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Pietro Chiesa e Fontana Arte. La forma aperta della creatività

La peculiarità del design italiano è di aver mutato la percezione dell’oggetto industriale da prodotto artigianale riprodotto in forma seriale, a ‘forma aperta’ della creatività che si evolve e diviene immagine di un’epoca e di un gusto.  Un esempio illuminante lo troviamo nella storia della Fontana Arte, azienda milanese che attraverso la direzione e la creatività di due autentici maestri come Gio Ponti e Pietro Chiesa seppe interpretare l’evoluzione del gusto e della società civile, evoluzione degli “oggetti” proposti delle loro linee che colgono anche il succedersi dei mutamenti sociali, culturali e artistici.  Dagli anni Trenta ai Sessanta, Fontana Arte mutò la sua fisionomia da classica, decorativa e alto borghese, a essenziale nella scelta di soluzioni che coniugavano funzionalità e stile impeccabile, a spaziale nel rapporto rinnovato e innovativo con la luce, che fondeva il prodotto industriale in tutte le sue più moderne accezioni: funzione, forma, rapporto spazio, oggetto, serialità del prodotto, sempre secondo canoni di alta qualità costruttiva e dei materiali.

Pietro Chiesa è un raffinatissimo maestro dell’arte vetraria, che ha saputo meglio di chiunque altro impiegare il cristallo nella creazione di mobili, lampade, di una tecnica perfetta e di un’inesauribile varietà di modelli.

Nella prossima di Design e Stile Italiano Web-only che si terrà tra il 9 e il 21 marzo 2023 sarà esita una lampada a sospensione di Chiesa prodotta da Fontana Arte negli anni Trenta e Quaranta in ottone, alluminio verniciato, vetro curvato e parzialmente inciso, vetro sabbiato (lotto 30 stima 1.200 – 1.600 euro) che rappresenta un superbo esempio di una produzione che spicca per la sua severa eleganza.