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Il tempo è una bella complicazione

Gli orologi da tasca, solitamente di piccole dimensioni e adatti appunto ad essere tenuti nel taschino, divengono particolarmente diffusi prima dell’avvento dell’orologio da polso nella seconda metà del XIX secolo. La possibilità di realizzare orologi portatili si ebbe solamente dopo l’invenzione del sistema a bilanciere, dell’alimentazione a molla e di opportuni scappamenti, ideati, progettati e realizzati a partire dal XV secolo.

 

Nella seconda metà del XIX secolo la miniaturizzazione e la produzione in serie dei componenti permise di realizzare orologi da tasca compatti e precisi. Questi orologi ebbero una notevole diffusione in un’ampia gamma di modelli fino agli anni quaranta del XX secolo, quando iniziarono a diffondersi gli orologi da polso meccanici prima ed elettronici poi.

 

Nell’asta milanese di Orologi da tasca e da polso del 3 marzo 2022 sarà presentato un raro orologio da tasca Invar realizzato nel 1895 circa, con cassa in oro giallo 18kt dal diametro di 55 millimetri, firmato Repetition Volontaire, Quarts & Minutes.

 

Le caratteristiche sono veramente eccezionali: Movimento in nichel. Quadrante bianco con numeri arabi per le ore, firmato Invar, Rolojeria Suiza Cordoba, lancette in acciaio brunito, alle ore sei, leva selettrice Grand Sonnerie, Petite Sonnerie e Silence, a ore 12, pulsante per la ripetizione volontaria delle ore, quarti e minuti, movimento altissima gamma, nichelato con cote de Geneve, anglage e perlage, martelli affiancati montati su rubini, doppio gong, movimento protetto da ghiera sottocalotta. L’orologio è infine dotato della scatola originale in mogano con piano inclinabile in velluto, certificato originale d’epoca, e le istruzioni (lotto 181, stima 1.800 – 2.300 euro).