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RAUL VIVIANI
Firenze 1883 - Rapallo 1965
La vela bianca
Firmato Raoul Viviani in basso a destra
Tecnica mista su cartone, cm 42,5X65,5
La vela bianca
Firmato Raoul Viviani in basso a destra
Tecnica mista su cartone, cm 42,5X65,5
ESTIMATE € 300 - 500
Provenienza:
Genova, collezione privata
Raul Viviani si trasferisce in giovane età da Firenze a Milano e nel 1898 entra all'Accademia di Brera sotto la guida di Giuseppe Mentessi. In seguito frequenterà la scuola della Famiglia Artistica seguendo le lezioni di nudo. Artista eclettico, si interessa ai diversi movimenti artistici in voga al tempo e in particolare al divisionismo, entrando in contatto e stringendo amicizia con Emilio Longoni e Gaetano Previati.
Nel 1912 partecipa alla Biennale di Venezia, dove attirerà l'attenzione di Camillo Boito che elogia l'indipendenza artistica e la sperimentazione tecnica di Viviani, definendolo 'l'anarchico dell'arte'. Sarà Boito, infatti, a nominare Viviani per l'Accademia d'Onore di Brera. Viviani parteciperà a numerose esposizioni in Italia e all'estero. Alla Mondiale di Bruxelles nel 1910 verrà particolarmente elogiata la sua armoniosa tela Ippocastani. Grande successo ottiene alla Biennale di Venezia del 1912 il grande ed originale trittico La parabola del giorno. Nel 1926 intraprenderà la carriera di critico scrivendo per Roma e Mezzogiorno per poi diventare direttore del Giornale dell'Arte nel 1929. Nel 1931 il presidente dell'Uruguay gli chiederà di fondare l'Accademia di Belle Arti di Montevideo.
Genova, collezione privata
Raul Viviani si trasferisce in giovane età da Firenze a Milano e nel 1898 entra all'Accademia di Brera sotto la guida di Giuseppe Mentessi. In seguito frequenterà la scuola della Famiglia Artistica seguendo le lezioni di nudo. Artista eclettico, si interessa ai diversi movimenti artistici in voga al tempo e in particolare al divisionismo, entrando in contatto e stringendo amicizia con Emilio Longoni e Gaetano Previati.
Nel 1912 partecipa alla Biennale di Venezia, dove attirerà l'attenzione di Camillo Boito che elogia l'indipendenza artistica e la sperimentazione tecnica di Viviani, definendolo 'l'anarchico dell'arte'. Sarà Boito, infatti, a nominare Viviani per l'Accademia d'Onore di Brera. Viviani parteciperà a numerose esposizioni in Italia e all'estero. Alla Mondiale di Bruxelles nel 1910 verrà particolarmente elogiata la sua armoniosa tela Ippocastani. Grande successo ottiene alla Biennale di Venezia del 1912 il grande ed originale trittico La parabola del giorno. Nel 1926 intraprenderà la carriera di critico scrivendo per Roma e Mezzogiorno per poi diventare direttore del Giornale dell'Arte nel 1929. Nel 1931 il presidente dell'Uruguay gli chiederà di fondare l'Accademia di Belle Arti di Montevideo.
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