Sull’opera sono state eseguite le riprese all’infrarosso con una fotocamera digitale. Da queste immagini si è osservato un disegno preparatorio – underdrawing – presente su tutto il dipinto.
Il tratto di questo disegno è probabilmente eseguito a pennello con un medium acquoso, che si carica di colore nelle zone in ombracon un tracciato più spesso, mentre in quelle in luce rimane di una tonalità più grigia e a volte anche più sottile.
il pittore ha eseguito quasi un monocromo, ancora in fase progettuale, con delineate le zone in ombra, i mezzi toni e le parti in massima luce, utilizzando per definirlo, le linee disegnative.
Si nota che la figura di San Gerolamo sembrerebbe derivare da un cartone o da un disegno a ricalco, questo perchè tutta la figura presenta un contorno continuo, spesso e senza ripensamenti, ripassato a pennello. L’interno di questa figura del Santo, soprattutto il volto e le parti anatomiche sono state tracciate con linee libere, utili alla caratterizzazione dell’espressività e delle particolarità del soggetto (vedi immagine all’infrarosso del volto del San Girolamo).
L’accuratezza nell’esecuzione delle rughe, dei capelli e della barba dimostrano un’attenzione nella progettazione e nella composizione del dipino.
La stessa costruzione libera e acquerellata si osserva nel panneggio rosso, dove le pieghe sono eseguite con pennellate scure e spesse, ma anche per la caratterizzazione del leone, del teschio, degli alberi, del Cristo in Croce e delle rocce.
Si osserva solo un ripensamento, in fase coloristica, della posizione dell’aureola, che è stata spostata di qualche centimetro rispetto al disegno originale.
Si può pertanto ipotizzare, vista la precisione con cui l’opera è stata progettata, che questa rivestisse un produzione importante del lavoro del magister; l’uso di un modello per il Gerolamo, che farebbe ipotizzare una pratica consueta del dipingere questo soggetto, è stato però successivamente elaborato per renderlo un unicum della sua produzione.
Dott.ssa Michela Fasce
Didascalia
Immagine all’infrarosso del volto di San Girolamo