552
PAOLO TROUBETZKOI
PAOLO TROUBETZKOI
Verbania, 1866 ; 1938
Nativo americano a cavallo
Firmato Paolo Troubetzkoy e datato 1893 sulla base
Bronzo, alt. cm 61
Nativo americano a cavallo
Firmato Paolo Troubetzkoy e datato 1893 sulla base
Bronzo, alt. cm 61
ESTIMATE € 5.000 - 7.000