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A NAPLES BISCUIT FIGURE, CIRCA 1790-1800; SLIGHTLY WORN, FEW MINOR LOSSES AND FIRING DEFECTS
raffigurante un cane barbone allegorico della Scultura; poche mancanze minori e difetti di cottura, qualche usura
Segnatura incisa
Alt. cm 16, lung. cm 17,30
Segnatura incisa
Alt. cm 16, lung. cm 17,30
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
Il biscuit illustrato rientra in una delle produzioni plastiche più caratteristiche ed apprezzate della fabbrica ferdinandea: nel 1787 il cavaliere della Torre di Rezzonico, in visita alla manifattura, notava come 'si è qui trovato il modo di imitare perfettamente colla dolce argilla il rabbuffato vello delle maltesi cagniuole, e l'arricciatura non può essere più naturale' (A. Gonzàlez-Palacios, Lo scultore Filippo Tagliolini e la porcellana di Napoli, Torino 1988, scheda n.74, pag. 178 passim, anche per la bibliografia precedente). Per quanto una attribuzione di questi modelli di animali a Filippo Tagliolini sia assai probabile (si conosce anche una sua terracotta di questo soggetto), come sottolineato da Gonzàlez -Palacios nel 1988 non è escluso che degli esemplari spettino ad altri plastificatori attivi nella fabbrica. Caròla Perrotti ha individuato figure di questo soggetto con firme di altri modellatori (un Aniello (?), Aniello Ingaldo, ivi, pag. 178) ed in particolare un barboncino firmato da Francesco Zarra (A. Caròla-Perrotti, La porcellana della Real Fabbrica Ferdinandea, Cava dei Tirreni 1978, n. 198-199). A sua volta Gonzàlez-Palacios indica altri modellatori di figure di animali, quali Antonio Sorrentino, Gennaro Anastasio e Francesco Gallo): ma, come ricorda, potrebbe trattarsi di firme apposte per contrassegnare il singolo esemplare eseguito dal modellatore. Ancora Gonzàlez-Palacios (op.cit., 1988) individua vari riferimenti presenti nelle carte di fabbrica relativi alle figure di animali: in particolare, al num. 2241 dell'inventario steso per la vendita della manifattura nel 1807 si citano 'otto bestie diverse che dinotano le Arti liberali'. Quattro, oggi nel Museo di Capodimonte (invv. 1272, 1213, 1271, 1212), erano conservate intorno al 1800 nella Sala del Consiglio delle Reggia di Caserta mentre nel 1825 erano nel Gabinetto 'della lodata S.M.' (comunicazione orale di A. Caròla-Perrotti). Una ('il cane la scultura'), corrisponde al nostro biscuit (op. cit., fig. 74): questa serie costituisce uno risultati più felici di questa particolare produzione, un elemento che suggerisce l'intervento del capomodellatore Tagliolini nella sua realizzazione.
LOTS
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A MILANO MAIOLICA GELIERE, SECOND HALF 18TH CENTURY; RESTORED, COVER PROBABLY MATCHED
A MILANO MAIOLICA GELIERE, SECOND HALF 18TH CENTURY; RESTORED, COVER PROBABLY MATCHED
ESTIMATE € 200 - 500
188
A MILANO MAIOLICA TAZZA, LAST QUARTER 18TH CENTURY; SLIGHTLY WORN, SOME GLAZE LOSSES
A MILANO MAIOLICA TAZZA, LAST QUARTER 18TH CENTURY; SLIGHTLY WORN, SOME GLAZE LOSSES
ESTIMATE € 200 - 500
191
A MAIOLICA EWER, PROBABLY VITERBO, 14TH CENTURY; WORN, DEFECTS, A RESTORATION
A MAIOLICA EWER, PROBABLY VITERBO, 14TH CENTURY; WORN, DEFECTS, A RESTORATION
ESTIMATE € 250 - 500