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Porcellane, maioliche e vetri. Le delicate forme della grazia

La vendita milanese del prossimo 8 maggio 2025, presenta, oltre alla usuale panoramica di porcellane e maioliche italiane ed europee, due interessanti nuclei collezionistici.

Il primo è costituito da una bella raccolta di porcellane di Doccia, per la gran parte esempi di vasellame databile al primo periodo di attività della manifattura: tra i vari lotti segnaliamo una tazza bassa appartenente al noto servizio realizzato da Ginori per il prelato milanese Gianfranco Stoppani (1695-1774), elevato alla porpora nel 1753. Dalla corrispondenza tra lo Stoppani e Carlo Ginori sappiamo che il primo aveva già ricevuto nel 1752 delle porcellane uscite dalla fabbrica, alle quali dovevano seguire quelle decorate col cappello cardinalizio in seguito alla sua nomina nel dicembre 1753 (lotto 538, stima 1.600 -1.800 euro). Una bella tabacchiera decorata con paesaggio a monocromo porpora e datata 1760 (lotto 557) è invece valutata tra i 2.200 ed i 2.800 euro.

Alla medesima collezione appartiene anche un interessante servizio egoiste decorato nei modi di du Paquier (lotto 581, stima 2.000 – 3.000 euro): è parte di un importante gruppo di porcellane realizzate in Cina durante il periodo Qianlong probabilmente su ordine della famiglia Obando, forse per Francisco José de Ovando (o Obando) Solís Rol de La Cerda, primo marchese di Brindisi (circa 1693 – 1755), importante generale e politico spagnolo.

Altro nucleo importante presentato nel catalogo di maggio è una raccolta di vetri muranesi: tra questi ricordiamo un vaso in vetro incamiciato, qui attribuito alla vetreria Cappellin, databile al 1925-1930, e stimato 8.000 -12.000 euro (lotto 636).

Chiude la vendita una rara versione di scultura della serie dei vetri tex tile di Laura di Santillana: realizzata su ordine nel 2007, appare esemplare dell’attività dell’artista (lotto 662, stima 10.000 – 12.000 euro).