1176
PITTORE DEL XVI SECOLO
Ritratto di dama
Olio su tela, cm 207,5X117,5
Olio su tela, cm 207,5X117,5
STIMA € 5.000 - 8.000
Provenienza:
Torino, Galleria Zabert (come attribuito a Scipione Pulzone o Rodrigo de Villandrando)
Attribuito alla mano di Scipione Pulzone (Gaeta, 1540-1542 circa - Roma, 1598) da Gilberto Zabert, che ne ipotizza altresì un possibile riferimento al pittore spagnolo Rodrigo de Villandrando (Madrid, 1580-1622); questo ritratto di dama a figura intera e dimensioni superiori al vero, si pone all'interno di quella corrente ritrattistica di gusto internazionale e in auge alla fine del XVI Secolo. Questa tipologia di ritratti vede, sulla scia di Antonio Moro, Scipione Pulzone e Alonso Sánchez Coello, un proliferare di artisti che con forti similitudini d'impaginazione e stile, dediti a creare ritratti da parata e aulici, con gli effigiati vestiti elegantemente. L'aspetto principale di questa produzione si coglie nella descrizione attenta dei tessuti e loro ornamenti e una puntigliosa analisi dei volti. In Italia e in modo particolare a Firenze un simile gusto si riscontra nei ritratti Medici riferiti a Tiberio Titi, con figure in piedi epoche varianti illustrative e definite nei contorni da un puntiglioso calligrafismo.
Torino, Galleria Zabert (come attribuito a Scipione Pulzone o Rodrigo de Villandrando)
Attribuito alla mano di Scipione Pulzone (Gaeta, 1540-1542 circa - Roma, 1598) da Gilberto Zabert, che ne ipotizza altresì un possibile riferimento al pittore spagnolo Rodrigo de Villandrando (Madrid, 1580-1622); questo ritratto di dama a figura intera e dimensioni superiori al vero, si pone all'interno di quella corrente ritrattistica di gusto internazionale e in auge alla fine del XVI Secolo. Questa tipologia di ritratti vede, sulla scia di Antonio Moro, Scipione Pulzone e Alonso Sánchez Coello, un proliferare di artisti che con forti similitudini d'impaginazione e stile, dediti a creare ritratti da parata e aulici, con gli effigiati vestiti elegantemente. L'aspetto principale di questa produzione si coglie nella descrizione attenta dei tessuti e loro ornamenti e una puntigliosa analisi dei volti. In Italia e in modo particolare a Firenze un simile gusto si riscontra nei ritratti Medici riferiti a Tiberio Titi, con figure in piedi epoche varianti illustrative e definite nei contorni da un puntiglioso calligrafismo.
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Olio su tela, cm 122X161
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