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Firenze & Collesano. Terracotta e ceramica tra Cinque e Seicento.

Un grande tondo in maiolica centrato dall’arma araldica della famiglia Martini di Firenze circondata da una ghirlanda scultorea molto decorativa (lotto 1, stima 8.000 – 12.000 euro), ci riporta  alla complessa vicenda  dell’araldica fiorentina, tanto influenzata dalle vicissitudini secolari tra Popolo e Magnati nei secoli più turbolenti della storia della città toscana. Passati gli anni nei quali alle élites si imponeva, per amor di pace e del governo repubblicano, di rinunciare non solo al nome ma persino allo stemma di famiglia, la Firenze dell’inizio del Cinquecento, ormai quasi quieta sotto il dominio dei Medici, vede le famiglie sfoggiare i loro stemmi non solo in pietra o in altri materiali più fragili, ma spesso in terracotta smaltata, una produzione portata all’eccellenza dai della Robbia.

Così si ordinano stemmi dalla scintillante policromia da applicare alle facciate dei palazzi o all’interno dei cortili: e così fanno probabilmente anche i nostri Martini. Giustamente orgogliosi della loro appartenenza alla oligarchia cittadina, proprio allora confermata dalla carica raggiunta nel 1511 di priore, si rivolgono con molta probabilità a  Benedetto e Santi Buglioni per avere anch’essi la propria arma realizzata nel materiale più alla moda.

Lotto 1 | Grande tondo in terracotta invetriata, bottega Della Robbia o dei Buglioni, Firenze, circa 1510-1520, decorato con arma araldica per la famiglia fiorentina dei Martini entro una ghirlanda vegetale | Stima € 8.000 – 12.000

La maiolica di Collesano è permeata da una fortissima cultura rinascimentale, mediata attraverso prototipo palermitani (non per nulla proprio da Palermo arrivano non pochi artefici a lavorare nelle fornaci del luogo) ed, ancor prima, faentini: ma il gusto per i trofei, già tanto caratteristico e centrale nella cultura ceramica cinquecentesca, declina qui in una libertà pittorica che è tanta parte del fascino di queste maioliche siciliane. L’alberello di maiolica datato 1666 (lotto 52, stima 1.000 – 2.000 euro) è davvero un’aggiunta fondamentale ad una delle produzioni meno conosciute del panorama siciliano secentesco. E qui, grazie a firma e data, elegantemente inserite in un cartiglio classicheggiante, siamo in grado di ancorare questo gusto ad anni ben precisi.

Lotto 52 | Alberello documentario in maiolica policroma, Fornace di Collesano, 1666 decorato con figura di cherubino in riserva su un fondo a trofei | Stima € 1.000 – 2.000

Lotto 52 | Alberello documentario in maiolica policroma, Fornace di Collesano, 1666 decorato con figura di cherubino in riserva su un fondo a trofei | Stima € 1.000 – 2.000

 

Lotto 52 | Alberello documentario in maiolica policroma, Fornace di Collesano, 1666 decorato con figura di cherubino in riserva su un fondo a trofei (dettaglio del cartiglio) | Stima € 1.000 – 2.000