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Una scelta di stile nelle maioliche di una signora torinese

In occasione delle aste genovesi di Arredi, Ceramiche, Sculture e Oggetti d’Arte sarà esitata il 7 giugno una selettiva raccolta di 64 maioliche provenienti dalla collezione di  una signora torinese.

Un corpus che costituisce uno degli insiemi più interessanti tra quelli riuniti nel secondo dopoguerra in Italia, un periodo particolarmente felice per il collezionismo pubblico e privato di ceramiche di qualità: di una qualità garantita non solo dalla disponibilità sul mercato di opere di grande interesse, ma anche dalla presenza di gallerie antiquarie di un livello particolarmente sofisticato (e basterà qui citare nomi come quelli di Questa e Sprovieri) e di un notevole fervore degli studi attorno alle arti decorative antiche. Ed infatti la colta collezionista, che a partire dalla metà degli anni Settanta e fino al principio di questo secolo, cominciava a riunire le opere di questo catalogo, poté affidarsi al Gotha del tempo degli specialisti del mercato, sia in Italia che all’estero.

La raccolta si compone di pezzi in maggioranza liguri, spesso di grande interesse e dal forte impatto decorativo, comprende alcune tra le tipologie più note e felici di quella produzione ceramica, a cominciare dagli stagnoni qui rappresentati da una grande coppia realizzata nelle fornaci Conrado di Albissola (lotto 12, stima 800 – 1.000 euro), fino ai grandi piatti da parata, per lo più bianchi e blu (lotto 29, stima 1.400 – 1.600 euro: lotto 34 con arma araldica della famiglia Riparola, stima 1.000 – 1.500 euro).

Particolarmente intrigante è il piccolo ma scelto nucleo a decoro araldico, di considerevole eleganza e di non poco interesse storico artistico, e si pensa qui alle possibili committenze dei milanesi (o lombardi) Bossi (lotto 42, stima 1.200 – 1.400 euro) o alla alzata parte del servizio realizzato nel 1686 per i fiorentini Giovanni Lorenzo Pucci e Maria Castelli (lotto 30, stima 1.200 – 1.600 euro). Ma molto colpiscono anche i piatti di grandi dimensioni su fondo a tappezzeria e decori a figure orientali, le celebri turcherie, davvero eleganti (lotti 45 – 48, tutti con una stima di 1.600 – 1.800 euro). Come particolarmente interessanti sono alcuni esemplari di notevole rarità: e fra tutti ricordiamo l’alzata Guidobono, databile al 1670-1680 circa e decorata con l’episodio del Giudizio di Salomone, magnificamente inserito in un’audace ed elegante prospettiva architettonica (lotto 35, stima 1.600 – 2.200 euro).


Lotto 45
Piatto da parata in maiolica bianca e blu, fornace di Savona, XVII secolo
Alt. cm 3, diam. cm 45
Stima € 1.600 – 1.800