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MARIANO ROSSI
(Sciacca, 1731 - Roma, 1807)
Bozzetto
Olio su tela, cm 39,5X31
Bozzetto
Olio su tela, cm 39,5X31
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
Mariano Rossi si formò a Palermo con Filippo Randazzo e nel 1744 lo sappiamo a Napoli nella bottega di Francesco Solimena con il quale apprese la tecnica del buon fresco. Nel 1750 il pittore si trasferì a Roma dove collaborò con Marco Benefial e, nel 1766 fu accolto all'Accademia di San Luca. La sua arte esprime una eccellente sintesi dei migliori artefici napoletani, dimostrando uno studio attento degli esempi del Solimena, di Luca Giordano e Corrado Giaquinto, ma rinnovati dal classicismo romano con esiti di altissimo livello qualitativo. La fama del Rossi è dovuta principalmente per aver affrescato la volta del salone d'ingresso di Villa Borghese a Roma nel 1774 raffigurante L'Apoteosi di Romolo accolto da Giove nell'Olimpo. Ma anche per aver dipinto Il Sogno di Papa Innocenzo III nella chiesa di Santa Maria all'Ara Coeli, e, su commissione del re di Napoli Ferdinando IV, la volta del salone che fa da anticamera agli appartamenti reali della Reggia di Caserta. In questo salone, il pittore raffigurò anche Le nozze di Alessandro Magno con Rossana. Ma le opere di Mariano Rossi, riconosciuto come uno dei maggiori pittori del Settecento italiano, si trovano in tutta Italia e soprattutto in Sicilia, dove, tra le molte imprese, a Palermo dipinse il catino e l'abside della Cattedrale. Il nostro dipinto si colloca verosimilmente al sesto decennio/settimo decennio, in analogia con la Sacra Famiglia con san Giovannino, sant'Elisabetta e san Zaccaria conservato alla Galleria Pallavicini di Roma (archivio Zeri, n. 62157) e la Sacra Famiglia della chiesa di Santa Lucia a Sciacca (archivio Zeri, n. 62158), quando preponderanti saranno i raffinati esempi di Francesco Mancini e Pompeo Batoni, che elaborò, di volta in volta, conseguendo risultati più o meno felici, ma sempre coerenti ad uno suo peculiare linguaggio pittorico (Beccarini).
Si ringrazia Alessandro Agresti per l'attribuzione.
Bibliografia di riferimento:
A. M. Clark, Mariano Rossi, in Painting in Italy in the Eighteenth Century: Rococò to Romanticism, Chicago, 1970, pp. 210-211
G. Sestieri, Per Mariano Rossi, in Paragone, 359 - 361, 1980, pp. 36-60
C. Siracusano, Mariano Rossi, in La Pittura del Settecento in Sicilia, Roma, 1986, pp. 317-321
G. Sestieri, Repertorio della pittura romana della fine del Seicento e del Settecento, 1994, p. 161-163
G. Sestieri, in Il Seicento e Settecento Romano nella collezione Lemme, a cura di P. Rosemberg e C. Strinati, Roma, 1998, pp. 222-223
D. Beccarini, Un'aggiunta al catalogo di Mariano Rossi, in Studi di Storia dell'arte, 2014, 25, pp. 257-261
D. Beccarini, Nella più prestigiosa capitale del gusto. i pittori siciliani a Roma durante il pontificato di Benedetto XIV, in Bollettino dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, 2016, 33 (2015), pp. 185
Si ringrazia Alessandro Agresti per l'attribuzione.
Bibliografia di riferimento:
A. M. Clark, Mariano Rossi, in Painting in Italy in the Eighteenth Century: Rococò to Romanticism, Chicago, 1970, pp. 210-211
G. Sestieri, Per Mariano Rossi, in Paragone, 359 - 361, 1980, pp. 36-60
C. Siracusano, Mariano Rossi, in La Pittura del Settecento in Sicilia, Roma, 1986, pp. 317-321
G. Sestieri, Repertorio della pittura romana della fine del Seicento e del Settecento, 1994, p. 161-163
G. Sestieri, in Il Seicento e Settecento Romano nella collezione Lemme, a cura di P. Rosemberg e C. Strinati, Roma, 1998, pp. 222-223
D. Beccarini, Un'aggiunta al catalogo di Mariano Rossi, in Studi di Storia dell'arte, 2014, 25, pp. 257-261
D. Beccarini, Nella più prestigiosa capitale del gusto. i pittori siciliani a Roma durante il pontificato di Benedetto XIV, in Bollettino dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, 2016, 33 (2015), pp. 185
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