Come è noto la produzione araldica doveva costituire, per molte manifatture di porcellana settecentesca, il campo di prova della propria eccellenza, destinata come era alle élite del tempo. D’altronde c’era l’esempio delle compagnie delle Indie, e, in questo stesso Settecento, di Meissen, che a partire dagli anni Trenta del secolo andava realizzando superbi insiemi da tavola barocchi, decorati con gli stemmi delle grandi famiglie d’Europa.
Carlo Ginori, sempre con un occhio alla manifattura sassone, non trascurerà la produzione araldica: e tra i risultati più felici andrà certo inserito il servizio realizzato, probabilmente nel 1753, per il cardinale Stoppani che sarà esitata nell’asta milanese di Ceramiche e Vetri dell’8 maggio 2025 (lotto 538, stima 1.600 – 1.800 euro) .
Il milanese Gianfranco Stoppani (1695-1774) venne elevato alla porpora nel 1753: e veniva da una grande carriera al servizio dei Papi (era stato tra l’altro nunzio in Toscana dal 1735 al 1739). Con Carlo Ginori era buon amico: e la loro corrispondenza dimostra che tale legame era consolidato anche dalla spedizione allo Stoppani di porcellane, per esempio nel 1752. Quell’anno ricorda all’amico di avergli inviato un disegno con lo stemma di famiglia da dipingere su un nuovo servizio. Ma Carlo Ginori tergiversa: ha deciso di decorare le porcellane con il cappello da cardinale, ma vuole sorprendere a sua volta il destinatario.
La nomina, certa, si fa attendere: e così lo Stoppani dovrà attendere il suo nuovo, elegantissimo servizio fino al dicembre del 1753 quando, ormai cardinale, finalmente il dono gli viene consegnato ad Urbino, dove era svolge la funzione di Legato.