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DOMENICO BRANDI
(Napoli, 1683 - 1736)
Scena pastorale
Olio su tela, cm 76,5X100
Scena pastorale
Olio su tela, cm 76,5X100
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
Formatosi con il padre, abile prospettico e decoratore, Domenico Brandi guarda alla tradizione paesistica partenopea, in particolare le opere del Gargiulo, prima di intraprendere il viaggio a Roma dove svolse la sua attività nella bottega di Rosa da Tivoli. Nella Città Eterna il pittore acquisisce il gusto illustrativo e bucolico del suo maestro e il dipinto in esame esprime assai bene questa commistione, giungendo a una visione pittoresca della natura, che sarà peculiare alla sua produzione. Il De Dominici lo definisce quale pittore animalier, con esiti che influenzeranno altresì l'arte di Michele Pagano (Napoli, 1697 - 1732) e Nicola Viso (1724 - 1742). Nel nostro caso, la stretta affinità con il Roos suggerisce una esecuzione ancora giovanile e romana, in analogia con la tela segnalata da Zeri (archivio Zeri, n. 76701), in cui si osservano simili dettagli e stesure. Detto questo, è interessante domandarsi il perché della sorprendente fortuna commerciale, illustrativa e collezionistica di questa tipologia di paesaggi. È infatti noto, a esempio, che le creazioni di Rosa da Tivoli erano richieste dai principali amatori d'arte d'Europa e che il Brandi, fu certamente sodale con il collega per soddisfare una richiesta crescente di opere. Ciò incise certamente sulla coerenza qualitativa e stilistica, altresì condizionata da una vita sregolata e dedita alla frequentazione di osterie, cagionando una discontinua accuratezza del pennello. Tuttavia, si conviene che questi artisti ci offrono con sincero naturalismo un ritratto della vita pastorale della campagna romana, avulsa da influenze arcadiche, letterarie o archeologiche.
LOTS