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A PAIR OF VARIOUS WOOD VENEERED COMMODES, LOMBARDY, 18TH-19TH CENTURY; WEAR, SCRATCHES, LOSSES, DAMAGES, PARTS TO BE FIXED, SOME KEYS MISSING, RESTORATIONS, HANDLES NOT COEVAL (2)
di forma rettilinea su gambe rastremate, interamente ornati da intarsi stilizzati con elementi naturalistici, floreali, candelabri e figure tratte da repertori neoclassici entro riserve circolari e ovali, tre cassetti nel fronte, piani impiallacciati in marmo giallo antico; usure, graffi, difetti, rotture e mancanze nell'impiallacciatura, parti da riposizionare, alcune chiavi mancanti, restauri, maniglie non pertinenti
Alt. cm 90, larg. cm 122,5, prof. cm 57
Alt. cm 90, larg. cm 122,5, prof. cm 57
ESTIMATE € 12.000 - 15.000
Il decoro dei comò qui presentati rientra nel consolidato repertorio iconografico legato alle fortune che molti ebanisti lombardi, attivi tra la fine del '700 e la prima metà del secolo successivo, ebbero sulla scia dei successi di Giuseppe Maggiolini (Parabiago, 1738 - 1814), capofila di questo movimento neoclassico. Si tratta di arredi dalle forme rettilinee, le cui superfici si prestano perfettamente ad accogliere intarsi a più tinte; il tema è tratto dal classicismo e spazia dai soggetti naturalistici, con candelabre e festoni, greche e perché no, figure mitologiche e cammei con profili virili.
Lo schema ornamentale, quasi pittorico, seppur con varianti è comune a molti cassettoni già noti gli studi; da citare per confronto diretto, la coppia (inv. n. M 199/30-672) presso le Civiche Raccolte d'Arte del Castello Sforzesco (E. Colle, Museo d'Arti Applicate. Mobili e intagli lignei, Milano 1996, pp. 98-99, n. 99 e AA. VV., Le Arti decorative in Lombardia nell'età moderna 1780-1940, Banca San Paolo di Brescia, Milano 1998, p. 53, 59), dove le figure centrali, cosi come i bordi a foglie continue dei cassetti e i piedi, sono pressoché identiche alle nostre.
Lo schema ornamentale, quasi pittorico, seppur con varianti è comune a molti cassettoni già noti gli studi; da citare per confronto diretto, la coppia (inv. n. M 199/30-672) presso le Civiche Raccolte d'Arte del Castello Sforzesco (E. Colle, Museo d'Arti Applicate. Mobili e intagli lignei, Milano 1996, pp. 98-99, n. 99 e AA. VV., Le Arti decorative in Lombardia nell'età moderna 1780-1940, Banca San Paolo di Brescia, Milano 1998, p. 53, 59), dove le figure centrali, cosi come i bordi a foglie continue dei cassetti e i piedi, sono pressoché identiche alle nostre.
LOTS
678
AN ANTIQUE FRENCH PORCELAIN MANTEL CLOCK, LAST QUARTER 19TH CENTURY, DEFECTS
AN ANTIQUE FRENCH PORCELAIN MANTEL CLOCK, LAST QUARTER 19TH CENTURY, DEFECTS
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
680
A VERY RARE FRENCH GILT BRONZE CLOCK, FIRST QUARTER 19TH CENTURY; KEY ABSENT, MOVEMENT REVISED
A VERY RARE FRENCH GILT BRONZE CLOCK, FIRST QUARTER 19TH CENTURY; KEY ABSENT, MOVEMENT REVISED
ESTIMATE € 1.400 - 1.800
688
A GILT BRONZE AND CRYSTAL TAZZA, FIRST 20TH CENTURY; WEAR, OXIDATION TRACES, MINOR DEFECTS
A GILT BRONZE AND CRYSTAL TAZZA, FIRST 20TH CENTURY; WEAR, OXIDATION TRACES, MINOR DEFECTS
ESTIMATE € 1.200 - 1.400