467
PAOLO PORPORA
(Napoli, 1617 ; Roma, 1673)
Natura morta
Olio su tela, cm 62X73,5
Natura morta
Olio su tela, cm 62X73,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
Provenienza:
Napoli, collezione privata
Su Paolo Porpora possediamo scarne notizie biografiche, tuttavia, sappiamo che nel 1632 era allievo del celebre naturamortista Giacomo Recco. La sua produzione, inoltre, conta una sola opera firmata e ciò pone difficoltà per definire agevolmente la cronologia del suo catalogo, mentre è indubbio che l'artista conquistò precocemente uno straordinario successo e il De Dominici di lui scrisse 'che dipinse con migliore maniera e più belle composizioni di Luca Forte' raffigurando con maestria: 'pesci, ostriche, lumache, buccine e altre creature marine, e altro ancora' (B. De Dominici, Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani, Napoli, 1742-45, III, p. 293). Nel 1654 Porpora lasciò Napoli per recarsi a Roma dove frequentò l'Accademia di San Luca dal 1655 al 1670, entrando poi a far parte della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon nel 1666. Nella Città Eterna l'autore ebbe l'opportunità di conoscere i colleghi del nord Europa come Otto Marseus van Schrieck (c. 1613-1678) e Matthias Withoos (1627-1703), che condizionarono profondamente il suo stile, inducendolo a descrivere meravigliosi sottoboschi, evocandone al meglio la natura misteriosa, come si evince osservando le tele conservate al Museo Pignatelli di Napoli e al Museo Nazionale del Galles. Nelle nature morte più tradizionali, tra le quali eccelle quella di Capodimonte, Porpora dimostra altrettanto bene la propria indole naturalistica ma anche una fervida fantasia e delicatezza compositiva, coadiuvata da una eccellente ricercatezza cromatica e regia di lume crepuscolare. Queste qualità si possono ben riscontrare nella tela qui presentata, la cui atmosfera, sia pur offuscata dalla sporcizia, è ravvivata dalla presenza dei raffinati vasi istoriati, dal rosso vivo dei corbezzoli, dalla lucente rugiada delle foglie e dai peculiari funghi posti in primo piano. L'opera, quindi, presenta il conseguimento di una autonomia inventiva e compositiva che suggerisce una datazione matura ma ancora intrisa dei sentimenti naturalistici partenopei.
Si ringrazia Stefano Causa per l'attribuzione.
Bibliografia di riferimento:
R. Causa, Paolo Porpora e il primo tempo della «natura morta» napoletana, in Paragone, II, 1951, 15, pp. 30-36
R. Causa, La natura morta a Napoli nel Sei e nel Settecento, in Storia di Napoli, V, 2, Napoli 1972, pp. 1009-1011
L. Salerno, La natura morta italiana, 1560-1805, Roma 1984, pp. 202-209, n. 50
A. Tecce, in Civiltà del Seicento a Napoli, catalogo della mostra a cura di R. Causa I, Napoli 1984, pp. 364-368, nn. 2.163-2.167
A. Tecce, Paolo Porpora, in La natura morta in Italia, a cura di F. Porzio, II, Milano 1989, pp. 893-899
G. De Vito, Paolo Porpora e la nascita di un genere a Napoli, in Ricerche sul '600 napoletano. Saggi e documenti per la storia dell'arte 1999, Napoli 2000, pp. 18-42
G. Bocchi ; U. Bocchi, Pittori di natura morta a Roma. Artisti italiani 1630-1750, Viadana 2005, pp. 337-355
Napoli, collezione privata
Su Paolo Porpora possediamo scarne notizie biografiche, tuttavia, sappiamo che nel 1632 era allievo del celebre naturamortista Giacomo Recco. La sua produzione, inoltre, conta una sola opera firmata e ciò pone difficoltà per definire agevolmente la cronologia del suo catalogo, mentre è indubbio che l'artista conquistò precocemente uno straordinario successo e il De Dominici di lui scrisse 'che dipinse con migliore maniera e più belle composizioni di Luca Forte' raffigurando con maestria: 'pesci, ostriche, lumache, buccine e altre creature marine, e altro ancora' (B. De Dominici, Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani, Napoli, 1742-45, III, p. 293). Nel 1654 Porpora lasciò Napoli per recarsi a Roma dove frequentò l'Accademia di San Luca dal 1655 al 1670, entrando poi a far parte della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon nel 1666. Nella Città Eterna l'autore ebbe l'opportunità di conoscere i colleghi del nord Europa come Otto Marseus van Schrieck (c. 1613-1678) e Matthias Withoos (1627-1703), che condizionarono profondamente il suo stile, inducendolo a descrivere meravigliosi sottoboschi, evocandone al meglio la natura misteriosa, come si evince osservando le tele conservate al Museo Pignatelli di Napoli e al Museo Nazionale del Galles. Nelle nature morte più tradizionali, tra le quali eccelle quella di Capodimonte, Porpora dimostra altrettanto bene la propria indole naturalistica ma anche una fervida fantasia e delicatezza compositiva, coadiuvata da una eccellente ricercatezza cromatica e regia di lume crepuscolare. Queste qualità si possono ben riscontrare nella tela qui presentata, la cui atmosfera, sia pur offuscata dalla sporcizia, è ravvivata dalla presenza dei raffinati vasi istoriati, dal rosso vivo dei corbezzoli, dalla lucente rugiada delle foglie e dai peculiari funghi posti in primo piano. L'opera, quindi, presenta il conseguimento di una autonomia inventiva e compositiva che suggerisce una datazione matura ma ancora intrisa dei sentimenti naturalistici partenopei.
Si ringrazia Stefano Causa per l'attribuzione.
Bibliografia di riferimento:
R. Causa, Paolo Porpora e il primo tempo della «natura morta» napoletana, in Paragone, II, 1951, 15, pp. 30-36
R. Causa, La natura morta a Napoli nel Sei e nel Settecento, in Storia di Napoli, V, 2, Napoli 1972, pp. 1009-1011
L. Salerno, La natura morta italiana, 1560-1805, Roma 1984, pp. 202-209, n. 50
A. Tecce, in Civiltà del Seicento a Napoli, catalogo della mostra a cura di R. Causa I, Napoli 1984, pp. 364-368, nn. 2.163-2.167
A. Tecce, Paolo Porpora, in La natura morta in Italia, a cura di F. Porzio, II, Milano 1989, pp. 893-899
G. De Vito, Paolo Porpora e la nascita di un genere a Napoli, in Ricerche sul '600 napoletano. Saggi e documenti per la storia dell'arte 1999, Napoli 2000, pp. 18-42
G. Bocchi ; U. Bocchi, Pittori di natura morta a Roma. Artisti italiani 1630-1750, Viadana 2005, pp. 337-355
LOTS
501
GIOVANNI MARIA VIANI
GIOVANNI MARIA VIANI
(Bologna, 1636 ; 1700)
Il profeta Isaia
Olio su tela, cm 78X105
Il profeta Isaia
Olio su tela, cm 78X105
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
433
GIOVANNI PAOLO CASTELLI detto SPADINO
GIOVANNI PAOLO CASTELLI detto SPADINO
(Roma, 1659 ; 1730)
Natura morta
Olio su tela, cm 74,5X100
Natura morta
Olio su tela, cm 74,5X100
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
485
GIOVANNI PAOLO PANINI
GIOVANNI PAOLO PANINI
(Piacenza, 1691 ; Roma, 1765)
Veduta ideata di porto
Olio su tela, cm 87X128
Veduta ideata di porto
Olio su tela, cm 87X128
ESTIMATE € 20.000 - 30.000
522
GIOVANNI STANCHI
GIOVANNI STANCHI
(Roma, 1608 ; 1675 circa)
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X59,5
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X59,5
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
523
GIOVANNI STANCHI
GIOVANNI STANCHI
(Roma, 1608 ; 1675 circa)
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X59,5
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X59,5
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
492
GIOVANNI STEFANO DANEDI
GIOVANNI STEFANO DANEDI
(Treviglio, 1612 ; Milano, 1690)
Testa di San Giovanni
Olio su tela, cm 53X70
Testa di San Giovanni
Olio su tela, cm 53X70
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
438
GIROLAMO PESCI (attr. a)
GIROLAMO PESCI (attr. a)
(Roma, 1679 ; 1759)
Annunciazione
Olio su rame, cm 45X34
Annunciazione
Olio su rame, cm 45X34
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
424
GIUSEPPE ANTONIO PIANCA
GIUSEPPE ANTONIO PIANCA
(Agnona, 1703 ; Milano, 1760)
San Girolamo
Olio su tela, cm 87X68
San Girolamo
Olio su tela, cm 87X68
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
519
GIUSEPPE ARCIMBOLDO (maniera di)
GIUSEPPE ARCIMBOLDO (maniera di)
(Milano, 1527 ; 1593)
Allegoria dell'Estate
Olio su tela, cm 99X73,5
Allegoria dell'Estate
Olio su tela, cm 99X73,5
ESTIMATE € 8.000 - 12.000
411
GIUSEPPE BAZZANI
GIUSEPPE BAZZANI
(Mantova, 1690 ; 1769)
Annunciazione
Olio su tela, cm 154,5X116
Annunciazione
Olio su tela, cm 154,5X116
ESTIMATE € 15.000 - 25.000
464
GIUSEPPE BERNARDINO BISON
GIUSEPPE BERNARDINO BISON
(Palmanova, 1762 ; Milano, 1844)
Interno della Chiesa di San Marco di Venezia
Tempera su cartoncino, cm 20X29,5
Interno della Chiesa di San Marco di Venezia
Tempera su cartoncino, cm 20X29,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
489
GIUSEPPE BERNARDINO BISON
GIUSEPPE BERNARDINO BISON
(Palmanova, 1762 ; Milano, 1844)
Paesaggio con eleganti viaggiatori
Olio su tela applicata su tavola, cm 19,5X25
Paesaggio con eleganti viaggiatori
Olio su tela applicata su tavola, cm 19,5X25
ESTIMATE € 4.000 - 7.000