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Giovanni Battista Crosato. Sublime abbozzo

Antonio Gesino

Vitalità espressiva e stesura abbreviata, sorretta da un virtuoso talento creativo, sono le preziose caratteristiche di questo raro bozzetto di Giovanni Battista Crosato (Treviso, 1697 – Venezia, 1758) raffigurante “Clizia abbandonata da Apollo” che riflette un preciso riferimento con le scene mitologiche raffiguranti le storie tratte dalle “Metamorfosi di Ovidio” custodite in Palazzo Madama a Torino, che per qualità e conservazione si possono considerare una preziosa testimonianza della sua arte pittorica.

Di origini trevisane ma di formazione veneziana, l’artista ha lasciato scarse testimonianze della sua attività giovanile e le prime opere note si attestano al 1706 con “La Flagellazione di San Marcuola”, seguite alla fine del terzo decennio dalle opere, ora distrutte, per la Chiesa di Santa Maria dei Servi.

Nel 1733 era al servizio della Corte Sabauda, dove eseguì diversi affreschi nella Palazzina di Stupinigi, a Villa della Regina e a Palazzo Reale, ma risulterà registrato alla Fraglia dei pittori veneziani dal 1736 al 1752 senza interrompere i proficui rapporti con Casa Savoia.
Dopo un inizio ‘tenebroso’ egli sviluppò un’originale maniera di gusto settecentesco che fondeva con elegante equilibrio esempi piazzetteschi e ammaestramenti emiliani, rielaborati con i migliori testi pittorici del primo Settecento lagunare, che si manifestano in tutto il loro splendore in questo delizioso abbozzo pittorico