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Lo stipo monetiere la la fantasia del segreto

Lo stipo monetiere è un mobile da wunderkammer che nel Rinascimento assunse le caratteristiche di manufatto estremamente prezioso dalla forma architettonica complessa arricchita, negli esemplari più esclusivi, da bronzi dorati al mercurio, incrostazioni d’avorio e di pietre dure, di madreperla e corallo, con piccoli dipinti e incisioni.

Un’oggetto creato per custodire segreti, spesso regali e aristocratici, che esalta la fantasia e il talento dell’ebanista e il gusto del committente. Quando era di medie dimensioni poggia sul ripiano di un altro mobile.

Nella prossima asta genovese di Arredi, Sculture, Ceramiche e Oggetti d’Arte del 7 – 8 giugno 2022 verrà esitato un sontuoso stipo monetiere napoletano del Seicento (lotto 190, stima 20.000 – 30.000 euro), in legno di ebano e vetri eglomisé (termine francese che specifica il processo di doratura nel parte posteriore del vetro per creare una finitura a specchio) dalla forma architettonica con vano superiore a scomparsa e coperchio apribile, le cornici lavorate a guilloch, interamente ornato da vetri dipinti, due corpi laterali a quattro cassetti ciascuno con raffiguranti i Re di Napoli. Nella lunetta superiore campeggia un guerriero,  e nel corpo centrale con edicola – entro con colonne tortili è raffigurata l’Allegoria della Fortezza e della Maestà, mentre lo sportello è sormontato da profilo dell’Imperatore Massimiliano I.

Con un’oggetto così la casa diventa una quinta di scena o come disse il famoso designer Alessandro Mendini: “L’arredamento della nostra casa diventa il teatro della vita privata, quella scena dove ogni stanza permette il cambiamento, la dinamica degli atteggiamenti e delle situazioni: è la casa palcoscenico”.


Lotto 190
Stipo monetiere in legno di ebano e vetri eglomisé, Napoli, XVII secolo
Alt. cm 97, larg. cm 151,5, prof. cm 48
Stima € 20.000 – 30.000