Il design per Ettore Sottsass è un magma dinamico di innumerevoli competenze tecniche, intellettuali e umane che producono oggetti, mobili, spazi abitativi che si compongono in maniera emotiva e giocosa, corale ed ironica. Talento eclettico tra pittura e architettura, fin da subito si occupa di edilizia, arredamento, disegno industriale, dipingendo, modellando ceramiche, disegnando tappeti e vetri. In un suo breve scritto apparso su “Domus” del settembre 1959 (n. 358) così commenta uno appartamento da lui firmato: “La composizione di queste pareti, procede secondo un succedersi e alternarsi di superfici diverse in un gioco che è essenzialmente grafico e cromatico (…) Quasi non conta la terza dimensione e lo spazio si percepisce per un succedersi rotatorio di piani a due dimensioni”.
I suoi mobili sono sculture, altari, monoliti che abitano lo spazio con un approccio tanto positivo e corale quanto sperimentale. Rifonda il senso di abitare lo spazio con la follia visionaria di un’artista. Le sue forme e colori vivono in armoniche sproporzioni e i materiali sembrano vivere felici, tra metalli e legni colorati, pareti a tinte decise, quadri e righe, bianco e nero, in una ricerca che sfugge ad effimere mode per cercare una sintesi che sia evocativa e trasgressiva insieme.
Nella prossima asta di Design e Stile Italiano che si terrà negli splendidi spazi di Palazzo del Melograno di Genova verranno esitati due oggetti iconici del percorso creativo di Sottsass tra gli anni ’50 e ’60 come lo specchio da parete con le estremità a pettine, unico nella grande dimensione che misura oltre due metri di altezza, prodotto da Santambrogio & De Berti negli anni Cinquanta (lotto 55, stima 10.000 -15.000 euro), e una rara credenza mod. MS 120 in legno esotico e ottone, realizzata da Poltronova nel 1960 circa (lotto 56, stima 12.000 – 16.000 euro)