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GIOVANNI STANCHI
(Roma, 1608 - 1673)
Paesaggio con vaso di fiori
Olio su tela, cm 89X121
Paesaggio con vaso di fiori
Olio su tela, cm 89X121
ESTIMATE € 8.000 - 12.000
Databili alla metà del XVII secolo, le tele evidenziano l'adesione del pittore al canone barocco, dispiegando soluzioni compositive atte alla magnificenza decorativa. Giovanni Stanchi fu l'esponente principale del naturamortismo romano, regista della transizione del gusto arcaico della Natura in posa verso soluzioni di grandiosità ornamentale. Le sue composizioni, però, non trascurano i dettagli realistici dei fiori raffigurati, dedicandosi con sapienza alla descrizione dei narcisi, delle pieghe dei petali dei garofani, evocando al meglio le striature rosse e gialle dei tulipani e quelle azzurre e bianche dell'iris, così la varietà degli anemoni e delle rose antiche. Nel nostro caso, l'autore pone i suoi rigogliosi vasi fioriti en plein air con l'accorgimento di creare una contiguità del paesaggio di fondo, attuando un non comune impatto visivo avvalorato dalla vivacità cromatica. Questa sensibilità descrittiva e la costruzione scenica evidenzia altresì l'influenza nordica, di quelle suggestioni fiamminghe che, come indica De Marchi, permettono all'artista di conseguire quel Realismo di lusso che pur aderente al vero stempera o annulla l'algido rigore delle immagini. L'esempio di Giovanni si rivelerà fondamentale per l'evoluzione della natura morta tardo seicentesca e in modo particolare, parafrasando Bernardo De Dominici, per le Fracassos, tele di Abrahm Brueghel (B. De Dominici, Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani, 1742-1743, 1844, III, p. 563).
Bibliografia di riferimento:
L. Ravelli, Gli Stanchi dei fiori, Bergamo 2005
M. S. Proni, in Pittori di Natura Morta a Roma, artisti italiani 1630-1750, a cura di G. Bocchi e U. Bocchi, Viadana 2005, pp. 245-328
Bibliografia di riferimento:
L. Ravelli, Gli Stanchi dei fiori, Bergamo 2005
M. S. Proni, in Pittori di Natura Morta a Roma, artisti italiani 1630-1750, a cura di G. Bocchi e U. Bocchi, Viadana 2005, pp. 245-328
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