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Dipinti antichi

di Antonio Gesino

Il primo semestre del dipartimento dei Dipinti Antichi ha confermato con ottimi risultati l’interesse che il pubblico nelle due aste ha manifestato con vivace partecipazione. La qualità delle opere non ha riguardato solo un pubblico di appassionati, ma anche collezionisti raffinati di gusto anglosassone, che oltre alla tela sacra e profana, amano circondarsi di bozzetti e prove d’artista, segno di una attenzione che va oltre il piacere della decorazione. L’appuntamento del 6 marzo ha fatto registrare un 76% di venduto per lotto e un 61,3% per valore, mentre quello del 28 maggio un 78% venduto per lotti, 76.8% per valore.

Protagonista della vendita di maggio ma anche dell’intera prima metà dell’anno uno splendido quadro di Andrea Vaccaro – maestro barocco napoletano capace di realizzare una sintesi tra l’arcadia classicista di Guido Reni e l’elegante naturalismo di Massimo Stazione – raffigurante il Matrimonio mistico di Santa Caterina (aggiudicato a 124.000 euro); seguono una Madonna col Bambino e San Giovannino di un pittore del XV-XVI secolo  e un Ritratto di gentildonna (detta La duchessa Sforza) di un pittore veneziano del XVI secolo, entrambi aggiudicati a 62.000 euro.

Nell’asta del 6 marzo spiccava inoltre nel suo grandioso impianto tardo-barocco una sensuale tela di Francesco Solimena, raffigurante la Nascita della Vergine e databile al primo decennio del XVIII secolo, quando la cifra dell’artista è oramai autonoma dall’influenza di Luca Giordano e di Mattia Preti per una composizione volutamente teatrale, non solo nella regia dei lumi, ma altresì per la sintassi coloristica e la trionfale coreografia (aggiudicazione 39.680 euro).