485
GIOVANNI PAOLO PANINI
(Piacenza, 1691 ; Roma, 1765)
Veduta ideata di porto
Olio su tela, cm 87X128
Veduta ideata di porto
Olio su tela, cm 87X128
ESTIMATE € 20.000 - 30.000
Capriccio è un termine coniato alla fine del Rinascimento e possiede secondo i dizionari due diversi significati con un punto in comune. 'Capriccio' era un movimento dell'anima o più precisamente una subitanea eccitazione della facoltà immaginativa che dava origine a ogni varietà di immagini mentali ma dal punto di vista pittorico è indubbio che il genere si sviluppò a Roma durante i primi decenni del XVII secolo e trovò ispirazione grazie alle rovine dell'età classica. Se gli antecedenti si riscontrano nelle opere di Viviano Codazzi e Giovanni Ghisolfi, è indubbio che fu Giovanni Paolo Pannini a nobilitare queste peculiari creazioni, con una straordinaria propensione paesistica e archeologica. Esemplare in tal senso è il dipinto qui presentato, per l'evidente impatto scenico, le colte citazioni dall'antico e le tonalità cromatiche atte a modellare i volumi, secondo i migliori parametri espressi dall'artista. Giunto a Roma nel 1717, Pannini concepì straordinarie vedute dell'Urbe e sontuosi Capricci architettonici, ottenendo un grande successo collezionistico. Le sue qualità sono ben percepibili osservando le varietà di atteggiamenti e gesti delle figure, la luminosità del cielo e la cura nel descrivere i dettagli degli edifici, condotti con scioltezza pittorica esemplare. In questo caso, la composizione, connotata da colori vivaci, ritrae un porto mediterraneo di fantasia, brulicante di attività e la monumentale architettura visibile al centro della scena evoca il colonnato di San Pietro progettato da Gian Lorenzo Bernini, con le maestose colonne sormontate da una balaustra adorna di statue. Come evidenzia il Sestieri, il dipinto si confronta con quello di medesimo soggetto (a olio su tela, cm 0.85X1.11) siglato e datato 'I.P.P. 1730' e pubblicato da Arisi (Cfr. Arisi 1976, n. 202, p. 332). Un raffronto che risulta esplicativo per poter confermare la comune paternità dei due dipinti, ossia l'autografia della Veduta in esame in virtù del suo elevato livello, che solo la sensibilità pittorica del maestro poteva realizzare. Infatti, è proprio il riscontro di tale azione, in cui le doti personali sopravanzano quelle tecniche, che viene ad attestare la conferma o meno della sua paternità. Riscontro che nella nostra veduta risulta appunto positivo, nonostante l'eccessivo recente impiego di una vernice protettiva che avrebbe dovuto renderlo più brillante. La prassi esecutiva di fruire di una inventiva già collaudata per successive versioni solo leggermente modificate non deve sorprendere, perché era in largo uso specie nelle pitture di genere, mediante l'uso di cartoni che potevano subire via via delle modifiche. D'altronde, il Panini, come sopra accennato, fu artista quasi oberato dalle commissioni sin dall'inizio del quarto decennio quando si avviava a conseguire una vasta fama. Quindi non vi è da stupirsi che gli fossero richieste delle repliche, per la cui esecuzione egli dovette servirsi di una qualitativa e molto attiva bottega alla quale affidava il compito di realizzare sotto la sua regia delle versioni già completamente definite, che poi grazie alla sua determinante rifinitura finale, potevano considerarsi a tutti gli effetti autografe. Come sopra accennato, si ritiene che l'uso di cartoni non potesse risultare sufficiente per eseguire la prima fase esecutiva di queste opere, risultando più plausibile che la bottega potesse fruire di una cognizione diretta degli originali. A tal proposito è interessante rimarcare che la Veduta in esame ha la stessa altezza ma una maggiore larghezza di quella siglata, presentando in effetti una considerevole maggiore ampiezza figurativa nei margini laterali, all'opposto di quello superiore dove risulta essere stata rifilata, così da non comprendere la balconata con le due figure che vi si affacciano. Difficile indicare le ragioni di tali differenze che comunque per quelle laterali potrebbero risalire a una variazione introdotta dallo stesso Panini.
L’opera è corredata da una scheda critica di Giancarlo Sestieri.
Bibliografia di riferimento:
Art Quarterly, no. 22, Autumn 1959, p. 277, fig. p. 279
Seattle Art Museum Guild, Engagement Book, 1962, ad vocem
F. Arisi, Gian Paolo Panini e I fasti della Roma del '700, Roma 1986, p. 332, n. 202
E. P. Bowron, G. P. P., in Art in Rome in eighteenth century, catalogo della mostra a cura di E. E. Bowron e J. J. Rishel, Philadelphia 2000, pp. 416-428
Il Settecento a Roma, catalogo della mostra a cura di A. Lo Bianco e A. Negro, Roma 2005, pp. 244- 254
G. Sestieri, Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo, Foligno 2015, III, p. 85, n. 147.1
L’opera è corredata da una scheda critica di Giancarlo Sestieri.
Bibliografia di riferimento:
Art Quarterly, no. 22, Autumn 1959, p. 277, fig. p. 279
Seattle Art Museum Guild, Engagement Book, 1962, ad vocem
F. Arisi, Gian Paolo Panini e I fasti della Roma del '700, Roma 1986, p. 332, n. 202
E. P. Bowron, G. P. P., in Art in Rome in eighteenth century, catalogo della mostra a cura di E. E. Bowron e J. J. Rishel, Philadelphia 2000, pp. 416-428
Il Settecento a Roma, catalogo della mostra a cura di A. Lo Bianco e A. Negro, Roma 2005, pp. 244- 254
G. Sestieri, Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo, Foligno 2015, III, p. 85, n. 147.1
LOTS
437
PELLEGRO PIOLA
PELLEGRO PIOLA
(Genova, 1617 ; 1640)
Sacra Famiglia
Olio su tela, cm 95X136
Sacra Famiglia
Olio su tela, cm 95X136
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
438
GIROLAMO PESCI (attr. a)
GIROLAMO PESCI (attr. a)
(Roma, 1679 ; 1759)
Annunciazione
Olio su rame, cm 45X34
Annunciazione
Olio su rame, cm 45X34
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
440
FRANCESCO FONTEBASSO
FRANCESCO FONTEBASSO
(Venezia, 1707 ; 1769)
Sofonisba
Olio su tela, cm 167,5X250,5
Sofonisba
Olio su tela, cm 167,5X250,5
ESTIMATE € 30.000 - 50.000
441
FRANCESCO ZUCCARELLI
FRANCESCO ZUCCARELLI
(Pitigliano, 1720 ; Firenze, 1788)
Paesaggio con festa campestre
Tempera su cartone, cm 35,7X56
Paesaggio con festa campestre
Tempera su cartone, cm 35,7X56
ESTIMATE € 4.000 - 7.000
442
PIETER VAN BOUCLE
PIETER VAN BOUCLE
(Anversa, 1610 circa ; Parigi, 1673)
Natura morta con cesto di frutta
Olio su tela, cm 41,5X64,5
Natura morta con cesto di frutta
Olio su tela, cm 41,5X64,5
ESTIMATE € 4.000 - 7.000
443
NICOLAES BERCHEM
NICOLAES BERCHEM
(Haarlem, 1620 ; Amsterdam, 1683)
Paesaggio con scena pastorale
Firmato in maniera indistinta in basso a destra
Olio su tavola, cm 31,5X42,5
Paesaggio con scena pastorale
Firmato in maniera indistinta in basso a destra
Olio su tavola, cm 31,5X42,5
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
444
PITTORE FIAMMINGO DEL XVIII SECOLO
PITTORE FIAMMINGO DEL XVIII SECOLO
Storie del figliol prodigo
Olio su tela, cm 38X55 (2)
Olio su tela, cm 38X55 (2)
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
445
LEONARDO COCCORANTE
LEONARDO COCCORANTE
(Napoli, 1680 ; 1750)
Capriccio architettonico
Olio su rame, diam. cm 15,5
Capriccio architettonico
Olio su rame, diam. cm 15,5
ESTIMATE € 500 - 800
446
GIOVANNI GIACOMO VAN LINT (attr. a)
GIOVANNI GIACOMO VAN LINT (attr. a)
(Roma, 1723 ; 1790)
Veduta del Porto di Ripetta
Veduta di Piazza Navona
Veduta della Fontana di Trevi
Veduta di San Giovanni in Laterano
Olio su tela, cm 49,5X62 (4)
Veduta del Porto di Ripetta
Veduta di Piazza Navona
Veduta della Fontana di Trevi
Veduta di San Giovanni in Laterano
Olio su tela, cm 49,5X62 (4)
ESTIMATE € 4.000 - 7.000
447
GIACINTO BRANDI
GIACINTO BRANDI
(Poli, 1623 ; Roma, 1691)
Testa di profeta
Olio su tela, cm 74,5X61
Testa di profeta
Olio su tela, cm 74,5X61
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
448
BENEDETTO LUTI (attr. a)
BENEDETTO LUTI (attr. a)
(Firenze, 1666 ; Roma, 1724)
Maddalena
Olio su rame ovale, cm 29X23
Maddalena
Olio su rame ovale, cm 29X23
ESTIMATE € 500 - 800