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Lo spazio con ironia di osare

Andrea Schito e Giacomo Abate

Lo spazio è un grande tema del secondo dopoguerra del XX secolo, come dimostra il dibattito che si accese sul tema del “Big Bang” – la teoria che descriveva l’origine e l’evoluzione del nostro Universo – ma è soprattutto fu un tema di accesa contrapposizione tra Stati Uniti e Unione Sovietica per una egemonia politica, economica, di sfere d’influenza di questo e altri mondi, che porterà all’allunaggio sulla Luna della missione spaziale americana Apollo 11, e Neil Armstrong a toccare il suolo lunare nella notte del 21 luglio 1969.
Nelle arti visive Lucio Fontana con i tagli apre lo spazio ad una terza dimensione fisica e spirituale e nel design è sinonimo di ironia e voglia di osare.
Achille e Pier Giacomo Castiglioni con la lampada da terra “Luminator” per Gilardi & Barzaghi della metà degli anni ’50 interpretano il tema con atteggiamento radicale stilizzando un “razzo” che accende luce nella galassia della casa. Così come una gioiosa e delicata follia sembra pervadere la lampada in ottone dorato di Stilnovo che esplode con i suoi leggeri e flessuosi bracci mettendosi alle spalle il rigore architettonico e progettuale del razionalismo e del movimento moderno con radioso ottimismo.
Il Boom economico è alle porte è l’Italia dopo il dolore e la distruzione della guerra ha voglia di una leggerezza borghese e rassicurate che mostri attraverso oggetti di design audaci e ma funzionali una rinnova fiducia nel futuro.