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L’arte dei Sazikov tra tradizione e modernità

La gioielleria Sazikov è stata fondata a Mosca nel 1793 da Pavel Fedorovich Sazikov. Nel 1810 avvia una fabbrica di argenteria e apre un negozio di gioielli. Nel 1830 gli subentra il figlio Ivan Pavlovich (1793-1868), che alla metà dell’Ottocento si guadagna la fama di eccezionale gioielliere.

Oltre alla tecnica eccelsa, il successo nasce anche nell’essere sempre aggiornato sugli sviluppi tecnologici, come l’acquisto di attrezzature moderne e l’implementazione di tecnologie occidentali. Fu il primo in Russia ad acquistare una macchina arabescata che giunge a Mosca dalla Francia nel 1843. Per rendere unica la sua attività –  in continuo sviluppo e ampliamento (nel 1842 apre un negozio a San Pietroburgo) – Ivan Sazikov invitò famosi scultori e pittori a collaborare ai suoi progetti e alla creazione di nuovi modelli: Ivan Vitali, Peter Clodt von e Fedor Solntsev erano tra loro.

A metà del XIX secolo la gioielleria Sazikov  è considerata una delle migliori in Russia, custode dello stile russo nell’arte della gioielleria, che oltre alle tecniche di base dell’oreficeria, come la cesellatura e la fusione, prevedeva il sommo utilizzo dello smalto, dell’incisione e del niello. Questo gli vale la medaglia d’Oro all’Esposizione Universale di Londra del 1851 e la Legion d’Onore a quella di Parigi del 1867.

Nella sezione dedicata alle Icone e Oggetti d’Arte Russa dell’asta milanese di Argenti del 23 giugno 2022 sarà presente un’icona uscita dal laboratorio Sazikov di San Pietroburgo nel 1879, raffigurante San Alexander Nevsky, con riza in argento parzialmente dorato, con il bollo delle insegne imperiali che sarà esitato con una stima di 4.500 – 5.500 euro (lotto 219).

Icona raffigurante “S. Alexander Newsky” con riza in argento parzialmente dorato, San Pietroburgo, 1879, orafo Sazikov, bollo con insegne imperiali. Tempera su tavola, cm 34,5 x 25,5. Stima € 4.500 – 5.500