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PITTORE ATTIVO A ROMA NEL XVII SECOLO
Veduta di baia portuale con figure, barche e città fortificata
Olio su tela, cm 38,5X52
Questa affascinante tela si data alla prima metà del XVII secolo. I caratteri di stile, scrittura e il soggetto raffigurato suggeriscono all'istante l'area di produzione capitolina e l'ambito culturale in cui sono state concepite. L'atmosfera nitida, l'aria rarefatta e il taglio evocano i nomi di Goffredo Wals, Filippo di Liagno detto Filippo Napoletano e Agostino Tassi, esponenti di primo piano e in parte creatori del genere paesistico, con Adam Elsheimer e altre personalità d'origine nordica presenti a Roma. All'influenza fiamminga e olandese rimandano le figure, rapidamente schizzate ma tracciate con precisione e accuratezza, memori di quelle callottiane e di Bartolomeo Breenbergh. Tipiche sono le nuvole e la netta delineazione dei contrasti tra luce e ombra che riscontriamo assai bene nelle opere del Napoletano attorno agli anni 1620-1625, quando il pittore coniuga in maniera ammirevole la sua lucidità di visione con una sensibilità che preannuncia le creazioni di Claude Lorrain e tematiche peculiari al naturalismo dei bamboccianti. Al Tassi rimandano invece l'accurato disegno della barca in secca per i lavori di calafataggio e le piccole figure.
Bibliografia di riferimento:
M. Chiarini, Teodoro Filippo di Liagno detto Filippo Napoletano 1589-1629. Vita e opere, Firenze 2007
Agostino Tassi (1578-1644). Un paesaggista tra immaginario e realtà, catalogo della mostra a cura di Patrizia Cavazzini, Roma 2008
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
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PITTORE NAPOLETANO DEL XVII SECOLO
Fuga in Egitto
Olio su tela, cm 70,5X51
Se non fosse per una evidente complessità conservativa riassumibile in una ossidazione della superficie e la svelatura di alcuni passaggi pittorici specialmente sul cielo, le analogie di questo dipinto con le prove paesistiche giovanili di Salvator Rosa sarebbero congeniali per fare una serie di utili confronti volti a formulare un'attribuzione. Fermandoci invece un passo prima, possiamo affermare comunque l'origine napoletana dell'autore e coglierne le interessanti contiguità con le prime opere di un altro paesaggista famoso, Micco Spadaro, anch'esso formatosi come il Rosa nella bottega di Aniello Falcone dove lavoravano Carlo Coppola, Andrea de Lione, Paolo Porpora, Marzio Masturzo e Salvator Rosa. Detto ciò, la tela qui esaminata si colloca cronologicamente ai primissimi anni del quarto decennio ed è da assegnare alla giovinezza di un pittore di rilievo.
Bibliografia di riferimento:
G. Sestieri, B. Daprà, Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro. Paesaggista e cronista napoletano, Milano 1994
V. Farina, Il giovane Salvator Rosa, 1635-1640 circa, Napoli 2010
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
100
IPPOLITO SCARSELLA detto LO SCARSELLINO
(Ferrara, 1550 - 1620)
Angelo
Olio su tela, cm 80X72
La tela, dalla stesura veloce e vibrante e dalla felice densità materica del colore, sembrerebbe uno studio dedicato a un angelo di un'annunciazione o, più plausibilmente, di un'incoronazione della Vergine. Conosciamo diverse varianti di tali soggetti in cui lo Scarsellino risolve le figure degli angeli secondo stilemi ricorrenti, quali la posa delle braccia raccolte al petto e, in particolare, il colore della veste ottenuto smorzando le note brillanti del verde con una velatura di bitume. La resa accurata del piumaggio delle ali, che insiste su variegate sfumature tonali, risulta in netta attinenza con la soluzione approntata per la maestosa Incoronazione proveniente dalla chiesa di San Francesco a Ferrara, in cui è manifesta un'attenta e felice resa naturalistica. Alla luce di tale attinenza il dipinto può essere databile ai primi anni del Seicento.
Ringraziamo Valentina Lapierre per aver confermato l'attribuzione dell'opera.
Bibliografia di riferimento:
M. A. Novelli, Scarsellino, Ferrara, 2008, pp. 320-321, n. 200
ESTIMATE € 6.000 - 8.000
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PITTORE DEL XVIII SECOLO
Madonna col Bambino e angelo
Olio su tela, cm 118X102
Il dipinto, sia pur interessato da una vernice assai ossidata, possiede una stesura dalle intriganti qualità estetiche, mentre la buona conservazione ci consente di percepire gustosi passaggi pittorici, densi di materia e colore. La data d'esecuzione si colloca attorno alla metà del XVIII secolo e l'area possibile di produzione è quella emiliana. La dolce espressività della Madonna rammenta aspetti disegnativi che conducono alla bottega dei Torelli, mentre i diversi passaggi pittorici, distesi con elegante accuratezza, e le tipologie dei visi rammentano espressività alla Ercole Graziani.
Bibliografia di riferimento:
A. Cera, La pittura bolognese del '700, Milano 1994
ESTIMATE € 6.000 - 8.000
102
PITTORE DEL XVII SECOLO
Ritratto di Papa Clemente X
Olio su tela, cm 43X31
Questo piccolo dipinto a carattere celebrativo ritrae Papa Clemente X, al secolo Emilio Altieri, nato a Roma il 12 luglio 1590 nel palazzo vicino a piazza del Gesù. La famiglia era illustre per aver dato a Roma magistrati e uomini di lettere, prelati e condottieri e uno dei fratelli del padre Lorenzo era stato canonico della basilica vaticana, autore di testi di teologia, di diritto canonico e soprattutto figura esemplare. Emilio studiò al Collegio Romano e poi frequentò l'Università laureandosi il 17 ottobre 1611 in giurisprudenza e diritto canonico. Iniziò a lavorare nello studio di Giovanni Battista Pamphilj, il futuro Innocenzo X, che era auditore della Rota, e si acquistò in breve fama d'essere un ottimo avvocato. Entrò successivamente alla corte di Ludovico Ludovisi, nipote di Gregorio XV e, attratto dagli esempi che aveva avuto nella sua famiglia e sollecitato dai suoi protettori, abbandonò l'avvocatura e scelse lo stato ecclesiastico, ricevendo l'ordinazione sacerdotale il 6 aprile 1624 intraprendendo così una straordinaria carriera.
ESTIMATE € 1.800 - 2.200
103
PITTORE FRANCESE DEL XVII SECOLO
Miracolo dell'infermo
Olio su tela, cm 75,5X64
Il dipinto è databile al XVII secolo e si attribuisce ad un artista francese. Le delicate cromie di lontana memoria vouettiana sono qui filtrate attraverso le successive influenze di Philippe de Champaigne e De la Hyre, che suggeriscono una collocazione cronologica tardo seicentesca.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
104
PITTORE DEL XVIII SECOLO
San Pasquale Baylon
Olio su tela, cm 74X60
Questa piccola tela a carattere devozionale raffigura San Pasquale Baylon (Torrehemosa, 1540 - Villareal, 1592), religioso spagnolo dell'Ordine dei Frati Minori Alcantarini, proclamato santo nel 1690 da papa Alessandro VIII, protettore delle donne e patrono dei cuochi e dei pasticcieri. La scena rappresenta il religioso inginocchiato con il bastone da pellegrino al cospetto del suo attributo iconografico, l'ostensorio sorretto da angeli. L'autore della composizione si può inserire in un ambito geografico meridionale e settecentesco.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
105
PITTORE TOSCANO DEL XVII SECOLO
Sacra Famiglia con un angelo
Olio su tela, cm 45X36
Di gusto ancora cinquecentesco, la composizione ricorda le opere di Francesco Vanni (Siena, 1563 - 1610), uno dei maestri più rappresentativi della pittura Senese a cavallo tra manierismo e barocco, capace di miscelare abilmente il contrastato colorismo delle sue radici tardo-cinquecentesche con le istanze più stemperate e classiciste della pittura senese del Seicento, non immuni dalle delicatezze desunte dal Barocci.
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
106
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Vaso di fiori con putti
Cesta di fiori e frutta con putto
Olio su tela, cm 74,5X56 (2)
ESTIMATE € 1.800 - 2.200