555
BERNARD KEIL, detto MONSU' BERNARDO
(Helsingor, 1624 - Roma, 1687)
Donna che risciacqua i bicchieri
Olio su tela, cm 98X74
Donna che risciacqua i bicchieri
Olio su tela, cm 98X74
ESTIMATE € 10.000 - 15.000
Bibliografia:
A. E. Perez Sanchez, 'Algunas obras de 'Monsù Bernardo', in 'Archivio Espanol de arte', 1961, 34, p. 143
A. E. Perez Sanchez, 'Pintura italiana del s. XVII en Espana', Madrid 1965, p. 288
M. Heimburger, 'Bernardo Keilhau detto Monsù Bernardo', Roma 1988, p. 217, n. 128
M. Heimburger, 'Eberhart keilhau', København 2014, p. 255, n. 184
Si deve a Roberto Longhi la corretta lettura critica del pittore di origini danesi Monsù Bernardo, lo studioso ne distinse la produzione rispetto a quella di Antonio Amorosi e ne colse le affinità con Domenico Fetti (cfr. R. Longhi, Monsù Bernardo, in 'La critica d'arte', 1938, pp. 121-130). Mentre fu Federico Zeri a evidenziare alcune affinità con Bernardo Strozzi, grazie al ritrovamento nella Galleria Pallavicini di Roma di una copia della nota Cena in Emmaus che il Cappuccino replicò più volte. E' indubbio che il Keil fu uno dei più originali pittori del suo tempo, tanto che Filippo Baldinucci gli dedicò una biografia nelle sue 'Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua', considerandolo un artefice lodatissimo, i cui quadri erano richiesti in tutta Europa (Firenze 1728, VI, pp. 510-516). Artista itinerante e dal plurilinguismo stilistico, Keil si formò inizialmente con il padre Gaspard e il danese Morten van Steenwinkel, per poi unirsi alla celeberrima bottega di Rembrandt ad Amsterdam dal 1642 al 1644. Partito per l'irrinunciabile viaggio in Italia, sostò nelle città tedesche di Francoforte, Colonia, Magonza e Augusta, dove portò a termine alcune commissioni, per giungere finalmente a Venezia nel 1651. In questo periodo lo sappiamo intento a eseguire ritratti, affreschi e tele di carattere sacro nei territori della Serenissima, in particolare a Bergamo, per poi approdare a Roma nel 1656. Nella Città Eterna l'artista conobbe il caravaggismo e la Scuola dei Bamboccianti, senza tralasciare i modelli delle eleganti nature morte ivi prodotte. Questa cultura eterogenea si coglie assai bene nel dipinto qui presentato, tipico della sua migliore produzione e partecipe di quelle dedicate all'Allegoria dei cinque sensi da lui compiute cogliendo il pretesto di un soggetto 'alto' offrendoci singolari ritratti di vita quotidiana. Nel nostro caso la scena allude al tatto e all'elemento dell'acqua, evocati da un umile donna intenta a sciacquare un bicchiere e caratterizzata da una stesura morbida e fluida ma capace di descriverne con schiettezza la figura senza tuttavia trascendere nel crudo realismo. Sono poi da osservare gli eleganti brani di natura morta, degni di essere comparati con gli esiti di Christian Berentz (Amburgo, 1658 - Roma, 1722), autore tra l'altro, che beneficiava della benevolenza dei Pallavicini.
Bibliografia di riferimento:
F. Baldinucci, 'Notizie de' Professionisti del Disegno (1681 - 1728)', Firenze, 1972
L. Laureati, in 'Da Caravaggio a Ceruti. La scena di genere e l'immagine dei pitocchi nella pittura italiana', catalogo della mostra, a cura di F.Porzio, Milano 1998, pp. 336-337
A. E. Perez Sanchez, 'Algunas obras de 'Monsù Bernardo', in 'Archivio Espanol de arte', 1961, 34, p. 143
A. E. Perez Sanchez, 'Pintura italiana del s. XVII en Espana', Madrid 1965, p. 288
M. Heimburger, 'Bernardo Keilhau detto Monsù Bernardo', Roma 1988, p. 217, n. 128
M. Heimburger, 'Eberhart keilhau', København 2014, p. 255, n. 184
Si deve a Roberto Longhi la corretta lettura critica del pittore di origini danesi Monsù Bernardo, lo studioso ne distinse la produzione rispetto a quella di Antonio Amorosi e ne colse le affinità con Domenico Fetti (cfr. R. Longhi, Monsù Bernardo, in 'La critica d'arte', 1938, pp. 121-130). Mentre fu Federico Zeri a evidenziare alcune affinità con Bernardo Strozzi, grazie al ritrovamento nella Galleria Pallavicini di Roma di una copia della nota Cena in Emmaus che il Cappuccino replicò più volte. E' indubbio che il Keil fu uno dei più originali pittori del suo tempo, tanto che Filippo Baldinucci gli dedicò una biografia nelle sue 'Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua', considerandolo un artefice lodatissimo, i cui quadri erano richiesti in tutta Europa (Firenze 1728, VI, pp. 510-516). Artista itinerante e dal plurilinguismo stilistico, Keil si formò inizialmente con il padre Gaspard e il danese Morten van Steenwinkel, per poi unirsi alla celeberrima bottega di Rembrandt ad Amsterdam dal 1642 al 1644. Partito per l'irrinunciabile viaggio in Italia, sostò nelle città tedesche di Francoforte, Colonia, Magonza e Augusta, dove portò a termine alcune commissioni, per giungere finalmente a Venezia nel 1651. In questo periodo lo sappiamo intento a eseguire ritratti, affreschi e tele di carattere sacro nei territori della Serenissima, in particolare a Bergamo, per poi approdare a Roma nel 1656. Nella Città Eterna l'artista conobbe il caravaggismo e la Scuola dei Bamboccianti, senza tralasciare i modelli delle eleganti nature morte ivi prodotte. Questa cultura eterogenea si coglie assai bene nel dipinto qui presentato, tipico della sua migliore produzione e partecipe di quelle dedicate all'Allegoria dei cinque sensi da lui compiute cogliendo il pretesto di un soggetto 'alto' offrendoci singolari ritratti di vita quotidiana. Nel nostro caso la scena allude al tatto e all'elemento dell'acqua, evocati da un umile donna intenta a sciacquare un bicchiere e caratterizzata da una stesura morbida e fluida ma capace di descriverne con schiettezza la figura senza tuttavia trascendere nel crudo realismo. Sono poi da osservare gli eleganti brani di natura morta, degni di essere comparati con gli esiti di Christian Berentz (Amburgo, 1658 - Roma, 1722), autore tra l'altro, che beneficiava della benevolenza dei Pallavicini.
Bibliografia di riferimento:
F. Baldinucci, 'Notizie de' Professionisti del Disegno (1681 - 1728)', Firenze, 1972
L. Laureati, in 'Da Caravaggio a Ceruti. La scena di genere e l'immagine dei pitocchi nella pittura italiana', catalogo della mostra, a cura di F.Porzio, Milano 1998, pp. 336-337
LOTS
887
VINCENZO IROLLI
VINCENZO IROLLI
Napoli, 1860 ; 1942
Il libro verde
Firmato 'V Irolli' in basso a sinistra
Il libro verde
Firmato 'V Irolli' in basso a sinistra
ESTIMATE € 4.000 - 5.000
888
VINCENZO IROLLI
VINCENZO IROLLI
Napoli, 1860 ; 1942
Dolce riposo
Firmato 'V Irolli' in alto a destra
Dolce riposo
Firmato 'V Irolli' in alto a destra
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
889
ANTONIO MANCINI
ANTONIO MANCINI
Albano Laziale, 1852 ; Roma, 1930
Madame Butterfly
Firmato 'Mancini' in basso a destra
Madame Butterfly
Firmato 'Mancini' in basso a destra
ESTIMATE € 15.000 - 20.000
890
SEBASTIANO DE ALBERTIS
SEBASTIANO DE ALBERTIS
Milano, 1828 ; 1897
Conflitto a fuoco
Firmato 'De Albertis' e datato '60 in basso a destra
Conflitto a fuoco
Firmato 'De Albertis' e datato '60 in basso a destra
ESTIMATE € 7.000 - 8.000
891
RAFFAELE RAGIONE
RAFFAELE RAGIONE
Napoli, 1851 ; 1919
Pomeriggio a Parc Monceau
Firmato 'Ragione' sul retro
Pomeriggio a Parc Monceau
Firmato 'Ragione' sul retro
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
892
PIETRO TORRINI
PIETRO TORRINI
Firenze, 1852 ; 1920
Bersagliere
Firmato 'P Torrini' in basso a sinistra
Bersagliere
Firmato 'P Torrini' in basso a sinistra
ESTIMATE € 200 - 500
893
MARIO PUCCINI
MARIO PUCCINI
Livorno, 1865 ; Firenze, 1920
Pagliai al tramonto
Firmato 'M Puccini' in basso a sinistra
Pagliai al tramonto
Firmato 'M Puccini' in basso a sinistra
ESTIMATE € 6.000 - 7.000
894
CARLO FORNARA
CARLO FORNARA
Prestinone, 1871 ; 1968
Primo sole
Siglato 'C F' in basso a destra
Primo sole
Siglato 'C F' in basso a destra
ESTIMATE € 8.000 - 9.000
895
GIOVANNI LOMI
GIOVANNI LOMI
Livorno, 1889 ; 1969
Siesta di gitani
Firmato 'G Lomi' in basso a sinistra
Siesta di gitani
Firmato 'G Lomi' in basso a sinistra
ESTIMATE € 350 - 500
896
GIOVANNI LOMI
GIOVANNI LOMI
Livorno, 1889 ; 1969
Impressioni a Villa Borghese
Firmato 'G Lomi' in basso a destra
Impressioni a Villa Borghese
Firmato 'G Lomi' in basso a destra
ESTIMATE € 350 - 500
897
LINO PERISSINOTTI
LINO PERISSINOTTI
Oderzo, 1897 ; Chiavari, 1967
Veduta di piazza a Chiavari
Firmato 'Lino Perissinotti' in basso a destra
Veduta di piazza a Chiavari
Firmato 'Lino Perissinotti' in basso a destra
ESTIMATE € 450 - 650
898
GENNARO D'AMATO
GENNARO D'AMATO
Napoli, 1857 ; Pieve Ligure, 1947
Picnic sulle alture di Bogliasco
Firmato 'G D'Amato' in basso a sinistra
Picnic sulle alture di Bogliasco
Firmato 'G D'Amato' in basso a sinistra
NO RESERVE