145
GIOVAN BATTISTA GAULLI detto IL BACICCIO
(Genova, 1639 - Roma, 1709)
Ritratto di Papa Alessandro VII (1667)
Ritratto di Papa Alessandro VII (1667)
ESTIMATE € 80.000 - 120.000
Olio su tela, cm 93X82
Provenienza:
Casa Colonna (?)- Heim Gallery, London (1978)
Bibliografia:
The Baroque in Italy, catalogo mostra, Heim Gallery, Londra 1978, n. 18
Petrucci F., I dipinti chigiani del Gaulli: una ricognizione, in 'Bollettino d'Arte', 84 - 85, 1994, pp. 87-98 tav. II
Sestieri G., Repertorio della pittura romana della fine del Seicento e del Settecento, 3 voll., Torino 1994, II, fig. 449
Fagiolo dell'Arco M., La casa museo del Baciccio, e Appendice (a). Indice ragionato delle opere apparse dopo la monografia di R. Enggass (1964), in M. Fagiolo dell'Arco, R. Pantanella, Museo Baciccio in margine a quattro inventari inediti, Roma 1996, p. 38 nota 63, n. 16, p. 44-
Petrucci F, Baciccio ritrattista/ proposta per un catalogo, in 'Fima Antiquari Arte Viva', nn.10 - 11, 1997, pp. 37-57
L'Ariccia del Bernini, catalogo mostra, a cura di M. Fagiolo dell'arco, F. Petrucci, Ariccia, Palazzo Chigi, 10 ottobre - 31 dicembre 1998, Roma 1998, n. 34, pp. 133 - 134-
Giovan Battista Gaulli Il Baciccio 1639 - 1709, catalogo mostra, a cura di M. Fagiolo dell'Arco, D. Graf, F. Petrucci, Milano 1999, n. 5, pp. 107 - 108-
F. Petrucci, in Alessandro VII Chigi (1599 - 1667). Il Papa Senese di Roma Moderna, catalogo mostra, a cura di A. Angelini, M. Butzek, B. Sani, Siena 2000, n. 107, pp. 184 - 185- id., 2007, III, fig. 238-
Ritratto Barocco / dipinti del '600 e '700 nelle raccolte private, catalogo mostra, Tivoli, Villa d'Este, a cura di F. Petrucci, Roma 2008, n. 16, pp. 60 - 61
F. Petrucci, Baciccio Giovan Battista Gaulli (1639 - 1709), Roma 2009, p. 365, n. A9a
Di premesse artistiche genovesi, Gaulli è uno dei massimi interpreti e registi del barocco. Nella città eterna, grazie a Gianlorenzo Bernini e alla lezione cortonesca, il pittore predispone un linguaggio confacente alle necessità della grande decorazione, senza tralasciare le seduzioni del colore rubensiano e il lascito classicista di matrice bolognese. Questi esempi illustri, gli consentono di creare immagini di grande impatto emotivo, di raggiungere esiti sublimi nell'affresco, ideando spazi e scenografie mai concepite e di accingersi con successo alla ritrattistica, per sancire il trionfo della chiesa cattolica e dei suoi principi. Il dipinto in esame raffigura Alessandro VII, di cui sono note diverse versioni su cui spiccano quelle del Museo di Arte Straniera a Sofia che si ritiene il prototipo, del Museo Civico di Udine e della Walters Art Gallery di Baltimora, dimostrando una straordinaria fortuna iconografica. Tutte le repliche si differenziano dalla versione di Sofia per un allungamento della mozzetta e le sei coppie di bottoni in luogo delle sette. Secondo il ricordo di Andrè Ciechanowiecki riportato da M. Fagiolo dell'Arco, il dipinto dovrebbe provenire quasi certamente da casa Colonna. Era pratica comune infatti per i ritrattisti del Seicento replicare ritratti papali per importanti casate e personaggi di un certo rilievo- in tal caso è nota la consuetudine tra Flavio Chigi e il principe Lorenzo Onofrio Colonna, che risiedeva nel palazzo di famiglia a piazza Santi Apostoli proprio di fronte alla dimora del cardinale (sulla sua committenza cfr. E. A. Safarik, 1981- id.,1999- N. Gozzano, 1998- id., 2004). Per i rapporti con Flavio Chigi e la comune committenza rivolta al ritrattista Ferdinand Voet cfr. F. Petrucci, 2005, ad indicem). A riguardo osserviamo che nell'inventario di Lorenzo Onofrio Colonna del 1673 era presente 'Un quadro del Ritratto di Papa Alessandro senza cornici' (E. A. Safarik, p. 120 [64]). Detto ciò, la versione qui presentata esibisce una straordinaria qualità pittorica, che in seguito alla pulitura ha acquisito il suo status di originalità come ribadito da Petrucci nel recente catalogo ragionato dedicato al pittore, e dal Fagiolo dell'Arco considerata persino superiore alla tela di Udine.
Bibliografia di riferimento:
Safarik E. A., Catalogo sommario della Galleria Colonna in Roma. Dipinti, Roma 1981
Safarik E. A., Palazzo Colonna, Roma 1999
Gozzano N ., Il testamento di Lorenzo Onofrio Colonna (1689). Documenti inediti per la storia del collezionismo a Roma nel secondo Seicento, in 'Storia dell'Arte', 93 - 94, 1998, pp. 374 - 395
Gozzano N., La quadreria di Lorenzo Onofrio Colonna. Prestigio nobiliare e collezionismo nella Roma barocca, Roma 2004
Petrucci F., Ferdinand Voet (1639 - 1689) detto Ferdinando de' Ritratti, Roma 2005
Provenienza:
Casa Colonna (?)- Heim Gallery, London (1978)
Bibliografia:
The Baroque in Italy, catalogo mostra, Heim Gallery, Londra 1978, n. 18
Petrucci F., I dipinti chigiani del Gaulli: una ricognizione, in 'Bollettino d'Arte', 84 - 85, 1994, pp. 87-98 tav. II
Sestieri G., Repertorio della pittura romana della fine del Seicento e del Settecento, 3 voll., Torino 1994, II, fig. 449
Fagiolo dell'Arco M., La casa museo del Baciccio, e Appendice (a). Indice ragionato delle opere apparse dopo la monografia di R. Enggass (1964), in M. Fagiolo dell'Arco, R. Pantanella, Museo Baciccio in margine a quattro inventari inediti, Roma 1996, p. 38 nota 63, n. 16, p. 44-
Petrucci F, Baciccio ritrattista/ proposta per un catalogo, in 'Fima Antiquari Arte Viva', nn.10 - 11, 1997, pp. 37-57
L'Ariccia del Bernini, catalogo mostra, a cura di M. Fagiolo dell'arco, F. Petrucci, Ariccia, Palazzo Chigi, 10 ottobre - 31 dicembre 1998, Roma 1998, n. 34, pp. 133 - 134-
Giovan Battista Gaulli Il Baciccio 1639 - 1709, catalogo mostra, a cura di M. Fagiolo dell'Arco, D. Graf, F. Petrucci, Milano 1999, n. 5, pp. 107 - 108-
F. Petrucci, in Alessandro VII Chigi (1599 - 1667). Il Papa Senese di Roma Moderna, catalogo mostra, a cura di A. Angelini, M. Butzek, B. Sani, Siena 2000, n. 107, pp. 184 - 185- id., 2007, III, fig. 238-
Ritratto Barocco / dipinti del '600 e '700 nelle raccolte private, catalogo mostra, Tivoli, Villa d'Este, a cura di F. Petrucci, Roma 2008, n. 16, pp. 60 - 61
F. Petrucci, Baciccio Giovan Battista Gaulli (1639 - 1709), Roma 2009, p. 365, n. A9a
Di premesse artistiche genovesi, Gaulli è uno dei massimi interpreti e registi del barocco. Nella città eterna, grazie a Gianlorenzo Bernini e alla lezione cortonesca, il pittore predispone un linguaggio confacente alle necessità della grande decorazione, senza tralasciare le seduzioni del colore rubensiano e il lascito classicista di matrice bolognese. Questi esempi illustri, gli consentono di creare immagini di grande impatto emotivo, di raggiungere esiti sublimi nell'affresco, ideando spazi e scenografie mai concepite e di accingersi con successo alla ritrattistica, per sancire il trionfo della chiesa cattolica e dei suoi principi. Il dipinto in esame raffigura Alessandro VII, di cui sono note diverse versioni su cui spiccano quelle del Museo di Arte Straniera a Sofia che si ritiene il prototipo, del Museo Civico di Udine e della Walters Art Gallery di Baltimora, dimostrando una straordinaria fortuna iconografica. Tutte le repliche si differenziano dalla versione di Sofia per un allungamento della mozzetta e le sei coppie di bottoni in luogo delle sette. Secondo il ricordo di Andrè Ciechanowiecki riportato da M. Fagiolo dell'Arco, il dipinto dovrebbe provenire quasi certamente da casa Colonna. Era pratica comune infatti per i ritrattisti del Seicento replicare ritratti papali per importanti casate e personaggi di un certo rilievo- in tal caso è nota la consuetudine tra Flavio Chigi e il principe Lorenzo Onofrio Colonna, che risiedeva nel palazzo di famiglia a piazza Santi Apostoli proprio di fronte alla dimora del cardinale (sulla sua committenza cfr. E. A. Safarik, 1981- id.,1999- N. Gozzano, 1998- id., 2004). Per i rapporti con Flavio Chigi e la comune committenza rivolta al ritrattista Ferdinand Voet cfr. F. Petrucci, 2005, ad indicem). A riguardo osserviamo che nell'inventario di Lorenzo Onofrio Colonna del 1673 era presente 'Un quadro del Ritratto di Papa Alessandro senza cornici' (E. A. Safarik, p. 120 [64]). Detto ciò, la versione qui presentata esibisce una straordinaria qualità pittorica, che in seguito alla pulitura ha acquisito il suo status di originalità come ribadito da Petrucci nel recente catalogo ragionato dedicato al pittore, e dal Fagiolo dell'Arco considerata persino superiore alla tela di Udine.
Bibliografia di riferimento:
Safarik E. A., Catalogo sommario della Galleria Colonna in Roma. Dipinti, Roma 1981
Safarik E. A., Palazzo Colonna, Roma 1999
Gozzano N ., Il testamento di Lorenzo Onofrio Colonna (1689). Documenti inediti per la storia del collezionismo a Roma nel secondo Seicento, in 'Storia dell'Arte', 93 - 94, 1998, pp. 374 - 395
Gozzano N., La quadreria di Lorenzo Onofrio Colonna. Prestigio nobiliare e collezionismo nella Roma barocca, Roma 2004
Petrucci F., Ferdinand Voet (1639 - 1689) detto Ferdinando de' Ritratti, Roma 2005
LOTS
209
LORIA VINCENZO (1849-1939)
LORIA VINCENZO (1849-1939)
Una barca da pesca
Firmato 'V Loria' in basso destra
Firmato 'V Loria' in basso destra
ESTIMATE € 2.000 - 2.500
192
AINMILLER MAX EMANUEL (1807-1870)
AINMILLER MAX EMANUEL (1807-1870)
Prelato in lettura nella cattedrale
Firmato Max Ainmiller e datato 1857 in basso a destra
Firmato Max Ainmiller e datato 1857 in basso a destra
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
190
VINEA FRANCESCO (1845-1902)
VINEA FRANCESCO (1845-1902)
Scena romantica
Firmato F Vinea in basso a sinistra
Firmato F Vinea in basso a sinistra
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
187
MONTICELLI ADOLPHE-JOSEPH-THOMAS (1824-1886)
MONTICELLI ADOLPHE-JOSEPH-THOMAS (1824-1886)
Festa al Castello
Olio su tela, cm 63X38
Olio su tela, cm 63X38
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
186
MONTICELLI ADOLPHE-JOSEPH-THOMAS (1824-1886)
MONTICELLI ADOLPHE-JOSEPH-THOMAS (1824-1886)
Festa al Castello
Olio su tela, cm 64X43
Olio su tela, cm 64X43
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
183
SCHIAVONI NATALE (1777-1858)
SCHIAVONI NATALE (1777-1858)
Ritratto di gentiluomo
Olio su tela, cm 78X64
Olio su tela, cm 78X64
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
170
BENTIVOGLIO CESARE (1868-1952)
BENTIVOGLIO CESARE (1868-1952)
Tramonto sulla scogliera ligure
Firmato C Bentivoglio in basso a destra
Firmato C Bentivoglio in basso a destra
ESTIMATE € 2.000 - 2.800
148
MARCANTONIO RIZZI
MARCANTONIO RIZZI
Pralboino, 1649 - Montemartino in Val Tidone, 1723)
Natura morta con cesto di vimini, uva, pesche e cardellino
Natura morta con cesto di vimini, uva, pesche e cardellino
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
147
MARCANTONIO RIZZI
MARCANTONIO RIZZI
(Pralboino, 1649 - Montemartino in Val Tidone, 1723)
Natura morta con tralci di uva
Natura morta con tralci di uva
ESTIMATE € 2.000 - 3.000