766
ANIELLO FALCONE
(Napoli, 1607 - 1656)
Scena di battaglia tra cavallerie turche e cristiane
Olio su tela, diam. cm 148
Scena di battaglia tra cavallerie turche e cristiane
Olio su tela, diam. cm 148
ESTIMATE € 20.000 - 30.000
Provenienza:
Milano, collezione privata
Bibliografia:
G. Sestieri, 'I Pittori di Battaglie. Maestri italiani e stranieri del XVII e XVIII secolo', Roma 1999, pp. 337-338, p. 90, tav. IV, p. 344, fig. 10
L'importanza dell'artista si coglie prima di tutto leggendo le fonti, e il Falcone pur praticando un genere basso rispetto alla pittura di storia, raccolse elogi in virtù della sua straordinaria inventiva e sapienza artistica. 'Cominciò a poco a poco ad operare nella propria casa ed a dipingere varie cose a particolari, così di sante Immagini, come di battaglie in piccolo...' con queste parole infatti, il De' Dominici introduce la sua biografia nella 'Vita de' pittori, scultori ed architetti napoletani (1742-45)', rimarcandone la precoce propensione a dipingere scene belliche. La fortuna commerciale avviene precocemente, subito dopo l'apprendistato con Giuseppe Ribera, quando beneficia nientemeno che della committenza di Filippo IV di Spagna, per il quale eseguì la straordinaria serie di storie romane oggi conservate al Museo del Prado. In epoca moderna invece, si deve al Saxl la magistrale lettura critica sull'importante rinnovamento in chiave barocca di questo specifico genere pittorico da lui svolto. Al Falcone si deve appunto il merito di aver emancipato il 'quadro di battaglia' dai presupposti celebrativi di gusto cinquecentesco, creando eleganti complementi di arredo. Il naturalismo delle scene è altresì modulato dal raffinato pittoricismo che caratterizza l'arte partenopea durante il quarto decennio, che impreziosisce la tavolozza schiarendo con una luminosità diffusa e argentea la superficie. La ponderata costruzione delle immagini e la loro eleganza, costituì un modello imprescindibile per la generazione successiva e in modo particolare per gli allievi e i collaboratori del maestro, tra i quali spiccano Andrea di Lione, Carlo Coppola e Marzio Masturzio. Tornando alla nostra opera è oltremodo sorprendente per le dimensioni scenografiche e il peculiare formato, atto a focalizzare la profondità scenica e la centralità dello scontro.
Bibliografia di riferimento:
B. De Dominici, 'Vite dei pittori', Napoli 1743, III, pp. 70-81
F. Saxl, 'The battle scene without a hero, Aniello Falcone and his patrons', in 'Journal of the Warburg and Courtland Institutes', III, p. 70-87, 1939-40
A. Alabisio, 'Sante immagini e battaglie in piccolo. Tre dipinti inediti di Aniello Falcone', in 'Scritti di Storia dell'arte in onore di Raffaello Causa', 1988, pp. 189-194
Milano, collezione privata
Bibliografia:
G. Sestieri, 'I Pittori di Battaglie. Maestri italiani e stranieri del XVII e XVIII secolo', Roma 1999, pp. 337-338, p. 90, tav. IV, p. 344, fig. 10
L'importanza dell'artista si coglie prima di tutto leggendo le fonti, e il Falcone pur praticando un genere basso rispetto alla pittura di storia, raccolse elogi in virtù della sua straordinaria inventiva e sapienza artistica. 'Cominciò a poco a poco ad operare nella propria casa ed a dipingere varie cose a particolari, così di sante Immagini, come di battaglie in piccolo...' con queste parole infatti, il De' Dominici introduce la sua biografia nella 'Vita de' pittori, scultori ed architetti napoletani (1742-45)', rimarcandone la precoce propensione a dipingere scene belliche. La fortuna commerciale avviene precocemente, subito dopo l'apprendistato con Giuseppe Ribera, quando beneficia nientemeno che della committenza di Filippo IV di Spagna, per il quale eseguì la straordinaria serie di storie romane oggi conservate al Museo del Prado. In epoca moderna invece, si deve al Saxl la magistrale lettura critica sull'importante rinnovamento in chiave barocca di questo specifico genere pittorico da lui svolto. Al Falcone si deve appunto il merito di aver emancipato il 'quadro di battaglia' dai presupposti celebrativi di gusto cinquecentesco, creando eleganti complementi di arredo. Il naturalismo delle scene è altresì modulato dal raffinato pittoricismo che caratterizza l'arte partenopea durante il quarto decennio, che impreziosisce la tavolozza schiarendo con una luminosità diffusa e argentea la superficie. La ponderata costruzione delle immagini e la loro eleganza, costituì un modello imprescindibile per la generazione successiva e in modo particolare per gli allievi e i collaboratori del maestro, tra i quali spiccano Andrea di Lione, Carlo Coppola e Marzio Masturzio. Tornando alla nostra opera è oltremodo sorprendente per le dimensioni scenografiche e il peculiare formato, atto a focalizzare la profondità scenica e la centralità dello scontro.
Bibliografia di riferimento:
B. De Dominici, 'Vite dei pittori', Napoli 1743, III, pp. 70-81
F. Saxl, 'The battle scene without a hero, Aniello Falcone and his patrons', in 'Journal of the Warburg and Courtland Institutes', III, p. 70-87, 1939-40
A. Alabisio, 'Sante immagini e battaglie in piccolo. Tre dipinti inediti di Aniello Falcone', in 'Scritti di Storia dell'arte in onore di Raffaello Causa', 1988, pp. 189-194
LOTS
560
WILLEM VAN HERP (attr. a)
WILLEM VAN HERP (attr. a)
(Anversa, 1614 circa - 1677)
Maddalena
Olio su tela, cm 95X126
Maddalena
Olio su tela, cm 95X126
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
561
JOHANN GEORG TRAUTMANN (attr. a)
JOHANN GEORG TRAUTMANN (attr. a)
(Zweibrücken, 1713 - Francoforte sul Meno, 1769)
Paesaggio notturno con incendio
Olio su tela, cm 70X93
Paesaggio notturno con incendio
Olio su tela, cm 70X93
ESTIMATE € 800 - 1.200
562
PITTORE ATTIVO A ROMA NEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE ATTIVO A ROMA NEL XVII-XVIII SECOLO
Baccanale
Olio su tela, cm 41X57
Provenienza:
Olio su tela, cm 41X57
Provenienza:
ESTIMATE € 800 - 1.200
563
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Veduta del Canal Grande verso la Chiesa della Salute da San Marco
Olio su tela, cm 40X50
Veduta del Canal Grande verso la Chiesa della Salute da San Marco
Olio su tela, cm 40X50
ESTIMATE € 200 - 500
564
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
NO RESERVE
565
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
NO RESERVE
566
PITTORE BAMBOCCIANTE DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE BAMBOCCIANTE DEL XVII-XVIII SECOLO
Paesaggio con contadini
Olio su tavola, cm 50X40
Olio su tavola, cm 50X40
ESTIMATE € 200 - 500
567
SIMONE MARTINI (copia da)
SIMONE MARTINI (copia da)
(Siena, 1284 circa - Avignone, 1344)
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
NO RESERVE
569
ANTOON VAN DYCK (maniera di)
ANTOON VAN DYCK (maniera di)
(Anversa, 1599 - Londra, 1641)
Ritratto d'uomo
Olio su tela, cm 115X105
Ritratto d'uomo
Olio su tela, cm 115X105
ESTIMATE € 500 - 800
570
GASPAR DE CRAYER (attr. a)
GASPAR DE CRAYER (attr. a)
(Anversa, 1582 - Gand, 1662)
Maddalena
Olio su tela, cm 115X84
Maddalena
Olio su tela, cm 115X84
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
571
PITTORE FIAMMINGO DEL XVI-XVII SECOLO
PITTORE FIAMMINGO DEL XVI-XVII SECOLO
Crocifissione con donatore e Santi
Olio su tavola, cm 64X98
Olio su tavola, cm 64X98
ESTIMATE € 1.000 - 2.000