37
DANIEL SEITER
(Vienna, 1642 o 1647 - Torino, 1705)
Cristo e la Samaritana
Cristo e la Samaritana
ESTIMATE € 10.000 - 15.000
Olio su tela, cm 96X133
Il dipinto presenta eloquenti affinità con le opere di Daniel Seiter, artista che iniziò la sua carriera a Venezia nella bottega di Johann Carl Loth, con cui operò tra il 1670 e il 1680 prima di trasferirsi a Roma. Nell'Urbe trovò congeniale lo stile tenebroso di Giacinto Brandi, modulandolo con il classicismo marattesco e di Giovanni Battista Gaulli, ma senza abbandonare il chiaroscuro dei tenebrosi, pervenendo così ad un linguaggio personalissimo, di alta qualità cromatica ed eleganza formale. Il suo stile durante la maturità si deduce dalla tela in esame, in cui la sensualità e il sapiente gioco di luci esaltano la bellezza scenica e l'aspetto sentimentale dell'episodio evangelico. Ancora visibili sono gli stilemi desunti da Johann Carl Loth, in modo particolare nel disegno delle mani, mentre i volti e le cromie appaiono già intrise di classicismo. Interessante è cogliere il cangiantismo con cui il pittore regola le ombre e l'equilibrio scenico, diluendo le influenze di Brandi grazie a tenui cromie a pastello. Questi aspetti inducono a datare l'opera alla maturità, attorno al 1688, anno in cui su invito di Vittorio Amedeo II di Savoia Seiter si trasferisce a Torino per decorare gli ambienti di Palazzo Reale e di altre residenze ducali, quale Villa Regina e la Venaria Reale, ottenendo nel 1695 la nomina di primo pittore di corte. Di questo soggetto conosciamo una versione di collezione privata riferibile ancora al periodo romano, per gli evidenti influssi del marattismo, di Guglielmo Cortese, Giovanni Battista Gaulli e Giacinto Brandi, influssi altresì ancora percepibili nella nostra tela, in cui si colgono interessanti similitudini nelle tipologie dei volti e nell'impostazione scenica.
Bibliografia di riferimento:
G. Sestieri, Repertorio della Pittura Romana della fine del Seicento e del Settecento, Torino 1994, I, pp. 165 - 166, figg. 1017 - 1030
M. Kunze, Daniel Seiter. Die Gemalde, München - New York, 2000
Il dipinto presenta eloquenti affinità con le opere di Daniel Seiter, artista che iniziò la sua carriera a Venezia nella bottega di Johann Carl Loth, con cui operò tra il 1670 e il 1680 prima di trasferirsi a Roma. Nell'Urbe trovò congeniale lo stile tenebroso di Giacinto Brandi, modulandolo con il classicismo marattesco e di Giovanni Battista Gaulli, ma senza abbandonare il chiaroscuro dei tenebrosi, pervenendo così ad un linguaggio personalissimo, di alta qualità cromatica ed eleganza formale. Il suo stile durante la maturità si deduce dalla tela in esame, in cui la sensualità e il sapiente gioco di luci esaltano la bellezza scenica e l'aspetto sentimentale dell'episodio evangelico. Ancora visibili sono gli stilemi desunti da Johann Carl Loth, in modo particolare nel disegno delle mani, mentre i volti e le cromie appaiono già intrise di classicismo. Interessante è cogliere il cangiantismo con cui il pittore regola le ombre e l'equilibrio scenico, diluendo le influenze di Brandi grazie a tenui cromie a pastello. Questi aspetti inducono a datare l'opera alla maturità, attorno al 1688, anno in cui su invito di Vittorio Amedeo II di Savoia Seiter si trasferisce a Torino per decorare gli ambienti di Palazzo Reale e di altre residenze ducali, quale Villa Regina e la Venaria Reale, ottenendo nel 1695 la nomina di primo pittore di corte. Di questo soggetto conosciamo una versione di collezione privata riferibile ancora al periodo romano, per gli evidenti influssi del marattismo, di Guglielmo Cortese, Giovanni Battista Gaulli e Giacinto Brandi, influssi altresì ancora percepibili nella nostra tela, in cui si colgono interessanti similitudini nelle tipologie dei volti e nell'impostazione scenica.
Bibliografia di riferimento:
G. Sestieri, Repertorio della Pittura Romana della fine del Seicento e del Settecento, Torino 1994, I, pp. 165 - 166, figg. 1017 - 1030
M. Kunze, Daniel Seiter. Die Gemalde, München - New York, 2000
LOTS
98
MAESTRO DI SAN GIACOMO ALLA MARINA (Giuseppe Assereto)
MAESTRO DI SAN GIACOMO ALLA MARINA (Giuseppe Assereto)
Catone
Olio su tela, cm 92X110
Olio su tela, cm 92X110
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
99
SIMONE BARABINO
SIMONE BARABINO
(Genova, circa 1575 - Milano, 1629)
Strage degli innocenti
Strage degli innocenti
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
100
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Madonna con il Bambino
Olio su tela, cm 87X74
Olio su tela, cm 87X74
ESTIMATE € 800 - 1.200
101
GIOVANNI SOLARO (attr. a)
GIOVANNI SOLARO (attr. a)
(attivo a Genova nel secondo quarto del XVII Secolo)
Maria Vergine
Maria Vergine
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
102
PITTORE FIAMMINGO DEL XVII SECOLO
PITTORE FIAMMINGO DEL XVII SECOLO
Diluvio universale
Olio su rame, cm 47X55
Olio su rame, cm 47X55
ESTIMATE € 20.000 - 30.000
104
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
Salomone incensa gli idoli
Olio su tela, cm 85X62
Olio su tela, cm 85X62
ESTIMATE € 5.000 - 6.000
105
FELICE RUBBIANI
FELICE RUBBIANI
(Modena, 1677 - San Pancrazio di Freto, 1752)
Natura morta con anguria e coniglio
Natura morta con anguria e coniglio
ESTIMATE € 4.000 - 5.000
106
PITTORE EMILIANO DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE EMILIANO DEL XVII-XVIII SECOLO
Maddalena
Tempera su carta applicata su tavola, cm 44,5X34
Tempera su carta applicata su tavola, cm 44,5X34
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
107
FRANCESCO MONTEMEZZANO
FRANCESCO MONTEMEZZANO
(Verona, 1540 circa - 1620)
Ritratto di dama con figlio
Ritratto di dama con figlio
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
108
BARTOLOMEO TORREGGIANI
BARTOLOMEO TORREGGIANI
(Napoli, ? - Roma, 1675?)
Paesaggio fluviale con figure
Paesaggio fluviale con figure
ESTIMATE € 2.000 - 3.000