709
ALESSIO ISSUPOFF
Vjatka, 1889 - Roma, 1957
Ritorno dalla caccia
Firmato Alessio Issupoff in basso a sinistra
Olio su tavola, cm 34,2X45
Ritorno dalla caccia
Firmato Alessio Issupoff in basso a sinistra
Olio su tavola, cm 34,2X45
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
Provenienza:
Livorno, Galleria Athena
Milano, Galleria Carini
Milano, collezione privata
Esposizioni:
Mostra di dipinti dell'Ottocento, Galleria Carini, Milano, 1971, tav. 17
Studente all'Accademia di Mosca tra il 1909 e il 1913, Issupoff studia con il ritrattista Seroff, il Wasnetzoff e poi con il Korovin, dal quale apprende il gusto dell'impressionismo francese. Dopo la Grande Guerra, nel 1925, il pittore, afflitto da problemi di salute, si stabilisce in Italia soggiornando in varie località, dedicandosi al ritratto, al paesaggio e al genere della natura morta. La sua tavolozza esprime una gamma cromatica particolarmente ricca, dai pigmenti puri, non mescolati tra loro per esaltarne la brillantezza: una tecnica che riscuote uno straordinario successo. È del 1929 la sua prima mostra milanese alla Galleria Scopinich, dove espone ben 81 quadri: l'anno successivo partecipa alla XVII Biennale di Venezia, il culmine della sua carriera artistica.
Livorno, Galleria Athena
Milano, Galleria Carini
Milano, collezione privata
Esposizioni:
Mostra di dipinti dell'Ottocento, Galleria Carini, Milano, 1971, tav. 17
Studente all'Accademia di Mosca tra il 1909 e il 1913, Issupoff studia con il ritrattista Seroff, il Wasnetzoff e poi con il Korovin, dal quale apprende il gusto dell'impressionismo francese. Dopo la Grande Guerra, nel 1925, il pittore, afflitto da problemi di salute, si stabilisce in Italia soggiornando in varie località, dedicandosi al ritratto, al paesaggio e al genere della natura morta. La sua tavolozza esprime una gamma cromatica particolarmente ricca, dai pigmenti puri, non mescolati tra loro per esaltarne la brillantezza: una tecnica che riscuote uno straordinario successo. È del 1929 la sua prima mostra milanese alla Galleria Scopinich, dove espone ben 81 quadri: l'anno successivo partecipa alla XVII Biennale di Venezia, il culmine della sua carriera artistica.
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