166
CHINESE DRAGON ALTAR RUG, QING DYNASTY (1936/1912), CIRCA 1860 OR EARLIER, SIGNS OF AGE, WEAR, VISIBLE PARTIAL SIDES MISSING.
CM 93X168
Una impostazione grafica inconsueta per il periodo che sembra rifarsi alla gloriosa annodatura del periodo guidato dall'Imperatore Wanli (1573-1619). La composizione vede raffigurati due draghi volanti a cinque artigli che nella mitologia cinese è sempre stato un simbolo di buon auspicio, benefico e simbolo dell'imperatore. Questi volano lungo il tappeto separati da una fila di nuvole stilizzate, le immancabili perle fiammeggianti simbolo di perfezione, ricchezza, buona fortuna e prosperità. Durante la dinastia Qing fu decretato che solo l'imperatore poteva usare o indossare tessuti con un drago a cinque artigli. Altri due draghi posti alle due estremità del tappeto, hanno quattro artigli e sono affiancati da quattro simboli buddhisti di buon auspicio, su un lato notiamo la Ruota del Dharma che simboleggia il Dharma che si muove ciclicamente senza un inizio né una fine e il suo significato riporta alla ruota intesa come arma, capace di portare via tutti gli ostacoli che impediscono agli uomini di liberarsi dalla sofferenza, sotto la Conchiglia Il suo nome in sanscrito è Sankha e viene spesso rappresentata con una spirale in senso antiorario. Fin dall'antichità viene utilizzata come uno strumento musicale e nel buddhismo assume il significato della melodia del Dharma, ossia il suono profondo degli insegnamenti del Buddha, che raggiunge ogni essere, si adatta alle sue capacità ricettive e libera dall'ignoranza. Dall'altro lato del drago, il Parasole, chiamato in sanscrito Chatra, è un baldacchino che viene utilizzato durante le processioni e le cerimonie per proteggere qualcosa di sacro dal sole o dalla pioggia. Proprio per questo motivo assume non solo il significato del potere e della regalità, ma anche della protezione del Dharma su tutte le persone, accompagnandole lungo la via che porta all'annullamento della sofferenza e alla rinascita per ultimo la Bandiera della Vittoria, chiamata in sanscrito dhvaja, è presente su tutti i tetti dei monasteri tibetani e simboleggia la vittoria della consapevolezza e della saggezza sull'ignoranza, sulla paura e su ogni negatività. Il magnifico disegno del bordo mette in evidenza una realistica versione del mare e del cielo dal quale emerge il sacro Monte Meru, questi fanno da cornice di questo magnifico manufatto cerimoniale. La ossidazione del colore azzurro indica un'epoca importante.
Visibili usure e mancanze perimetrali.
Una impostazione grafica inconsueta per il periodo che sembra rifarsi alla gloriosa annodatura del periodo guidato dall'Imperatore Wanli (1573-1619). La composizione vede raffigurati due draghi volanti a cinque artigli che nella mitologia cinese è sempre stato un simbolo di buon auspicio, benefico e simbolo dell'imperatore. Questi volano lungo il tappeto separati da una fila di nuvole stilizzate, le immancabili perle fiammeggianti simbolo di perfezione, ricchezza, buona fortuna e prosperità. Durante la dinastia Qing fu decretato che solo l'imperatore poteva usare o indossare tessuti con un drago a cinque artigli. Altri due draghi posti alle due estremità del tappeto, hanno quattro artigli e sono affiancati da quattro simboli buddhisti di buon auspicio, su un lato notiamo la Ruota del Dharma che simboleggia il Dharma che si muove ciclicamente senza un inizio né una fine e il suo significato riporta alla ruota intesa come arma, capace di portare via tutti gli ostacoli che impediscono agli uomini di liberarsi dalla sofferenza, sotto la Conchiglia Il suo nome in sanscrito è Sankha e viene spesso rappresentata con una spirale in senso antiorario. Fin dall'antichità viene utilizzata come uno strumento musicale e nel buddhismo assume il significato della melodia del Dharma, ossia il suono profondo degli insegnamenti del Buddha, che raggiunge ogni essere, si adatta alle sue capacità ricettive e libera dall'ignoranza. Dall'altro lato del drago, il Parasole, chiamato in sanscrito Chatra, è un baldacchino che viene utilizzato durante le processioni e le cerimonie per proteggere qualcosa di sacro dal sole o dalla pioggia. Proprio per questo motivo assume non solo il significato del potere e della regalità, ma anche della protezione del Dharma su tutte le persone, accompagnandole lungo la via che porta all'annullamento della sofferenza e alla rinascita per ultimo la Bandiera della Vittoria, chiamata in sanscrito dhvaja, è presente su tutti i tetti dei monasteri tibetani e simboleggia la vittoria della consapevolezza e della saggezza sull'ignoranza, sulla paura e su ogni negatività. Il magnifico disegno del bordo mette in evidenza una realistica versione del mare e del cielo dal quale emerge il sacro Monte Meru, questi fanno da cornice di questo magnifico manufatto cerimoniale. La ossidazione del colore azzurro indica un'epoca importante.
Visibili usure e mancanze perimetrali.
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
LOTS
64
SMALL KOZAK VILLAGE RUG, BERGAMA AREA, WESTERN ANATOLIA, CIRCA 1900, GOOD CONDITIONS
SMALL KOZAK VILLAGE RUG, BERGAMA AREA, WESTERN ANATOLIA, CIRCA 1900, GOOD CONDITIONS
ESTIMATE € 700 - 900
61
VERY FINE SILK CARPET, KAYSERI, CENTRAL ANATOLIA, CIRCA 1930, VERY GOOD CONDITIONS
VERY FINE SILK CARPET, KAYSERI, CENTRAL ANATOLIA, CIRCA 1930, VERY GOOD CONDITIONS
ESTIMATE € 1.900 - 2.200
56
PRAYER RUG, MELAS AREA, CIRCA 1970, GOOND CONDITIONS, NEED PROFESSIONAL WASH
PRAYER RUG, MELAS AREA, CIRCA 1970, GOOND CONDITIONS, NEED PROFESSIONAL WASH
ESTIMATE € 200 - 400