1247
PITTORE DEL XVIII-XIX SECOLO **
Paesaggio lacustre con figure
Firmato sullo scoglio in basso al centro
Olio su tela, cm 156X235
Firmato sullo scoglio in basso al centro
Olio su tela, cm 156X235
ESTIMATE € 10.000 - 15.000
** Lotto proveniente da paese extra UE in temporanea importazione | Lot temporarily imported and coming from non-EU States
Jacob Philippe Hackert fu uno dei più noti paesisti dell'età neoclassica, formatosi in patria nella bottega familiare e all'Accademia di Belle Arti di Berlino, le sue prime opere si datano all'inizio degli anni Sessanta, quando beneficiava del patronato di Adolf Friedrich von Olthof. Nel 1765 è documentata la sua presenza a Parigi, dove ben presto acquisì grande fama e nel 1768 l'artista partirà per l'Italia giungendo a Roma il 18 dicembre. Nella Città Eterna Hackert si dedicò subito a dipingere paesaggi e vedute, spingendosi a visitare i luoghi più suggestivi della campagna laziale: Frascati, Grottaferrata, Marino, Albano, Nemi, Subiaco e Palestrina, ma privilegiò Tivoli, dove soggiornò ben quattro mesi e dipinse dal vero la Veduta della Cascata grande, oggi custodita a Palazzo Barberini. Da questo punto di vista il pittore ripercorre le mete preferite dei viaggiatori stranieri, affascinati dalle antiche vestigia classiche, dai pittoreschi monumenti e dalle cascate: 'In questa campagna la nostra memoria vede più dei nostri occhi' sentenziava nel 1740 Horace Walpole, alludendo all'ascendente che esercitava il passato sulla sensibilità di chi si addentrava nel rigoglioso latifondo laziale, evocando l'Arcadia, le poesie d'Orazio e di Virgilio; ma dedicarsi a ritrarre quei luoghi significava altresì confrontarsi con la nobile tradizione vedutistica italiana. Nell'età barocca la campagna romana era la meta prediletta di Claude Lorrain e Nicolas Poussin, interpreti fra i migliori dell'ideale classico che, secondo Jonathan Skelton, avevano entrambi desunto da quei luoghi, così fu per Gaspar van Wittel e prima di lui il van Bloemen e Gaspard Dughet. In seguito, l'attività del nostro si svolse tra Napoli e Roma, ma l'ottavo decennio sarà costellato di viaggi lungo la Penisola, documentati da straordinari disegni. Nel 1774 sappiamo che il pittore in compagnia di Johann Friedrich Reiffenstein, studioso d'arte e richiestissimo cicerone per tutti i nobili grand touristes, si recò all'Aquila, ad Avezzano, sul lago del Fucino rientrando per Sora, Isola di Liri e Casamari e nel 1776 si recò in Umbria e nelle Marche, visitando Urbino e Perugia. In quest'occasione, come ricorda anche Goethe (cfr. J. W. Goethe, Philipp Hackert: la vita, a cura di M. Novelli Radice, Napoli-Roma 1988, pp. 57.58), Hackert soggiornò durante l'estate ad Albano e conosciamo diversi disegni acquerellati del lago di Nemi (cfr. V. Innocenti Furina, in Chiarini, p. 147, n. 9).
Bibliografia di riferimento:
Il paesaggio secondo natura. Jacob Philipp Hackert e la sua cerchia, catalogo della mostra a cura di P. Chiarini, Roma 1994
Jacob Philipp Hackert: la linea analitica della pittura di paesaggio in Europa, catalogo della mostra a cura di C. De Seta, Napoli 2007
Jacob Philippe Hackert fu uno dei più noti paesisti dell'età neoclassica, formatosi in patria nella bottega familiare e all'Accademia di Belle Arti di Berlino, le sue prime opere si datano all'inizio degli anni Sessanta, quando beneficiava del patronato di Adolf Friedrich von Olthof. Nel 1765 è documentata la sua presenza a Parigi, dove ben presto acquisì grande fama e nel 1768 l'artista partirà per l'Italia giungendo a Roma il 18 dicembre. Nella Città Eterna Hackert si dedicò subito a dipingere paesaggi e vedute, spingendosi a visitare i luoghi più suggestivi della campagna laziale: Frascati, Grottaferrata, Marino, Albano, Nemi, Subiaco e Palestrina, ma privilegiò Tivoli, dove soggiornò ben quattro mesi e dipinse dal vero la Veduta della Cascata grande, oggi custodita a Palazzo Barberini. Da questo punto di vista il pittore ripercorre le mete preferite dei viaggiatori stranieri, affascinati dalle antiche vestigia classiche, dai pittoreschi monumenti e dalle cascate: 'In questa campagna la nostra memoria vede più dei nostri occhi' sentenziava nel 1740 Horace Walpole, alludendo all'ascendente che esercitava il passato sulla sensibilità di chi si addentrava nel rigoglioso latifondo laziale, evocando l'Arcadia, le poesie d'Orazio e di Virgilio; ma dedicarsi a ritrarre quei luoghi significava altresì confrontarsi con la nobile tradizione vedutistica italiana. Nell'età barocca la campagna romana era la meta prediletta di Claude Lorrain e Nicolas Poussin, interpreti fra i migliori dell'ideale classico che, secondo Jonathan Skelton, avevano entrambi desunto da quei luoghi, così fu per Gaspar van Wittel e prima di lui il van Bloemen e Gaspard Dughet. In seguito, l'attività del nostro si svolse tra Napoli e Roma, ma l'ottavo decennio sarà costellato di viaggi lungo la Penisola, documentati da straordinari disegni. Nel 1774 sappiamo che il pittore in compagnia di Johann Friedrich Reiffenstein, studioso d'arte e richiestissimo cicerone per tutti i nobili grand touristes, si recò all'Aquila, ad Avezzano, sul lago del Fucino rientrando per Sora, Isola di Liri e Casamari e nel 1776 si recò in Umbria e nelle Marche, visitando Urbino e Perugia. In quest'occasione, come ricorda anche Goethe (cfr. J. W. Goethe, Philipp Hackert: la vita, a cura di M. Novelli Radice, Napoli-Roma 1988, pp. 57.58), Hackert soggiornò durante l'estate ad Albano e conosciamo diversi disegni acquerellati del lago di Nemi (cfr. V. Innocenti Furina, in Chiarini, p. 147, n. 9).
Bibliografia di riferimento:
Il paesaggio secondo natura. Jacob Philipp Hackert e la sua cerchia, catalogo della mostra a cura di P. Chiarini, Roma 1994
Jacob Philipp Hackert: la linea analitica della pittura di paesaggio in Europa, catalogo della mostra a cura di C. De Seta, Napoli 2007
LOTS
1241
GIUSEPPE MILANI?
GIUSEPPE MILANI?
(Fontanellato, 1711 - Cesena, 1798)
Ritratto dell'architetto Pietro Carlo Borboni
Olio su tela, cm 96,7X74
Ritratto dell'architetto Pietro Carlo Borboni
Olio su tela, cm 96,7X74
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
1242
GUGLIELMO CACCIA detto IL MONCALVO
GUGLIELMO CACCIA detto IL MONCALVO
(Montabone, 1568 - Moncalvo, 1625)
Noli me tangere
Olio su tela, cm 112X84
Noli me tangere
Olio su tela, cm 112X84
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
1243
PITTORE DEL XVI SECOLO
PITTORE DEL XVI SECOLO
Madonna con il Bambino e San Giovannino
Olio su tavola, cm 109,3X85,7
Olio su tavola, cm 109,3X85,7
ESTIMATE € 15.000 - 25.000
1244
JAN FRANS VAN BLOEMEN
JAN FRANS VAN BLOEMEN
(Anversa, 1662 - Roma, 1749)
Paesaggio della campagna romana con figure
Olio su tela, cm 79X99,5
Paesaggio della campagna romana con figure
Olio su tela, cm 79X99,5
ESTIMATE € 10.000 - 15.000
1245
PITTORE DEL XIX-XX SECOLO
PITTORE DEL XIX-XX SECOLO
Ritratto di Fath 'Ali Shah Qajar (1797 - 1834)
Olio su tela, cm 183,5X122
Olio su tela, cm 183,5X122
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
1247
PITTORE DEL XVIII-XIX SECOLO **
PITTORE DEL XVIII-XIX SECOLO **
Paesaggio lacustre con figure
Firmato sullo scoglio in basso al centro
Olio su tela, cm 156X235
Firmato sullo scoglio in basso al centro
Olio su tela, cm 156X235
ESTIMATE € 10.000 - 15.000
1248
LUCA GIORDANO **
LUCA GIORDANO **
(Napoli, 1634 - 1705)
Cavallo isabellino con staffiere moro
Cavallo isabellino con staffiere dal turbante bianco
Olio su tela, cm 225X283 (2)
Cavallo isabellino con staffiere moro
Cavallo isabellino con staffiere dal turbante bianco
Olio su tela, cm 225X283 (2)
ESTIMATE € 30.000 - 50.000
1250
PHILIPP PETER ROOS detto ROSA DA TIVOLI
PHILIPP PETER ROOS detto ROSA DA TIVOLI
(Francoforte, 1655 o 1657 - Roma, 1706)
Scena pastorale
Olio su tela, cm 105X129
Scena pastorale
Olio su tela, cm 105X129
ESTIMATE € 800 - 1.200
1251
FRANCESCO SIMONINI
FRANCESCO SIMONINI
(Parma, 1686 - Firenze, 1753)
Scene di battaglia
Olio su carta applicata su tela, cm 31X40 (2)
Scene di battaglia
Olio su carta applicata su tela, cm 31X40 (2)
ESTIMATE € 4.000 - 7.000
1252
GIUSEPPE ZAIS
GIUSEPPE ZAIS
(Forno di Canale, 1709 - Treviso, 1781)
Paesaggio con figure
Olio su tela, cm 53X68
Paesaggio con figure
Olio su tela, cm 53X68
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
1253
BARTOLOMEO PEDON
BARTOLOMEO PEDON
(Venezia, 1665 - 1732)
Veduta costiera di fantasia con barche e figure
Olio su tela, cm 66,5X89
Veduta costiera di fantasia con barche e figure
Olio su tela, cm 66,5X89
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
1254
PITTORE PIEMONTESE DEL XVIII-XIX SECOLO
PITTORE PIEMONTESE DEL XVIII-XIX SECOLO
Scene di genere
Olio su vetro, cm 27X36,5 (6)
Olio su vetro, cm 27X36,5 (6)
ESTIMATE € 3.000 - 6.000